Biagio Scalone, Managing Director di Nidec Industrial Automation Italy e Country Business Unit Leader di Control Techniques Italia, mostra un Commander S, azionamento programmabile con una app telefonica.
Per celebrare i suoi 50 anni, Control Techniques ha organizzato un ricco programma di iniziative che si estende fino a ottobre del 2023 e coinvolge tutte le sedi mondiali, compresa quella italiana. Uno degli obiettivi è rafforzare la percezione del marchio.
di Riccardo Oldani
Cinquant’anni sono sempre un bel traguardo. Lo sono per le persone, ma anche per le aziende. Sono un’età che invita a stilare bilanci su quanto è stato vissuto, ma da vivere anche come il punto di partenza per una seconda giovinezza. Ne è convinta Control Techniques, l’azienda specialista in azionamenti nata nel 1973 in Regno Unito. Ora controllata dal gruppo Nidec, questa realtà altamente tecnologica ha avviato, dall’inizio del 2023, un ricco programma di iniziative per il suo cinquantenario. Le celebrazioni si protrarranno per dieci mesi, coinvolgendo tutte le sedi nel mondo tra cui, naturalmente, quella italiana, una delle più importanti in termini di performance.
“Abbiamo voluto celebrare con un fitto calendario di appuntamenti”, ci dice Biagio Scalone, Managing Director di Nidec Industrial Automation Italy e Country Business Unit Leader di Control Techniques Italia. “Si va dagli incontri di team building per il nostro personale, come le colazioni o gli aperitivi aziendali, agli eventi istituzionali e speciali per incontrare la clientela, come faremo per esempio a Parma, in occasione di SPS Italia, fiera a cui partecipiamo dal 23 al 25 maggio. Ma abbiamo pensato anche a iniziative per l’ambiente e per la sostenibilità. È molto importante per noi ricordare il percorso che ci ha portato fin qui, ma anche riposizionare il nostro brand sul mercato”.
DOPPIO BINARIO
Iniziamo allora ripercorrendo la strada fatta. “Lo sviluppo dell’azienda ha seguito due strade parallele”, ci ricorda Scalone, “quella dell’innovazione tecnologica e quella societaria”. La ricerca e sviluppo di Control Techniques si è sempre distinta per una forte carica innovativa, con una lunga serie di prodotti che hanno introdotto autentiche innovazioni in fatto di azionamenti e controlli.
Per quanto riguarda il lato manageriale, invece, l’azienda ha attraversato vari passaggi. Nel 2004 la britannica Control Techniques fu acquisita dal gruppo Emerson, che le diede una connotazione più globale rispetto a quella originaria. “Uscimmo, con quel passaggio, dal ‘giardino’ europeo in cui ci eravamo sempre cimentati”, osserva Scalone, “per misurarci sul mercato mondiale. Nel 2017 c’è poi stato un ulteriore passaggio, con l’acquisizione perfezionata dal gruppo Nidec che, in contemporanea, rilevò anche il gruppo Leroy Somer, anch’esso già parte di Emerson”.
Particolare di servoazionamenti Digitax HD, azionamenti di dimensioni ridotte, installabili in armadi con profondità di soli 200 mm.
UN SEGNO DI RINNOVAMENTO
I cambiamenti della compagine societaria sono stati accompagnati da un massiccio impegno per il potenziamento dell’identità del marchio. Nel 2020 è stato quindiproposto il nuovo logo di Control Techniques, con una grafica aggiornata e un conseguente grande sforzo di comunicazione per rafforzare la percezione del nome e dei valori dell’azienda. “Ci siamo sempre focalizzati, nella nostra storia”, ricorda Scalone, “sul nostro prodotto principale, il drive. Per sottolinearlo abbiamo anche coniato il motto ‘drive obsessed’, che accompagna la nostra comunicazione. Quella per il drive è per noi un’ossessione positiva sul nostro prodotto core, l’azionamento. Perché è importante, in un percorso aziendale, ricordarsi sempre le proprie origini e il proprio orientamento naturale”.
