Orsi polari nell’Artico, in un habitat minacciato dal riscaldamento globale. Il cambiamento climatico, tra le sfide chiave del nostro tempo, richiede un grande sforzo congiunto di decarbonizzazione e di elettrificazione.
La transizione ecologica è una strada che richiede la collaborazione di tutti. I quadri di media tensione SF6 free sono il contributo di Schneider Electric, che coniuga progresso tecnologico e rispetto per l’ambiente.
di Alessia Varalda
Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide del nostro tempo: contrastarlo non è più solo una priorità, ma un dovere. Le aziende di tutto il mondo stanno intensificando i propri sforzi per implementare strategie efficaci di riduzione dei gas serra, riconoscendo alla decarbonizzazione e all’elettrificazione un ruolo fondamentale in tal senso.
Per affrontare questa sfida, migliorare l’efficienza e ridurre i consumi energetici è un passo fondamentale. L’adozione di pratiche aziendali circolari, che promuovono il riuso e il riciclo delle risorse, può contribuire significativamente alla riduzione delle emissioni. Favorire la digitalizzazione delle operazioni aziendali assicura inoltre una gestione più precisa e ottimizzata delle risorse energetiche, riducendo così il consumo complessivo di elettricità.
Un’altra strategia chiave è quella di ridurre il consumo di elettricità nell’operatività aziendale attraverso l’adozione di tecnologie più efficienti e sostenibili. L’acquisto di energia rinnovabile, proveniente da fonti come il sole, il vento e l’acqua, può ulteriormente ridurre l’impronta di carbonio delle aziende.
“Migliorare il modo in cui produciamo, distribuiamo e utilizziamo l’energia rappresenta una sfida per tutti. Per esempio, il retrofit delle apparecchiature esistenti, cioè l’aggiornamento delle vecchie tecnologie con soluzioni più moderne e rispettose dell’ambiente, rappresenta un’opportunità concreta per migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni. Attraverso l’adozione di nuove tecnologie ecocompatibili le aziende possono non solo contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico, ma anche ottenere vantaggi competitivi in termini di efficienza operativa e riduzione dei costi legati al consumo di energia”, sottolinea Lorenzo Mineo, vice president in Schneider Electric.
Le aziende possono contribuire alla decarbonizzazione applicando diverse strategie: pratiche di economia circolare, produzione o acquisto di energia da fonti rinnovabili e anche l’adozione di soluzioni tecnologiche che non fanno uso di gas serra.
ELETTRIFICAZIONE E SOSTENIBILITÀ
L’elettrificazione sta diventando una priorità globale, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e di migliorare l’efficienza energetica. L’aumento dell’uso dell’elettricità in settori come i trasporti, l’industria e le abitazioni è visto come una delle principali soluzioni per abbattere le emissioni di gas serra. Secondo le più recenti stime, entro il 2040 i consumi di elettricità aumenteranno del 48%, comportando un’espansione delle infrastrutture elettriche e una crescente domanda di quadri di media tensione, sia per i distributor che per le installazioni commerciali e industriali.
Tuttavia, per rendere l’elettrificazione realmente sostenibile, è essenziale integrare tecnologie che siano digitali e green. Questo significa adottare soluzioni che non solo migliorino l’efficienza energetica, ma che siano anche ecologiche. Per rendere più sostenibile l’elettrificazione, l’Europa sta prendendo misure significative per affrontare l’impatto ambientale dei gas fluorurati. Questi gas, che includono idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC) ed esafluoruro di zolfo (SF6), sono utilizzati come refrigeranti nelle pompe di calore, hanno diverse applicazioni mediche e sono essenziali per il corretto funzionamento dei quadri elettrici.
Tuttavia, i gas fluorurati hanno un elevato potenziale di riscaldamento globale (GWP) e contribuiscono in maniera significativa ai cambiamenti climatici. Porre fine all’utilizzo dei gas fluorurati è dunque fondamentale e il nuovo regolamento vuole fare chiarezza e offrire certezze aggiuntive in merito agli investimenti per l’industria. Per quanto riguarda l’uso di SF6, già nel 2014 nella UE, in base al regolamento F-Gas, è stato vietato in molte applicazioni escluso il settore elettrico, dove le alternative disponibili erano limitate.
