Promosso da ZEISS, l’Injection Molding Day, si è svolto lo scorso 28 maggio presso l’Abbazia San Paolo d’Argon, a Bergamo.
Una giornata di alta formazione, confronto tecnico e visione industriale, che ha riunito i protagonisti della filiera plastica per affrontare insieme una sfida sempre più strategica: coniugare prestazioni e qualità nello stampaggio a iniezione, in un mercato che richiede precisione, velocità e sostenibilità.
Un percorso completo attraverso tutte le fasi del processo, mettendo in dialogo tecnologie d’avanguardia e casi concreti, dalla progettazione dello stampo fino al controllo qualità digitale.
Cuore tecnologico della produzione plastica
Ma cos’è l’injection molding, e perché serve oggi più che mai: metrologia per strumenti di stampaggio ad iniezione ed elettrodi nella produzione di stampi. Soluzioni ZEISS per l’alta qualità nella produzione di materie plastiche.
Lo stampaggio a iniezione è oggi una delle tecnologie cardine nella produzione industriale di componenti in plastica. Il processo consiste nell’iniettare materiale termoplastico fuso in uno stampo chiuso, dove si raffredda e assume la forma finale del pezzo. Una tecnologia estremamente versatile, impiegata in settori ad alta precisione come automotive, medicale, elettronica e beni di consumo.
Ma se il principio è semplice, l’esecuzione non lo è affatto. Per ottenere componenti affidabili, ripetibili e conformi alle specifiche, è necessario un controllo puntuale di ogni singola fase: dalla qualità della materia prima alla progettazione e lavorazione dello stampo, fino al monitoraggio delle deformazioni, al controllo dimensionale e alla raccolta dei dati di misura.
Proprio questo approccio integrato è stato il filo conduttore dell’intera giornata.
Tecnologia e visione: il programma della giornata
Dopo l’apertura a cura di Marco Turconi, direttore di ZEISS IQS, che ha sottolineato il valore strategico della qualità come leva competitiva, si è entrati nel vivo con una sequenza di interventi che hanno ripercorso l’intero ciclo dello stampaggio.
Dalla materia prima al comportamento sotto sforzo
Alberto Brodi di ZEISS ha illustrato le potenzialità del sistema ARAMIS, una soluzione ottica avanzata per l’analisi della deformazione dei materiali. Validare i termoplastici prima della produzione consente di prevenire errori e ottimizzare il comportamento dei componenti in fase di stampaggio. Una fase iniziale, ma cruciale.
La pulizia tecnica come garanzia di funzionalità
Con Gianmarco Nocera di ZEISS il focus si è spostato sulla rilevazione delle particelle contaminanti, in particolare nei componenti meccatronici, dove anche una micro-impurità può compromettere la funzionalità. La “Technical Cleanliness” è oggi un parametro di controllo imprescindibile per garantire prestazioni affidabili.
Dalla simulazione alla produzione reale
Donatello Vocca di CadLand ha guidato i partecipanti in un viaggio che parte dal bit e arriva al banco macchina. Attraverso il loro software avanzato, ha mostrato come oggi sia possibile anticipare e prevenire criticità nello stampaggio plastico ancor prima di realizzare lo stampo fisico.
Grazie alla simulazione dell’iniezione, è possibile analizzare i flussi di materiale, prevedere difetti, ottimizzare i riempimenti e ridurre gli scarti. Il tutto si traduce in una maggiore efficienza e qualità già in fase progettuale.
Ma l’elemento distintivo dell’intervento è stato il passaggio dalla teoria alla pratica: dalla generazione del modello CAD dello stampo alla fresatura vera e propria del componente, con una perfetta continuità tra ambiente virtuale e manifattura reale.
Un approccio che riduce drasticamente tempi e costi, migliorando l’affidabilità sin dal primo pezzo.
Automazione e ripetibilità in ottica 4.0
Michele Maccari di EROWA ha mostrato come l’automazione dei flussi produttivi, dalla movimentazione alla gestione delle attrezzature, porti a un aumento della ripetibilità e tracciabilità, due concetti cardine per il controllo qualità in ambienti ad alta produttività.
Attraverso sistemi modulari e flessibili, EROWA consente di integrare diverse macchine utensili e processi, ottimizzando l’efficienza e riducendo i tempi di setup.