Il nuovo logo dell’azienda combina elementi grafici storici, legati al primo marchio di Control Techniques, con altri innovativi per evidenziare il nuovo corso targato Nidec. “La sua introduzione”, dice Scalone, “è stata percepita da tutti quanti noi come un messaggio di forte novità, che ci ha aiutato a riscoprire le nostre origini e anche le nostre expertise personali”.
VALORI IMMATERIALI
In particolare, oggi un’azienda tecnologica non può più limitarsi a sviluppare e produrre soluzioni innovative. Deve anche mostrare di possedere valori ben precisi. “Essere professionisti”, ricorda Scalone, “non significa solo fare un prodotto di qualità, ma anche gestirlo in qualità. Sotto questo aspetto il gruppo Nidec ha avviato numerose iniziative centralizzate che riguardano tutte le aziende del gruppo e, quindi, anche Control Techniques. Per esempio, tutti i prodotti devono essere obbligatoriamente concepiti in un’ottica green e di sostenibilità. Il motivo è molto semplice: se non preserviamo il territorio in cui operiamo, non potremo neanche sviluppare il nostro business”.
Non si tratta di linee guida astratte, ma molto concrete. Per esempio, “il controllo vettoriale VSD di Control Techniques”, dice Scalone, “svolge una funzione strategica nell’utilizzo efficiente dell’energia. E non sprecare neanche un solo chilowattora significa di fatto preservare le risorse naturali”. I valori del gruppo devono essere condivisi. Per questo tutti i dipendenti Nidec seguono corsi di formazione, con relativi test, da cui escono con un attestato finale su tematiche come l’etica nel business, l’adozione di un preciso codice di comportamento, la trasparenza, la “compliance” alle regole del gruppo.
“Non possiamo per esempio fare affari con determinati Paesi”, sottolinea Scalone. “Richiediamo a tutti i clienti quale sia la destinazione finale del materiale che viene loro fornito e se è un’area sotto embargo la fornitura non viene effettuata. Nel caso in cui un cliente ci fornisca informazioni non veritiere non esitiamo a interrompere immediatamente la relazione commerciale”.
I servoazionamenti Digitax HD costituiscono una gamma di elevata potenza, ottimizzata per applicazioni ad alta dinamica, facili da installare e cablare.
STRATEGIE PER LA SUPPLY CHAIN
Il tema del comportamento etico nel business ha stretta attinenza con l’attuale momento geopolitico, che richiama le aziende a precise scelte strategiche. Lo stesso vale per le contromisure alle difficoltà di approvvigionamento determinate dalla persistente crisi globale delle supply chain. Control Techniques su questo fronte si è organizzata in anticipo. “In quanto azienda britannica”, ci fa notare Scalone, “eravamo già preparati all’emergenza, perché già avevamo avuto a che fare con ledifficoltà generate dalla Brexit. A livello di management avevamo dovuto ipotizzare problemi di sdoganamento per i nostri prodotti e per questo avevamo incrementato i nostri magazzini locali. Quando in seguito si sono presentate difficoltà di approvvigionamento indotte da altri fattori, ci siamo già trovati in casa un polmone di prodotti a cui attingere, che abbiamo continuato a incrementare”.
“Tutto questo ci ha dato la possibilità di distinguerci sul mercato. Diciamo che la nostra lungimiranza ci ha consentito non solo di mantenere ben saldi i rapporti commerciali storici, ma anche di acquisire nuove quote di mercato. Più del 10% del fatturato che abbiamo realizzato nell’ultimo biennio proviene da nuovi clienti”.
OSPITALITÀ TECNOLOGICA
Avere il materiale però non basta. Il prodotto deve essere anche in linea con le performance richieste dal cliente. “Le aziende che si sono rivolte a noi in questo periodo”, ci tiene a sottolineare Scalone, “non hanno dovuto ridurre le performance delle loro macchine o rinunciare ad alcune funzionalità. Questa nostra capacità di risposta ci fa ora ben sperare per il futuro, perché intendiamo conservare la nuova clientela acquisita. In linea con questo obiettivo abbiamo pensato per il 2023 a un trend che abbiamo definito ‘hospitality’, ospitalità”.
