Luigi Maniglio, Presidente di Jobs e neo-Presidente di FFG Europe.
Le italiane Jobs Automazione S.p.A. (www.jobs.it), marchi Jobs e Sachman, leader mondiale nella produzione di centri di fresatura ad alte prestazioni, con sedi a Piacenza e Reggio Emilia, Rambaudi di Rivoli, in provincia di Torino, e Sigma Technology di Vigevano, in provincia di Pavia, la cui quota di maggioranza è stata acquisita da Jobs lo scorso gennaio, si uniscono per costituire FFG Europe, una nuova holding industriale che raggruppa aziende europee d’eccellenza nel comparto delle macchine utensili ad alta tecnologia per formare un Gruppo capace di imporsi sui mercati internazionali grazie alla superiore tecnologia dei prodotti e dei sistemi realizzati, alla globalizzazione dei processi e ad una rete di distribuzione e service capillare in Europa, USA, Cina, India, Sud est asiatico e altri mercati emergenti come Turchia e Brasile. La nuova piattaforma industriale, che avrà headquarter a Milano e sarà guidata dagli attuali vertici di Jobs, il Presidente Luigi Maniglio e l’Amministratore Delegato Marco Livelli, unirà inizialmente aziende esponenti di quel Made in Italy di alto valore tecnologico riconosciuto a livello mondiale. Tra queste Jobs, leader globale nel settore della fresatura ad alte prestazioni, conta tra i propri clienti tutti i più grandi nomi dei settori aeronautico e aerospaziale, automobilistico ed energia (tra gli altri: Agusta Westland, Airbus, Boeing, Alenia, Ansaldo, Audi, BMW, Ford, Honda, Renault, Siemens, Tata, Volkswagen).
Le tre aziende Jobs, Rambaudi e Sigma hanno registrato nel 2011 un fatturato di 60 milioni di euro, e prevedono per il 2012 un fatturato complessivo pari a 80 milioni di euro. FFG Europe punterà anche su una strategia di crescita per linee esterne, con acquisizioni di altre aziende italiane ed europee nel comparto delle macchine utensili di elevato contenuto tecnologico, per un fatturato stimato pari a circa 200 milioni di Euro entro tre anni. L’azionariato della nuova società sarà composto, con una quota di maggioranza relativa del 40% da Alma s.r.l., società italiana che fa capo all’imprenditore Luigi Maniglio e al management Jobs, e, con quote minori, da società riconducibili al Gruppo FFG e ad altri investitori asiatici.
Il Gruppo FFG (Fair Friend Group), dell’imprenditore taiwanese Jimmy Chu, leader mondiale nel settore dei centri di lavoro e da gennaio 2012 partner strategico di Jobs, è lo stesso che, attraverso la società Sky Thrive Hong Kong Enterprise Ltd., aveva acquistato Rambaudi nel 2010. L’operazione, ideata da Luigi Maniglio, porterà all’identificazione e al potenziamento delle aree di sinergia tra le aziende, definendo le business units specializzate per gamme di prodotti: i quattro stabilimenti manifatturieri – Piacenza, Reggio Emilia, Torino, Vigevano –, con la nascita di FFG Europe, avranno, pertanto, ciascuno una specializzazione ben definita sia per la progettazione sia per la produzione di macchine e componenti, diventando un network di sedi industriali gestite come un’unica entità. Verrà creato un unico polo di Ricerca e Sviluppo, permettendo di razionalizzare risorse e investimenti ed accelerare il ritmo dell’innovazione tecnologica. In parallelo verrà potenziata la funzione del Marketing Strategico per meglio interpretare le reali esigenze dei mercati ed indirizzare le attività di Ricerca e Sviluppo nella definizione di nuovi prodotti e di applicazioni tecnologiche. Analoga sinergia sarà attuata sul piano della distribuzione commerciale e del service con un’ulteriore espansione nel Far East e nei Paesi emergenti, grazie alla partnership con il Gruppo FFG.
“Con questo accordo, reso possibile anche dalla partnership strategica con il Gruppo taiwanese FFG, dimensionalmente importante e con grandi obiettivi di ulteriore espansione sui mercati, nasce una holding industriale grazie alla quale le imprese italiane ed europee del comparto delle macchine utensili evolute rafforzeranno la loro leadership”, ha dichiarato Luigi Maniglio, Presidente di Jobs e neo-Presidente di FFG Europe. “Le aziende saranno colonne portanti di una struttura che avrà la sua ‘architrave’ in FFG Europe. Per conquistare un reale vantaggio competitivo, infatti, non bastano più multinazionali tascabili, ma realtà industriali che sappiano competere a livello internazionale, senza perdere le radici locali. L’Italia, da sempre, ha saputo esprimere grandi eccellenze nel comparto delle macchine utensili: con FFG Europe questo know-how e l’altissima tecnologia potranno ulteriormente affermarsi a livello internazionale”.