La bobina 466 fa parte della nuova serie di bobine in c.a. immuni, con doppio avvolgimento, di ATAM, per severe applicazioni oleodinamiche nel settore ferrotranviario.
Azienda di riferimento nell’ambito delle bobine incapsulate e delle connessioni industriali, ATAM ha presentato una nuova serie di bobine in c.a. immuni con doppio avvolgimento per severe applicazioni oleodinamiche nel settore ferrotranviario. Le famiglie delle serie comprese tra la 463 e la 466 di ATAM si arricchiscono, infatti, di avvolgimenti in grado di sopprimere le interferenze elettromagnetiche in tensione alternata che possono “sporcare” il campo magnetico in continua generato per pilotare le elettrovalvole.
La nuova gamma di bobine proposta da ATAM si inserisce nell’offerta variegata di prodotti off the shelf destinati a svariate applicazioni che l’azienda oggi offre al mercato. ATAM si distingue, però, per i suoi prodotti custom made, che rappresentano oggi il 70% di tutta la sua produzione, concepiti ex novo o adattati alle specifiche esigenze del cliente partendo da prodotti standard.
La tecnica realizzativa della nuova serie di bobine è basata su due avvolgimenti coassiali. Ogni possibile perturbazione nella rete che può disturbare il campo “principale” generato dal primo avvolgimento viene annullata dal campo magnetico generato nel secondo, cortocircuitato, semplicemente generando un campo magnetico uguale e contrario a qualsiasi variazione generata nel secondo avvolgimento dai disturbi sinusoidali di rete.
L’avvolgimento principale, alimentato in continua, può continuare così a pilotare in modo stabile l’elettrovalvola anche in presenza di reti di alimentazione “sporche”, a tutto vantaggio di efficienza e sicurezza lungo la linea, senza il rischio che filtri elettronici, normalmente utilizzati allo scopo, fondano per effetto joule a causa dell’eventuale persistere di disturbi sulla rete di alimentazione principale.
Le bobine c.a. immuni, di potenza rilevante, si applicano solitamente per l’attuazione di elettrovalvole oleodinamiche in applicazioni sulle linee autoferrotranviarie con tensione di alimentazione di 110 V c.c., ma vengono anche utilizzate in presenza di tensioni pari a 115, 100, 72, 32 V c.c., a seconda delle tensioni d’alimentazione di treni, metro, shuttle dei vari paesi in cui questi mezzi si trovano a operare. In alcune di queste applicazioni, le linee di potenza dei mezzi sono “sporcate” da tensioni alternate di valore medio-alto, compreso tra 500-700 V c.a.
Le bobine in c.a. immuni vengono impiegate nelle applicazioni heavy-duty anche non a bordo veicolo, ma, ad esempio, per l’azionamento degli scambi ferroviari, e in generale in quelle applicazioni dove la protezione della bobina risulta, per diversi motivi, ardua, con i filtri elettronici normalmente impiegati. Sono utilizzate, inoltre, quando si vuole garantire la massima sicurezza – ad esempio sempre negli scambi ferroviari – impiegandole anche in presenza di tensioni ben filtrate, secondo un concetto di ridondanza dei sistemi di sicurezza.