Sonia Sandei, Responsabile Elettrificazione di ENEL Italia, e Luca Binaghi, Presidente di Assoclima, associazione federata ad ANIMA che, in ambito Confindustria, rappresenta le aziende costruttrici di sistemi per la climatizzazione.
È stato firmato il 15 dicembre scorso da Sonia Sandei, Responsabile Elettrificazione di ENEL Italia, e da Luca Binaghi, Presidente di Assoclima, l’associazione federata ad ANIMA che, in ambito Confindustria, rappresenta le aziende costruttrici di sistemi per la climatizzazione, un protocollo di intesa per una maggiore penetrazione in Italia della pompa di calore elettrica come sistema di climatizzazione estiva e invernale, in particolare in ambito residenziale.
Obiettivo dell’accordo è promuovere iniziative per diffondere la conoscenza e l’utilizzo di una tecnologia che migliora il benessere delle persone salvaguardando l’ambiente e sviluppare attività finalizzate a incentivare la produzione di energia rinnovabile elettrica e termica, coerentemente con quanto previsto dall’European New Green Deal e dal PNIEC per il raggiungimento degli obiettivi al 2030 e 2050.
“Questa è la decade decisiva per contenere gli impatti sul cambiamento climatico”, dichiara Binaghi, “e il mondo dell’edilizia è quello su cui puntare per concretizzare gli obiettivi di decarbonizzazione, ma ciò richiede sempre maggiori sinergie tra i soggetti che condividono questi stessi obiettivi. È per noi un grande piacere poter riconfermare la collaborazione storica con ENEL, che oggi assume ancora più valenza perché è chiaro più che in passato quale sia il contributo delle nostre tecnologie alla sfida della transizione ecologica”.
“Non è più in discussione la necessità di dover andare verso un’elettrificazione dei consumi finali; la necessità, adesso, è mettere a terra le potenzialità espresse a livello teorico tramite iniziative di attuazione che creino le condizioni più favorevoli a una maggiore penetrazione non solo delle pompe di calore, ma di tutti i sistemi di climatizzazione più efficienti che la nostra associazione rappresenta”, aggiunge Binaghi.
“Vogliamo condividere le rispettive competenze per essere ancora più forti e affrontare con una visione comune i numerosi dossier che ci impegneranno anche per l’anno futuro, ma vogliamo anche contribuire a generare un incremento degli investimenti e dell’occupazione diretta e indiretta del settore utilizzando questo accordo con ENEL come un generatore di idee e di stimoli, che è poi l’essenza del sapere fare impresa”, spiega Binaghi.
“Il protocollo Enel-Assoclima viene stipulato per la logica di sostenibilità che accomuna entrambi sul modello di creazione di valore condiviso finalizzato soprattutto al benessere delle persone e alla green economy”, gli fa eco Fernando Pettorossi, Capogruppo Pompe di Calore Assoclima.
“La partnership con Assoclima”, afferma Sonia Sandei, “è un ulteriore e fondamentale tassello nel percorso verso l’elettrificazione dei consumi finali, elemento centrale della transizione ecologica. Le pompe di calore hanno un ruolo fondamentale per migliorare l’efficienza energetica, ridurre i consumi e la spesa energetica, abbattendo le emissioni in un ambito, quello residenziale e terziario, in cui c’è un ampio spazio di miglioramento per raggiungere gli sfidanti obiettivi di elettrificazione del PNIEC e dell’European New Green Deal: dobbiamo infatti passare dal 33% del 2020 al 46% del 2030, fino al 66% del 2050”.
“Questo è un momento decisivo per accelerare la decarbonizzazione, con spinta verso l’elettrificazione e lo sviluppo delle rinnovabili e questa partnership ci consentirà di diventare concreti nel diffondere le buone pratiche nel segmento residenziale e terziario, nella convinzione che supportare iniziative di elettrificazione in ambito domestico significhi sia coinvolgere le persone rendendo loro più facilmente disponibili i benefici derivanti dal passaggio all’elettrico, sia valorizzare e far crescere un filiera produttiva italiana che rappresenta un’eccellenza, esporta per il 61% la propria produzione e che include oltre ai produttori, anche gli installatori, i certificatori e quindi la formazione di new and green jobs”, conclude Sonia Sandei.