I gas fluorurati sono tra le cause più difficili da eliminare del riscaldamento globale che, tra gli altri impatti negativi, interferisce anche sui meccanismi di impollinazione di insetti preziosi come le api.
SF6, UN GAS DALLE MOLTE DOTI
Nell’industria elettrotecnica viene utilizzato l’esafluoruro di zolfo (SF6) come mezzo isolante e di interruzione nelle apparecchiature elettriche. Si trova sia nelle apparecchiature di manovra in alta tensione (AT) che in quelle in media tensione (MT). Questo perché è un eccellente dielettrico, è inerte, non infiammabile e assolutamente non tossico nella sua forma pura.
Nonostante l’SF6 sia un gas dalle molte doti, rappresenta un problema per la sostenibilità ambientale, dato che il suo potenziale di riscaldamento globale (GWP) è pari a 24.300 volte quello dell’anidride carbonica: un valore enorme, che ne fa il gas serra più potente in assoluto. Si stima che, se rilasciato in atmosfera, possa rimanerci per 3.200 anni.
Per dare un’idea della sua diffusione, nel mondo esistono oltre 30 milioni di quadri di media tensione installati che utilizzano il gas esafluoruro di zolfo (SF6), 10 milioni dei quali nella sola Unione Europea. Normalmente la quantità di gas contenuto all’interno dei quadri elettrici non viene dispersa in atmosfera: alla fine del ciclo di vita di un quadro, per esempio, è sufficiente provvedere al recupero e al corretto smaltimento del gas. Ciò comporta però procedure e costi che, scegliendo strade più green, possono essere evitate.
“Come Schneider Electric siamo da sempre pionieri nell’innovazione e abbiamo cercato delle alternative per anticipare le politiche di azzeramento delle emissioni di CO2. L’azienda ha perciò scelto il miglior gas possibile: l’aria, naturalmente sostenibile e senza potenziale di riscaldamento globale”, racconta Lorenzo Mineo. “I quadri di media tensione SM AirSeT sono una soluzione sicura e a zero impatto ambientale, un esempio di innovazione che va nella direzione della decarbonizzazione dell’energia e che può fare la differenza sul fronte della sostenibilità”.
Il quadro elettrico di media tensione SM AirSeT segna un grande passo avanti verso l’abbandono del gas SF6 in favore di un gas migliore: l’aria pura.
I VANTAGGI DELL’ARIA PURA
La via per centrare questo obiettivo passa dall’aria, nello specifico utilizzando il 100% di aria pura. Schneider Electric ha infatti brevettato una tecnologia basata sull’utilizzo di aria pressurizzata, sviluppando una combinazione innovativa di interruzione in vuoto e isolamento in aria, due tecnologie collaudate ed estremamente affidabili. Essendo sostenibile per natura, l’aria ha un potenziale di riscaldamento globale (GWP) pari a zero e questo permette di ridurre significativamente le percentuali aziendali di emissioni di gas a effetto serra.
“Naturalmente tutto ciò non deve andare a discapito dell’efficacia tecnica: sicurezza, affidabilità, facilità d’uso e connettività rimangono le linee guida per lo sviluppo dei nuovi quadri MT SF6 Free”, aggiunge Mineo. “Le più recenti funzionalità connesse dell’IoT consentono inoltre di beneficiare di servizi di manutenzione predittiva per ottimizzare l’efficienza e ridurre al minimo le interruzioni”.
I quadri di media tensione interamente privi di SF6 rappresentano un grande passo in avanti per la distribuzione elettrica e la protezione dell’ambiente, perché garantiscono una maggiore sostenibilità per aiutare a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e ridurre l’emissione dei gas serra. La tecnologia utilizzata, oltre a eliminare i problemi di GWP, agevola la compatibilità con gli sviluppi normativi ed elimina la necessità di recuperare il gas al termine del ciclo di vita.