Le presse come hub digitali del processo produttivo
Luca Adessa di ARBURG ha presentato una visione integrata del processo produttivo, in cui le presse ARBURG diventano nodi intelligenti in grado di adattare in tempo reale i parametri di stampaggio.
Grazie al sistema di controllo, le presse monitorano e regolano automaticamente il processo, garantendo stabilità e qualità costante. Inoltre, le funzioni di assistenza intelligenti supportano attivamente l’operatore, semplificando l’allestimento e l’ottimizzazione della produzione.
Un salto di paradigma verso l’integrazione e l’adattamento dinamico.
Soluzioni finanziarie per una tecnologia sempre aggiornata
Econocom, leader nel noleggio operativo, ha illustrato come le aziende possano mantenere un parco strumenti e soluzioni sempre aggiornate, affrontando le sfide di un mercato in continua evoluzione.
Attraverso formule di locazione flessibili, Econocom permette di accedere a tecnologie all’avanguardia senza appesantire il bilancio, garantendo sostenibilità economica agli investimenti e favorendo l’innovazione continua.
Il controllo qualità come leva competitiva
Dario Zanella ha condiviso l’esperienza di Meccanostampi, uno dei principali specialisti del settore, evidenziando le sfide concrete affrontate e gli strumenti implementati per migliorare il monitoraggio dei processi e il feedback qualitativo.
L’adozione di sistemi avanzati di controllo qualità ha permesso all’azienda di aumentare la competitività a livello globale, garantendo prodotti conformi alle specifiche e riducendo i tempi di produzione.
La metrologia ZEISS: controllo in ogni fase del processo
Il pomeriggio è stato interamente dedicato alle soluzioni ZEISS per il controllo qualità:
Daniele De Consoli ha mostrato come la tomografia industriale e i software ZEISS permettano di velocizzare il setup degli stampi, integrando simulazione e ispezione 3D;
Luca Savarino ha approfondito il tema del controllo dimensionale, evidenziando l’importanza delle CMM e dei sistemi ottici per verificare la conformità dei componenti rispetto ai modelli 3D.
Analisi delle superfici, la qualità si vede (e si misura)
Nel mondo dello stampaggio plastico, non conta solo la forma. La qualità superficiale di uno stampo è determinante per assicurare funzionalità, estetica e durata al pezzo finito. Stefano Ferrari di C.S.I. ha guidato il pubblico attraverso il ruolo spesso sottovalutato ma cruciale delle finiture superficiali.
Attraverso esempi applicativi e metodi di analisi avanzata, Ferrari ha mostrato come la rugosità e la texture dello stampo influenzino direttamente la qualità del componente stampato: dalla facilità di distacco del pezzo, alla resistenza all’usura, fino all’aspetto visivo nei settori più esigenti come medicale, cosmetico o automotive.
Il valore aggiunto? L’uso combinato di metrologia ottica, profilometria e strumenti di caratterizzazione della microgeometria per supportare i costruttori di stampi non solo nella verifica, ma anche nella ottimizzazione dei processi di lucidatura, sabbiatura e trattamenti superficiali.
Un intervento che ha ribadito come il controllo qualità non termini con le dimensioni, ma continui fino ai dettagli invisibili a occhio nudo: quelli che, alla lunga, fanno davvero la differenza tra uno stampo qualsiasi e uno stampo ad alte prestazioni.
La piattaforma per la digitalizzazione del controllo qualità
Daniele Marengoni ha concluso con un focus su PiWeb, la piattaforma ZEISS per la digitalizzazione del controllo qualità. Un sistema in grado di raccogliere, centralizzare e analizzare i dati provenienti da più strumenti, restituendo report smart, tracciabilità totale e analisi statistiche, perfettamente integrato nei modelli Industria 4.0.
La qualità come leva strategica per affrontare il futuro
L’evento si è chiuso con una partecipata sessione di Q&A, da cui è emersa con forza una convinzione comune: “La qualità non può più essere pensata come controllo finale. Deve diventare un valore trasversale, presente in ogni fase della produzione. E con ZEISS e i nostri partner, vogliamo offrire strumenti concreti per affrontare questa sfida”, ha dichiarato Marco Turconi.