La Stazione Spaziale Internazionale, ISS, è abitata da astronauti da quasi 20 anni. A 28.000 km/h, orbita intorno alla Terra, a un’altitudine di 400 km, in soli 92 min. Già dal prossimo anno un nuovo veicolo spaziale deve rifornire gli equipaggi con le merci necessarie. Un sistema d’accoppiamento, con tre viti a ricircolo di sfere di Eichenberger Gewinde AG, garantisce un agganciamento sicuro dell’aliante spaziale privo di equipaggio.
“La crescente automazione dei processi di lavoro apre un campo di applicazione pressoché infinito per gli avvitamenti filettati. Qui giochiamo la carta della nostra passione per il movimento perfetto”, commenta Hansruedi Hager, Amministratore Delegato di Eichenberger Gewinde AG. “Che si tratti di un piccolo contributo a qualcosa di grande o di un grande contributo a qualcosa di piccolo, non è decisivo. Ciò che conta è l’effetto straordinario dei nostri avvitamenti filettati nel prodotto del cliente”.
Le condizioni ambientali estreme presenti nello spazio impongono dei requisiti elevati agli azionamenti lineari. In seguito al lancio del razzo vettore con accelerazione e vibrazioni elevate, il vuoto pervade la meccanica. Tutto ciò che è liquido evapora, lubrificanti compresi. Le parti mobili come le viti a ricircolo di sfere devono funzionare senza lubrificazione. Inoltre, entrano in gioco temperature comprese tra -50 °C e +90 °C, luce ultravioletta, raggi X, particelle ad alta carica energetica e atomi atmosferici che rendono l’acciaio inossidabile utilizzato maggiormente suscettibile alla corrosione.
La vite a ricircolo di sfere Carry di Eichenberger soddisfa questi requisiti estremi con geometrie precise e di alta qualità superficiale. Tale risultato si ottiene nella produzione mediante la rullatura degli organi filettati. Mentre la rettifica, la fresatura o la tornitura rovinano le fibre longitudinali del metallo, la rullatura della filettatura le mantiene intatte. Il risultato è una superficie compressa, liscia e resistente ai carichi.
La durezza superficiale e la resistenza alla corrosione e, di conseguenza, la durata delle viti a ricircolo di sfere sono state ulteriormente incrementate tramite un nuovo tipo di trattamento. Essendo dotato di viti a sfera in grado di sopportare sollecitazioni superiori alla media, il veicolo spaziale è ben equipaggiato per effettuare con successo numerose operazioni di aggancio e sgancio alla/dalla Stazione Spaziale Internazionale.