Installazione di pannelli solari nella sede Seco Tool Pune, in India.
Una combinazione di certificati per l’elettricità verde e l’uso di energie rinnovabili negli Stati Uniti e in India ha consentito a Seco di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni, il cui raggiungimento era stato fissato per il 2030, con nove anni di anticipo rispetto al previsto.
L’obiettivo di Seco di rendere più sostenibili tutti gli aspetti della propria attività ha portato a una revisione completa dei requisiti energetici dell’azienda: quando è arrivato il momento di rinnovare i contratti con i fornitori per la sede di Reynoldsville, in Pennsylvania, è stato scelto di valutare l’energia verde.
Alcuni studi hanno dimostrato che Reynoldsville è responsabile di circa il 10% del fabbisogno energetico globale di Seco e del 19% dell’impatto climatico derivante dall’elettricità: quindi, i cambiamenti apportati avrebbero avuto un profondo effetto sull’impatto globale dell’azienda. “Abbiamo acquistato certificati per l’energia rinnovabile (REC) che ci consentono di compensare la nostra impronta di CO2”, afferma Eric Sirianni, Generic Sourcing di Seco a Reynoldsville.69+86
“Il processo è iniziato nel 2019. In precedenza, eravamo preoccupati solo di stipulare contratti per fornitura di elettricità al prezzo più basso. Non esisteva un modello, ci è stato solo chiesto di prendere in considerazione l’energia verde nel momento in cui i contratti di fornitura elettrica sarebbero scaduti”, continua Sirianni.
“Energia verde che costa di più, ma che ha quale obiettivo la riduzione delle emissioni di CO2. Siamo riusciti a utilizzare energia elettrica al 100% dei crediti ‘verdi’, riducendo comunque il prezzo”, aggiunge Sirianni. I REC consentono di investire in energia da fonti rinnovabili, anche se tali fonti sono ubicate altrove.
Il passo successivo prevede che le sedi Seco in tutto il mondo analizzino soluzioni come la generazione di elettricità in loco, attraverso pannelli solari e riscaldamento geotermico.
“Tutti devono contribuire a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni, promuovendo l’energia verde. Oltre ai REC, ad esempio, abbiamo installato pannelli solari per alimentare gli elementi luminosi”, afferma Nagesh Shekhadar, General Manager per Indirect Purchasing a Pune, in India.
Gran parte dell’energia utilizzata in India proviene dall’ente per l’energia elettrica dello stato locale, che utilizza carbone. Senza opzioni più ecologiche, venivano acquistati i REC per compensare le emissioni di CO2 delle centrali a carbone.
“Al momento utilizziamo l’energia solare, ma stiamo esplorando anche le possibilità offerte dall’energia eolica per produrre energia più pulita. Dobbiamo lavorare su soluzioni ibride e, una volta che la disponibilità di energia verde aumenterà, il prezzo scenderà”, afferma Atul Mohkhedkar, General Manager Production di Seco India.
Sebbene gli obiettivi di riduzione delle emissioni siano stati raggiunti anni prima del previsto, i responsabili degli acquisti d’energia elettrica Seco non si fermeranno, ma esploreranno nuove possibilità di acquisire energia elettrica più pulita.
“Ciascuna delle nostre sedi può fornire la ripartizione del tipo d’energia utilizzata ogni mese, che varia a seconda dello stato”, afferma Sirianni. “Dal punto di vista aziendale, è la cosa più giusta. La prima reazione è sempre quella di chiedersi il perché dovremmo spendere di più: è difficile cambiare questo modo di pensare, ma quando si presenta l’opportunità, perché rinunciare a salvaguardare l’ambiente?”.
I dipendenti, infine, sono lieti di lavorare per un’azienda che sta prendendo sul serio il cambiamento climatico. “È un ‘motore’ molto potente e speciale. Le nostre famiglie, i nostri clienti, i nostri amici e i nostri vicini amano vederci lavorare per un’azienda che ha a cuore la sostenibilità ambientale”, conclude Shekhadar.