La gamma SM AirSeT modulare è stata progettata da Schneider Electric per soddisfare i requisiti più comuni di ogni rete di distribuzione.
SOSTENIBILITÀ PER OGNI SETTORE APPLICATIVO
I quadri di media tensione interamente privi di SF6 possono fare la differenza in diversi ambiti applicativi. Negli edifici, sia commerciali sia industriali, l’utilizzo di quadri elettrici senza SF6 consente non solo di soddisfare questi obiettivi di sostenibilità, ma anche di garantire sicurezza operativa, prestazioni evolute e ottenere così riconoscimenti quali la certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design). Innovazioni tecnologiche come i quadri elettrici di media tensione SM AirSeT permettono ai data center di ridurre la propria carbon footprint.
Nel settore dell’e-mobility, gli impianti elettrici di media tensione privi di SF6 offrono un approccio più ecologico presso le stazioni di ricarica, che in tal modo possono rispondere ancora meglio agli standard legati alla sostenibilità. SM AirSeT rappresenta un passo significativo nella transizione verso reti elettriche più sostenibili ed ecologiche. La crescente adozione di impianti di generazione distribuita sta decentralizzando la produzione di energia, che richiede dunque una riconfigurazione delle reti per renderle adatte a coordinare i flussi di energia prodotta localmente e infrastrutture in grado di gestire l’intermittenza e la variabilità di queste fonti. È logico pensare all’utilizzo di quadri elettrici green con tecnologie avanzate di comunicazione e controllo per monitorare e ottimizzare la distribuzione dell’energia, migliorando l’affidabilità e la resilienza dell’intero sistema.
“Agire per contrastare il cambiamento climatico richiede un impegno collettivo e un approccio olistico che integri decarbonizzazione, elettrificazione, efficienza energetica e innovazione tecnologica. Solo così sarà possibile costruire un futuro più sostenibile per le generazioni future” conclude Lorenzo Mineo.
Il quadro di distribuzione digitale connesso SM AirSeT di Schneider Electric offre funzionalità di controllo ravvicinate e consente realizzazioni scalabili.
SM AIRSET: QUADRI DI MEDIA TENSIONE SENZA GAS SF6
SM AirSeT è una gamma di quadri per la distribuzione secondaria, modulari, privi di gas SF6 con isolamento in aria per installazioni MT in edifici commerciali e industriali e nei settori dei servizi pubblici.
Erede del quadro di media tensione SM6, che vanta oltre un milione e mezzo di installazioni, è caratterizzato da pari ingombri e connessioni e funzionalità collaudate. SM AirSeT conserva il già noto sezionatore a tre posizioni utilizzato per la chiusura, l’apertura e la messa a terra.
Ideale per il retrofitting si caratterizza per:
- maggiore sostenibilità per aiutare a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. La tecnologia basata su aria pura e interruzione in vuoto (SVI) elimina i problemi legati al GWP, gli aspetti normativi e la necessità di recupero del gas al termine del suo ciclo di vita;
- livelli di efficienza più elevati grazie a un design all’avanguardia. È dotato del meccanismo di comando CompoDrive di ultima generazione. La motorizzazione plug & play semplifica l’aggiornamento per ridurre i tempi di implementazione e le interruzioni di alimentazione durante l’installazione. Inoltre, grazie alla connettività IoT viene monitorato lo stato di salute dell’apparecchiatura attraverso tecnologie basate su sensori wireless e strumenti digitali. Questo consente di effettuare la manutenzione solo quando serve, riducendo così rischi, tempi di intervento e costi delle interruzioni;
- maggiore sicurezza degli operatori grazie al rilevamento degli archi elettrici e al controllo a distanza per il funzionamento e il monitoraggio remoti. Inoltre, non genera gas alternativi o sotto-prodotti tossici derivati da interruzioni di corrente. ©ON ENERGY
SM AirSeT è una gamma di quadri per la distribuzione secondaria, modulari, privi di gas SF6 con isolamento in aria per installazioni MT in edifici commerciali e industriali e nei settori dei servizi pubblici.