Per il secondo anno consecutivo, il Forum Software Industriale è stato occasione di incontro e aggiornamento attorno al tema delle tecnologie digitali per l’industria. L’appuntamento, svoltosi 18 febbraio scorso al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, ha esplorato l’applicazione del software industriale nel mondo manifatturiero dove la sfida per la competitività viene giocata sull’innovazione.
“Siamo soddisfatti del brillante risultato del secondo Forum Software Industriale che ha visto la partecipazione di oltre 500 visitatori. Gli argomenti trattati e i contenuti esposti sono stati di assoluto livello qualitativo. Crediamo sia l’ennesima dimostrazione della bontà e utilità di tali eventi per divulgare benefici e opportunità di soluzioni complesse e pervasive come quelle del software applicato all’industria e non solo”, sottolinea Fabrizio Scovenna, Presidente di ANIE Automazione.
“Forum Software Industriale significa collaborazione tra mondo IT e OT. Un avvicinamento evidente anche a SPS Italia, la fiera dell’automazione, che di anno in anno rafforza la propria ‘componente digitale’. Una componente che, partendo dall’industria, entra nelle nostre vite, in un crescente dialogo tra uomo e tecnologia”, evidenzia Francesca Selva, Vice President Marketing and Events Messe Frankfurt Italia .
La giornata di lavori è stata inaugurata da una plenaria di apertura. Tra gli interventi, due approfondimenti da parte del mondo accademico. Quello del Full Professor of Management dell’Università degli Studi Milano-Bicocca, Direttore CRIET, Angelo Di Gregorio ha posto l’attenzione sull’importanza di digitalizzare il sistema aziendale di fabbrica, ma anche sulla digitalizzazione del sistema aziendale di mercato e sulla sua integrazione con quello di fabbrica.
Letizia Tanca, Docente del Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano ha invece focalizzato l’attenzione sulla gestione dei dati, che vanno governati con appositi strumenti come le ontologie o la “context-awareness”. Le varie tecniche di analisi, statistiche o di “machine learning”, completano il quadro che permette di trarre valore da questo patrimonio, del quale occorre però fare un uso responsabile e soprattutto cosciente della centralità dell’essere umano.
Il Forum, grazie al contributo delle diciotto aziende partner, ha poi trattato, nel corso delle sessioni tecnologiche, tre principali tematiche: smart manufacturing, virtual manufacturing e smart product industrial cybersecurity.
“I quattro interventi che ho avuto modo di coordinare – Engineering Ingegneria Informatica, Beckhoff Automation, VAR Group, 40Factory – hanno dato ognuno la propria chiave di lettura a quello che viene chiamato smart manufacturing, produzione intelligente. Una percezione comune è la ferma convinzione che la rivoluzione Industria 4.0 è un cambio di modello organizzativo in cui le tecnologie altro non sono che uno degli strumenti a disposizione per la digitalizzazione sia dei processi che dei prodotti, cambiamento che deve spingere lungo due direttrici: da un lato fare meglio quello che facciamo (efficienza), dall’altro fare in modo nuovo/diverso quello che abbiamo sempre fatto (efficacia)”, ha rilevato Marco Gagni, project manager di Artsana Group.
“La nostra sessione ha affrontato e approfondito gli ambiti di cybersecurity destinatari dei maggior incrementi di spesa in Italia nel 2019. La concretezza e la professionalità dei relatori – ServiTecno, Siemens, Darktrace Industrial – e la qualità delle presentazioni sono stati di stimolo alla comprensione delle principali problematiche che devono essere affrontate per una trasformazione digitale responsabile in ambito industriale. Non sono mancate riflessioni di natura organizzativa e gestionale, a partire dalla convergenza dell’IT e dell’OT quale condizione sine-qua-non per realizzare una difesa resiliente agli attacchi cyber a 360° che possa essere al passo coi tempi”, ha puntualizzato Antonio Giustino, IS Industrial Risk Manager di Solvay Business Services.
“Nel corso della mia sessione di smart manufacturing abbiamo toccato diversi argomenti – ne hanno parlato EFA Automazione, Hewlett Packard Enterprise, Miraitek, Oracle, Rockwell Automation, Techsol, Techmass –: le soluzioni di base della connettività delle macchine, quelle più avanzate come l’integrazione di AI e machine learning nei sistemi MES e MOM previsti per le smart factories, importanza della qualità del dato, i processi, gli skill necessari collegati alla variazione delle organizzazioni aziendali, i nuovi modelli di business che le aziende stanno proponendo, la vision del dopo Industry 4.0”, ha evidenziato Riccardo Necchi, Service Innovation Manager di Sipa S.p.A. Zoppas Industries.
“Qual è lo stato attuale del cloud per l’automazione? Quale interpretazione del paradigma I4.0 dai produttori di sistemi IOT/IOS? Quali le esigenze degli OEM in nuovi scenari di business I4.0? A queste domande si è cercato di rispondere nella sessione sul virtual manufacturing e smart product – a cui hanno partecipato Eplan Software & Service, ESA, PcVue Solutions, Schneider Electric –. L’incremento della capacità computazionale porta a una maggiore compenetrazione tra PLC, SCADA, Edge Computer, Cloud. Queste tecnologie possono aiutare le imprese se vengono applicate studiando bene il caso d’uso. La ricetta cambia in funzione del contesto e il contesto differenzia il proprio caso di business. In sintesi, la collaborazione è il paradigma del paradigma I4.0”, ha posto in evidenza Gabriele Canini, Technical Director di Robopac Systems Packers.