Buone notizie arrivano da Hannover, dove sabato 21 settembre si è conclusa la EMO (www.emo-hannover.de), la fiera leader mondiale per l'industria della lavorazione dei metalli. Il bilancio sembra estremamente positivo, a giudicare dalle dichiarazioni che Carl Martin Welcker, Commissario Generale EMO 2013, ha rilasciato in chiusura della manifestazione. “Il salone è cresciuto su tutti i fronti. Con più visitatori e più business, e con ampi consensi internazionali sia sul fronte dei visitatori sia sul fronte degli espositori, la fiera di quest’anno ha persino superato i brillanti risultati della precedente edizione, confermando ancora una volta con efficacia il suo ruolo di fiera leader mondiale”.
EMO Hannover, la più grande fiera a livello mondiale per quanto riguarda l’offerta tecnologica per la lavorazione dei metalli, organizzata dall’Associazione tedesca dei produttori di macchine utensili, è conosciuta e apprezzata dagli esperti come punto d’incontro di altissimo livello. A farla da padrone, nell’esposizione di quest'anno, sono state le macchine utensili, i componenti per l’automazione, gli strumenti di precisione utensili e gli strumenti personalizzati per gli utenti. “Gli esperti della produzione vengono in fiera per informarsi su come rendere la loro produzione migliore e più efficiente”, ha affermato Welcker.
Nell'edizione appena conclusa, oltre 2.100 espositori di 43 Paesi hanno presentato le loro innovazioni per la produzione a un pubblico specializzato internazionale all’insegna dello slogan “Intelligence in Production”. Complessivamente sono confluiti su Hannover, durante i sei giorni di fiera, circa 145.000 visitatori da oltre 100 Paesi. Gli addetti ai lavori provenienti da oltre le frontiere tedesche sono stati più di 50.000: praticamente uno su tre. È cresciuta soprattutto la presenza europea, oltre a quella asiatica. Italia, Svizzera, Svezia, Paesi Bassi e Russia sono i Paesi europei con il maggior numero di visitatori. Tra i Paesi asiatici, al primo posto c’è la Cina, seguita a distanza da Giappone, Taiwan e India.
Buone notizie anche per le aziende italiane: i 244 espositori, i più numerosi dopo i tedeschi, hanno segnalato grande interesse e vivacità negli scambi. Secondo i dati Istat di luglio, in Italia il fatturato del settore è arretrato del 3,7% su base tendenziale ma gli ordini hanno manifestato una incoraggiante solidità: +1,1% su base annua grazie all'aumento delle esportazioni, che nel 2012 ha assorbito il 75% del totale prodotto.
Nel 2012, Paesi di destinazione dell’export italiano di settore, che rappresenta il 75% del fatturato, sono risultati la Cina (13,3% del totale esportato), gli Usa (11,9%), la Germania (10,8%), seguiti da Russia, Francia e Brasile.
Carl Martin Welcker, Commissario Generale della EMO Hannover 2013.