“In apparenza non ha nulla a che vedere con il manifatturiero, perché si rifà invece a concetti più vicini ad attività come la ristorazione o l’hotellerie. Per questo genere di aziende una parte fondamentale del business è legata, oltre che alla qualità, alla capacità di regalare un’esperienza positiva agli ospiti, che ritornano in un locale non solo per il cibo o per il vino buono, ma anche per la cortesia e la disponibilità che trovano. Ebbene, noi vogliamo applicare questi concetti nel nostro ambito”.
Biagio Scalone, nella sede di Control Techniques Italia ad Assago (Milano) mostra le dimensioni compatte dei componenti assemblati in un’applicazione dimostrativa.
PIÙ SUPPORTO, PIÙ SERVIZI
Sulla base di questi presupposti l’azienda ha prospettive positive per il 2023. “Vediamo per quest’anno la coda di un trend favorevole avviato nel 2021”, spiega Biagio Scalone, “negli ultimi tre anni abbiamo di fatto raddoppiato le performance finanziarie”.
Il tutto è reso possibile dal fatto che i prodotti Control Techniques sono altamente customizzabili, personalizzabili su specifiche esigenze di mercato o funzionali. Sfruttare al meglio questa loro flessibilità implica un rapporto stretto con il cliente e, quindi, la necessità di puntare molto sul supporto e sul servizio. “Sempre più spesso”, osserva il Managing Director di Nidec Industrial Automation Italy, “il cliente ha l’esigenza di realizzare macchinari innovativi. Noi con il nostro supporto siamo in grado di accompagnarlo, di collaborare con lui nel definire la fattibilità tecnica e la realizzabilità e di fornire soluzioni al top in fatto di prestazioni, di capacità di calcolo, memoria, velocità”.
Un esempio dell’apertura dei prodotti Control Techniques sono i controllori stand alone basati su CodeSys, l’ambiente di programmazione che consente ampia flessibilità. Con soluzioni tecnologiche di questo tipo, l’azienda del gruppo Nidec ha creato i presupposti per uscire facilmente dai propri standard, senza dover impiegare i propri tecnici in complesse reingegnerizzazioni di applicazioni. È possibile così dedicare più tempo del personale al supporto ingegneristico rivolto ai clienti e alla verifica della fattibilità di nuove soluzioni innovative.
UNA STORIA DI INNOVAZIONE
Control Techniques ha legato il proprio nome a una lunga serie di innovazioni nell’ambito degli azionamenti e dei relativi controlli. Ecco alcune tappe notevoli.
1982: lancio dell’azionamento più piccolo al mondo per l’epoca, il VL750.
1986: esce il Mentor, il primo azionamento a corrente continua interamente digitale, prodotto ancora oggi, e con grande successo di vendite.
1989: Control Techniques introduce il primo azionamento a corrente alternata in tecnica a controllo vettoriale di flusso. È il Commander CD, che conferma il trend dell’azienda di essere la prima a portare una particolare tecnologia sul mercato.
1995: arriva la famiglia Unidrive, che segna l’introduzione del primo azionamento a corrente alternata veramente universale. Un prodotto, cioè, non studiato per una specifica applicazione, ma utilizzabile in differenti situazioni. La famiglia Unidrive V3 dei primi controlli vettoriali sensorless è stata seguita poi dalle serie SP e M.
2003: sullo stesso motore dell’Unidrive nasce il Digitax ST, di dimensioni ridotte ma prestazioni comparabili. La peculiarità dell’approccio Control Techniques è poi di adottare identici moduli di controllo per le famiglie Unidrive e Digitax.
2018: esce il Digitax HD che si differenzia sul mercato per le dimensioni nettamente inferiori, con notevoli vantaggi di spazio per i costruttori di macchine.
2022: esce il primo azionamento programmabile con un’applicazione telefonica. È il Commander S, basato su tecnologia NFC, la stessa usata per i pagamenti contactless. ©ÈUREKA!