La smart industry e lo stato dell’arte dell’automazione moderna trovano ideale intersezione nel progetto officina4punto0 (www.officina4punto0.it), reso possibile dalla collaborazione di 12 importanti partner del settore.
Da domani, 4 luglio, potremo così ascoltare il parere degli esperti e analizzare i vantaggi dell’Industry 4.0, grazie anche alla partecipazione di relatori competenti e alla possibilità offerta ai partecipanti di interagire in modo diretto con i referenti aziendali che hanno sviluppato il progetto officina4punto0.
I player che hanno contribuito alla creazione dell’impianto dimostrativo officina4punto0 sono: Atlas Copco (sistemi di avvitatura), Coord3 (macchina di misura), Erowa (automazione), Fagima (macchina utensile), HEIDENHAIN (CNC/Connected Machining), ICA System (robot per la pulizia), KUKA (robot), SCHUNK (morse, portautensili, pinze), Sigma (macchina utensile), Sorma/LMT (utensili), tebis (CAD-CAM), Vero Project (software ERP).
Per tradurre in un linguaggio concreto i vantaggi della quarta rivoluzione industriale, la linea produttiva, che sarà visitabile durante l’evento, è stata abilitata alla trasformazione di un semigrezzo in un pedale per mountain bike. Le successive lavorazioni prevedono la conversione del componente in un prodotto di altra fattura: una fibbia di cintura da donna. In più, per ultimare la cintura, il processo finale include l’adozione di un copertone da mountain bike, un elemento ecocompatibile derivato da materiali usati e riciclati.
Aprirà i lavori Maurizio Cameletti, coordinatore del progetto, che spiegherà le motivazioni che hanno spinto le realtà industriali intervenute a sviluppare una catena automatizzata altamente innovativa.
Per questo progetto è stato selezionato un pezzo reale, questo per sottolineare la volontà di fornire soluzioni concrete, applicabili nell’attività produttiva quotidiana. Il pedale rappresenta un elemento complesso, ma di piccole dimensioni, sul quale sono state applicate le differenti fasi di lavorazione: si passa, infatti, dalla fresatura a 3 e 5 assi, a lavorazioni di foratura, filettatura il tutto con l’utilizzo di morse automatiche, sistemi autocentranti e griffe sagomate specifiche, viste le caratteristiche del pezzo stesso, di tipo asimmetrico e con pareti sottili.
Questo tipo di componente è stato scelto anche in considerazione degli effettivi tempi di lavorazione richiesti, stimati in circa 5 min.
Il messaggio che l’intera filiera veicola non riguarda dunque solo la fabbrica 4.0, ma anche l’ambiente. Si è, infatti, ragionato secondo una visione ecosostenibile: il pedale da mountain bike richiama a un mezzo amico dell’ambiente, come la bicicletta. Ma non solo: per la finitura del pezzo sono stati integrati copertoni da bici, opportunamente riciclati e ricondizionati.
Ciascun elemento dell’officina4punto0 costituisce un tassello logico-funzionale, opportunamente orchestrato da sistemi MES ed ERP, che si occupano di coordinare attività e lavorazioni in modo dinamico. L’integrazione tra le componenti è il tassello fondamentale dell’intera operazione; la capacità di dialogare e la collaborazione tra il software e la componente robotica consentono infatti la definizione della commessa, la lavorazione e la finitura di un pezzo.
Tutto questo ha permesso di raggiungere l’obiettivo finale: mostrare in termini pratici come è possibile applicare l’automazione smart a qualsiasi settore produttivo e su qualsiasi scala.
L’Ing. Marco Silvestri, docente SUPSI e Università di Parma, parlerà di “Officina 4.0 tra progettista e cliente: adaptive design e adaptive manufacturing in un ciclo di vita integrato”. Nel corso della presentazione verrà tratteggiata l’evoluzione industriale degli ultimi decenni e saranno toccati i temi fondamentali del settore, per arrivare alla definizione delle priorità per un futuro realmente 4.0.
Prima della sessione di dibattito e interazione con il pubblico presente, sarà presentata la case history del Fustellificio PL di Palazzolo sull’Olio, in provincia di Brescia. La “storia” servirà per contestualizzare quanto dibattuto e per portare su un piano pratico i vantaggi dell’automazione e della smart industry.
L’esempio del Fustellificio PL svela come sia fondamentale abbracciare il cambiamento e cavalcare le opportunità per ottenere un vantaggio competitivo per la crescita del business. La capacità di “guardare oltre” permette, infatti, di beneficiare di tutto ciò che la trasformazione digitale porta con sé, un elemento imprescindibile per vincere la resistenza al cambiamento che ancora oggi blocca molte realtà industriali e non solo.