Si è svolta dal 9 febbraio la 24 ore internazionale di Chirurgia Olografica, organizzata da Microsoft per mostrare come le tecnologie per la realtà mista stiano dando forma a una nuova era della sanità. Utilizzando il computer olografico per la Mixed Reality HoloLens 2 – leggero, confortevole e immersivo – e facendo leva sulla soluzione Dynamics 365 Remote Assist, è infatti possibile abilitare nuovi scenari di collaborazione e visualizzazione delle informazioni, adottare nuove tecniche chirurgiche e migliorare la precisione degli interventi.
La non-stop ha mostrato per 24 ore 13 operazioni ortopediche da tutto il mondo, guidate dal Dott. Thomas Gregory, Responsabile del Reparto Orthopaedic & Trauma presso l’Avicenne AP-HP University Hospital, in Francia, che ha collaborato in videoconferenza con chirurghi situati in 13 diversi Paesi: Francia, India, Emirati Arabi Uniti, Sud Africa, Ucraina, Germania, Belgio, Marocco, Brasile, Bolivia, Messico, Stati Uniti e Regno Unito.
Grazie a HoloLens 2, i chirurghi hanno potuto mostrare il proprio campo visivo a colleghi in altre parti del mondo, condividere best practice e interagire con immagini anatomiche dei pazienti sotto forma di ologramma.
L’iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra Microsoft e il Professor Gregory, che da anni è impegnato presso l’Avicenne Hospital nello sviluppo di soluzioni sanitarie moderne, efficienti e sicure, in grado di potenziare le capacità dei chirurghi, e che già nel 2017 ha condotto la prima operazione in realtà mista. Inoltre, il Professor Gregory gestisce un centro chirurgico basato sull’AI, chiamato Moveo, presso La Maison des Sciences Numériques (MSN) della Université Sorbonne Paris Nord.
Tra le diverse attività, Moveo processa grandi volumi di dati chirurgici raccolti in modo sicuro tramite il visore olografico HoloLens, che alimentano algoritmi AI e permettono di offrire consigli in tempo reale ai chirurghi, ottimizzando le procedure. L’esperienza pluriennale del Professor Gregory è stata quindi condivisa con colleghi da tutto il mondo in uno scambio di pratiche.
Parallelamente ai 13 interventi chirurgici, si sono succedute molteplici tavole rotonde, con oltre 60 tra specialisti, chirurghi, partner ed esperti di sanità pubblica di tutto il mondo, in dialogo per discutere il ruolo delle nuove tecnologie, come la realtà mista e l’intelligenza artificiale, in ambito operatorio e per il futuro della medicina. Anche l’Italia è stata rappresentata da un brillante medico cardiologo e pediatra che si affaccia alle nuove frontiere della sanità a partire da un’esperienza di eccellenza a livello locale.
Protagonista della tavola rotonda “Feedbacks from Surgeons & Clinicians on the Impact of Mixed Reality in their Daily Practice” il Dott. Massimo Chessa, Responsabile dell’Unità di Cardiologia dei Congeniti Adulti presso l’IRCCS Policlinico San Donato di Milano, coinvolto per offrire il proprio punto di vista sui benefici della realtà mista.
L’IRCCS Policlinico San Donato di Milano è una realtà all’avanguardia nell’utilizzo delle nuove tecnologie. In collaborazione con la startup Artiness, già da un paio d’anni ha iniziato a utilizzare il visore olografico HoloLens 2 nell’ambito della cardiologia e della cardiochirurgia del congenito, a supporto del planning di particolari procedure sia chirurgiche sia di emodinamica interventistica.
“Reputo che iniziative come la 24 ore internazionale di Chirurgia Olografica di Microsoft siano fondamentali per condividere know-how a supporto dell’innovazione del settore sanitario. A partire dalle applicazioni mostrate in occasione della maratona, sarà infatti possibile riflettere sui possibili sviluppi dell’utilizzo di una tecnologia rivoluzionaria come HoloLens 2, per progettare programmi di digitalizzazione concreti e sistemici in grado di migliorare il servizio ai pazienti”, dichiara il Dott. Chessa.
“L’uso di HoloLens 2 si è rivelata strategico a supporto della valutazione degli approcci terapeutici in situazioni particolari, come tumori cardiaci nei bambini, malformazioni o patologie rare, per valutare la migliore strategia chirurgica o di emodinamica interventistica prima di entrare in sala. Per il futuro mi piacerebbe estenderne l’utilizzo in altri ambiti e una prospettiva interessante a cui stiamo già lavorando è l’impiego della realtà mista a supporto della formazione”, sottolinea il il Dott. Chessa.
“Le nuove tecnologie possono fare molto a supporto della sanità italiana e internazionale ed è fondamentale mettere a fattor comune l’expertise per forgiare una nuova era della sanità, in cui l’approccio alla prevenzione, alla diagnosi e alle cure sia sempre più personalizzato ed efficace. Microsoft s’impegna da sempre a tal fine e con questo obiettivo è nata la maratona #HolographicSurgery, durante la quale siamo stati orgogliosi di condividere anche l’esperienza di un medico italiano come il Dott. Chessa, che sta valutando da qualche anno l’applicazione della Mixed Reality in ambito cardiologico e cardiochirurgico con buoni esiti”, commenta Elena Bonfiglioli, Managing Director and Regional Business Leader Healthcare and Life Sciences, EMEA di Microsoft.
“La Mixed Reality offre benefici immediati anche in termini di efficienza per le strutture, ottimizzando gli spostamenti per consulti tra specialisti e proctoring ai più giovani e abilitando nuove forme di collaborazione in sicurezza anche da remoto. Il beneficio ultimo resta però per il paziente, che può così contare su equipe multidisciplinari e internazionali collegate virtualmente e capaci di condividere campo visivo e maneggiare ologrammi per prestazioni di qualità sempre più alta. È con questo presupposto che occorre formare una nuova generazione di ‘HoloDoctor’, in grado di far leva sulle ultime tecnologie per migliorare sempre più le cure ai pazienti”, conclude Elena Bonfiglioli.