Alessandro Rescaldani, Amministratore Delelgato di ISTEch.
Il marchio Klaeger è molto conosciuto nel settore del taglio metalli, in Germania e non solo: l’azienda, fondata nel 1928 da Hermann Klaeger con il propizio nome di “Fortuna”, e successivamente conosciuta con il nome del fondatore, è cresciuta nei decenni superando anche le difficoltà del periodo bellico e conquistandosi un’ottima reputazione per la solidità delle proprie segatrici.
Recentemente Klaeger è entrata a far parte del gruppo ISTech, azienda di Vanzago, in provincia di Milano, con oltre 25 anni di esperienza nella progettazione e realizzazione di soluzioni per il taglio dei metalli, automatizzate, standard e su misura. Abbiamo parlato dell’acquisizione con l’Amministratore Delelgato di ISTEch, Alessandro Rescaldani.
“L’acquisizione di Klaeger è nata da un’opportunità che siamo riusciti a cogliere: da tempo pensavamo a un accordo commerciale con Klaeger, produttrice di una gamma di segatrici del tutto complementare con la nostra offerta, prevalentemente costituita da soluzioni meno complesse rispetto alla tipica produzione ISTech. Abbiamo quindi iniziato una fase interlocutoria per sondare la possibilità di una collaborazione, che ci avrebbe permesso di utilizzare la notorietà del marchio Klaeger nei paesi germanofoni per espandere la nostra attività in questi mercati, offrendo le soluzioni più evolute che Klaeger non produceva”, racconta Rescaldani.
“Oltre al settore di appartenenza e alla grande attenzione per la qualità delle soluzioni di taglio, avevamo in comune con Klaeger anche l’agente per il mercato elvetico, che, nel 2018, ci ha informati che la proprietà era intenzionata a vendere l’azienda: gli eredi di Hermann Klaeger, arrivati alla terza generazione, avevano infatti deciso di intraprendere attività diverse”, continua Rescaldani. “Abbiamo effettuato una rapida valutazione dell’azienda e formulato un’offerta che l’Amministratore ha accettato; si sono quindi aperte possibilità strategiche di accesso a nuovi mercati, con una gamma perfettamente complementare alla nostra”.
Ma quali cambiamenti ha indotto l’acquisizione di Klaeger? “La riorganizzazione che si è resa necessaria ha assorbito buona parte delle nostre energie per alcuni mesi: tecnicamente, abbiamo acquisito un ramo d’azienda con tutte le attività tranne la produzione, cessata in Germania e ripresa nel nostro stabilimento di Vanzago”, spiega Rescaldani. “I progetti sviluppati da Klaeger sono stati ingegnerizzati per consentire la produzione con i nostri impianti, integrati con alcuni macchinari trasferiti dalla Germania in Italia”.
“Abbiamo acquistato anche un capannone nei pressi della nostra sede e assunto nuovo personale. I semilavorati provengono ancora da aziende tedesche storiche, fornitrici di Klaeger; assemblaggio e integrazione dei sistemi li eseguiamo noi, mentre la fase di collaudo si svolge tuttora in Germania, dove la proverbiale attenzione tedesca al dettaglio e alla solidità fornisce feedback utili anche per i prodotti a marchio ISTech”, sottolinea Rescaldani.
“L’acquisizione ha permesso si ampliare la gamma Klaeger con soluzioni tecnologicamente complesse e con la produzione di impianti su misura che originariamente l’azienda tedesca non offriva: soluzioni prodotte in Italia, sottoposte a collaudo in Germania e proposte sui mercati esteri con il marchio Klaeger”, aggiunge Rescaldani.
“Il marchio Klaeger è conosciuto soprattutto in Germania, dove avviene il 70% delle vendite. Una quota della produzione trova poi sbocco nei mercati germanofoni di Austria e Svizzera o in paesi tradizionalmente affezionati alla tecnologia tedesca, come Ungheria e Slovenia. Mercati, questi, in cui l’attenzione alla solidità delle macchine è premiante anche rispetto alla variabile prezzo”, dice Rescaldani.
“I prodotti Klaeger sono venduti anche dagli uffici commerciali in Germania a diversi clienti in Turchia, Corea e Stati Uniti, mentre i commerciali italiani vendono macchinari Klaeger ad aziende scandinave e cinesi, aree in espansione in cui l’accoglienza riservata ai prodotti è di ottimo auspicio. Considerando che fin dal primo anno della nostra gestione, il bilancio di Klaeger è risultato attivo, le prospettive sono decisamente interessanti”, afferma Rescaldani.
Tra i prodotti Klaeger figurano due segatrici verticali studiate per il segmento Additive Manufacturing: un’opportunità? “Le segatrici a nastro VBS 3D Cut di Klager sono progettate per le operazioni di distacco dei manufatti metallici in 3D dalla piastra, e per la loro rifinitura. Il segmento in Italia è ancora piccolo: la maggior parte dei produttori che utilizza tecnologie di additive manufacturing nel nostro paese, impiega come materia prima la plastica”, accenna Rescaldani.
“Ai pochi che lavorano metalli con queste tecnologie finora proponevamo soluzioni su misura ottenute riadattando macchinari ISTech alle specifiche esigenze. Ora che la crescita di questo segmento comincia a interessare anche il nostro mercato, abbiamo iniziato a proporre le soluzioni a marchio Klaeger, anch’esse realizzate oggi in Italia utilizzando i progetti Klaeger, ingegnerizzati per adattarli ai nostri impianti. I risultati sono incoraggianti”, evidenzia Rescaldani.
In definitiva, l’aspirazione di incrementare la vostra presenza all’estero grazie all’acquisizione di Klaeger si sta verificando? “Sembrerebbe così: il fatturato di ISTech è tradizionalmente stato generato dal mercato italiano, con un 20% di export, mentre i risultati alla fine del 2019 mostrano una situazione che si è evoluta nella direzione di una maggior internazionalizzazione”, commenta Rescaldani.
“Il fatturato all’estero ha superato il 30% del totale, in uno scenario complessivo di crescita per la nostra azienda; questo riequilibrio è pressoché interamente dovuto alle prestazioni sui mercati esteri dei prodotti Klaeger. Poiché vi sono ancora notevoli margini per un’espansione su questi mercati, è probabile che questo andamento prosegua: Klaeger si sta rivelando un ottimo acquisto e le prospettive di sviluppo lasciano ben sperare”, conclude Rescaldani.