Carolina de Miranda, Sustainability Manager ORI Martin. Nella foto di anteprima: Uggero de Miranda, Presidente ORI Martin.
Lo scorso 16 dicembre, ORI Martin ha presentato in videoconferenza il “Bilancio di sostenibilità 2019” con cui la società intende condividere il proprio impegno sui temi maggiormente sentiti dai portatori di interesse.
I principali ambiti del documento – sintesi delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici espressi dal gruppo siderurgico bresciano – sono l’attenzione al territorio e alle persone dentro e fuori l’azienda; la storia dell’impresa in cui si è sedimentata fin dal 1933 un’attenzione al territorio che ha radici profonde; la sostenibilità e l’equilibrio economico; l’innovazione di prodotto e di processo.
Gli highlights del “Bilancio di sostenibilità 2019” riassumono dodici mesi di lavoro in cui il 76% dei rifiuti è stato inviato a recupero e in cui sono state prodotte, in oltre 200 qualità, 674.456 t di acciaio riciclando rottame che, altrimenti, sarebbe finito in discarica. Lo scorso anno la società ha prodotto 428 milioni di valore generato e 369 milioni di valore distribuito agli stakeholders (fornitori, dipendenti, Pubblica Amministrazione, comunità).
L’azienda conta 429 persone, di cui 24 donne – 10 assunte nel 2019 –; 8.740 sono state le ore complessive di formazione erogate ai dipendenti; 82.750 i Giga Joule di calore che sono stati recuperati e ceduti al teleriscaldamento della città di Brescia e che riscaldano ogni inverno oltre 2.000 famiglie.
Elaborato secondo le linee guida degli Standard GRI (Global Reporting Iniziative), il “Bilancio di sostenibilità 2019” trasforma in trasparente cristallo i confini dell’azienda che lo scorso anno ha utilizzato oltre 750.000 metri cubi di acqua da tre diversi pozzi, consumando 2,6 milioni di GJ di energia, in calo del 6% sull’anno precedente.
Nel 2019, ORI Martin ha concluso un accordo della durata di cinque anni (PPA) per l’acquisto di energia prodotta da un parco fotovoltaico in costruzione in Sardegna, che consentirà di utilizzare poco meno di 100 GWh/anno generati da energie rinnovabili.
Sempre sul fronte degli impatti, ORI Martin dal 2018 è allacciata – per mezzo di una conduttura interrata di 5 km – a un ossigenodotto che consente di evitare la liquefazione dell’ossigeno con un risparmio di 4.000 t di CO2 annue e di evitare il transito di circa 1.250 automezzi all’anno con circa 270 t di emissioni di CO2 risparmiate.
La società – con l’obiettivo di creare un canale di comunicazione stabile con l’Amministrazione Comunale e il quartiere –partecipa dal 2013 all’Osservatorio ORI Martin che dà continuità, rendendola permanente, all’esperienza del primo “Tavolo Tecnico” costituito dal Comune di Brescia nel 2010.
Esser parte di una comunità significa contribuire al miglioramento del contesto in cui si lavora: ORI Martin ha così investito nella realizzazione di più di 3 km di piste ciclabili, nella dotazione di una stazione di Bike Sharing, di un’area di 40.000 metri quadrati, ceduta gratuitamente alla città, per realizzare un parco pubblico completato nel 2020. L’azienda sostiene da quarant’anni numerose istituzioni che operano in ambito culturale e sociale.
Dedicato a Oger Martin, Roberto de Miranda e Walter Magri, il primo “Bilancio di sostenibilità” è aperto da una lettera agli stakeholders del Presidente della società, Ing. Uggero de Miranda, che sottolinea come il documento: “è il punto di partenza di una prospettiva strategica di lungo periodo, basata sulla crescente attenzione al tema della sostenibilità e su una storia aziendale centenaria, fonte insostituibile di esperienza, conoscenza e relazioni”.
“Il Gruppo ORI Martin si è sviluppato realizzando prodotti di qualità cui hanno contribuito in maniera determinante tutte le persone che lavorano in azienda”, sottolinea Carolina de Miranda, Sustainability Manager, ricordando che questa ha sempre puntato: “sull’innovazione per migliorare i processi tecnologici e i prodotti, con una costante attenzione alla coesistenza tra azienda, ambiente e territorio”.
Giovanni Comboni, Consigliere e Membro del Comitato Esecutivo ORI Martin.