Si è conclusa positivamente l’esperienza di BMR (www.bmr.it) ad Expo Revestir, la più importante fiera dell’America Latina dedicata ai materiali di finitura, svoltasi dal 5 all’8 marzo presso il Transamérica Expo Center, a San Paolo, in Brasile. L’azienda di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, leader nelle tecnologie per il fine linea della produzione ceramica, ha partecipato insieme alla collettiva organizzata e coordinata da ACIMAC, contribuendo a definire la filiera tecnologica e produttiva che determina i principali trend di settore. Grazie anche alla massiccia presenza delle ceramiche italiane, presenti al Salone con le più importanti e pregiate collezioni per pavimenti e rivestimenti, è stata confermata la tendenza verso i grandi formati, per i quali BMR è in grado di fornire impianti operativi su misure che arrivano fino a 1.600 x 3.800 mm. Da un punto di vista tecnologico, è stato confermato l’interesse per la rettifica ad acqua e, allo stesso tempo, hanno riscosso un riscontro positivo anche le tecnologie a secco, utilizzate nella squadratrice di ultima generazione Squadra® Dry, in grado di coniugare risparmio idrico ed energetico per una maggiore tutela ambientale e un’ottimizzazione dei costi aziendali.
Non è dunque un caso che BMR si è fatta anche promotrice sui mercati del Nord Africa delle tecnologie a secco, proponendo Squadra® Dry, la nuova macchina dedicata al materiale in monoporosa e bicottura che utilizza utensili diamantati senza raffreddamento ad acqua, eliminando sia l’aspirazione acqua in uscita macchina sia l’essiccatoio a gas. Un’evoluzione importante, che consente sia un totale risparmio idrico, eliminando completamente l’utilizzo dell’acqua, sia un risparmio economico, rimuovendo una fase complementare del processo tradizionale di rettifica delle piastrelle, di costo quasi paritetico rispetto alla rettifica stessa. Grazie all’innovazione e alla qualità della propria tecnologia, rigorosamente Made in Italy, dedicata al fine linea per la produzione di piastrelle ceramiche, BMR ha ottenuto importanti conferme in aree oggi di riferimento quali la Tunisia, l’Algeria e l’Egitto, contribuendo al rinnovamento e all’ampliamento di impianti destinati alla produzione di materiale ceramico, sempre più incline anche all’applicazione di processi di finitura superficiale lappata.