GMV Macchine Utensili, in occasione della recente Open House, non solo ha messo in mostra le ultime novità, ma ha invitato i visitatori a toccare con mano il valore di macchine pronte per Industry 4.0.
Mauro Abrami e Vincenzo Biffi, cofondatori di GMV, ribadiscono l’impegno di uno dei maggiori importatori italiani di macchine utensili per l’asportazione di truciolo nel garantire soluzioni avanzate. Oltre 10.000 impianti installati e più di 700.000 ore di consulenza tecnica: un know-how di grande prestigio che i visitatori dell’Open House dell’11 – 14 ottobre scorso hanno potuto condividere.
di Luigi Ortese
GMV Macchine Utensili (www.gmvmacchine.it), leader di mercato nell’importazione, sa assicurare ai clienti il meglio della tecnologia in tutte le linee di prodotto proposte. L’obiettivo? Vincere le sfide di un mercato che sta profondamente cambiando. L’azienda di Zanica, in provincia di Bergamo, ha recentemente (11 – 14 ottobre) aperto le porte di casa, invitando a discutere sui temi caldi di Industry 4.0 e sulla loro concreta possibilità applicativa anche grazie alla tecnologia avanzata delle macchine proposte: dimostrazioni live e macchine connesse.
Il mondo manifatturiero metalmeccanico sta attraversando una fase di transizione epocale e l’attuale economia industriale si evolverà verso una nuova configurazione. Inutile dimostrare quanto sia sempre più importante per le imprese riflettere sulla portata ‘rivoluzionaria’ delle tecnologie. Gli utilizzatori di macchine utensili incalzano con la richiesta di prodotti eccellenti e servizi di elevata affidabilità, perché la qualità è un concetto che permea di sé un’intera organizzazione. Ecco perché GMV ha scelto di centrare le giornate della sua Open House sulla possibilità di realizzare davvero la Smart Factory anche grazie alle sue macchine.
PROPOSTE INTELLIGENTI
“Abbiamo avuto il ‘sold out’ alle nostre conferenze, con oltre 80 persone presenti per ogni serata. Ringraziamo per la collaborazione Pandolfini, Mecmatica e Vero Project, che hanno presentato le soluzioni per un’azienda totalmente ‘Industria 4.0’. I visitatori erano molto interessati e grazie alle esaustive spiegazioni dei relatori sono riusciti a comprendere in cosa consiste concretamente il Piano industriale 4.0”, spiega Mauro Abrami, titolare di GMV, insieme a Vincenzo Biffi.
“Abbiamo presentato ed effettuato dimostrazioni concrete relativamente al nostro software supervisore di linea Industry Net 4: erano ben quattro le macchine connesse, dotate di consolle esterna comprensiva di PC con monitor touch screen H-HMI, interconnesso al CNC della macchina”, spiega Biffi. “Il monitor consente di visualizzare lo stato della macchina e di interagire con la stessa durante la produzione, scambiando dati con il gestionale aziendale, visualizzando lo stato della produzione, eventuali fermo macchina e ogni fase del processo. La consolle è dotata di un lettore di codici a barre per la tracciabilità dei prodotti all’interno del processo di produzione”.
“Abbiamo proposto anche due soluzioni di software gestionale: per le imprese che fabbricano molti pezzi in serie, il Metronomo di Mecmatica è una soluzione ideale. Mentre agli stampisti, per i quali la produzione è dedicata al singolo pezzo e richiede tempi di lavoro più lunghi ed elevata precisione, abbiamo presentato Workplan di Vero Project”, dice Abrami.
Ben 80 macchine sono state esposte presso lo showroom di Zanica: tutte funzionanti e visibili in prove di lavorazione.
MACCHINE AL LAVORO
L’Open House è stata anche l’occasione per mostrare al pubblico italiano le novità, già esposte in EMO a Hannover, dei marchi importati da GMV. Numerose le macchine esposte funzionanti e visibili in prove di lavorazione presso lo showroom di Zanica: ben 80 macchine hanno sfilato. Ricordiamo i centri di lavoro orizzontali e verticali Kitamura, Wele, i nuovi centri di lavoro a 5 assi Nikkei, i torni a controllo numerico SMEC-Samsung Machine Engineering Company, C&C Machinery e Takamaz e le rettifiche cilindriche e senza centri a CNC Palmary.
“Abbiamo presentato in esclusiva per l’Italia il centro di lavoro verticale a 5 assi con tavola rotobasculante (con motore torque) Nikkei MCX-5, che ha rappresentato una delle novità assolute dell’Open House”, dice Abrami. Si tratta di una macchina che vanta corse di lavoro di 600 x 600 x 500 mm, con tavola da 600 mm di diametro. Il motore mandrino diretto sviluppa una potenza massima di 35 kW e ruota a una velocità di 15.000 giri/min. Il controllo numerico è HEIDENHAIN (ITNC530), così come tutta la cinematica. Il centro di lavoro MCX-5 è dotato di righe ottiche sui 5 assi, magazzino da 60 utensili e sistema ad alta pressione da 20 bar per l’adduzione di refrigerante all’utensile.
Pronti per essere ammirati e valutati per le loro performance i tre centri di lavoro orizzontali Wele HMC 500 a 4 assi. La serie HMC è equipaggiata con un elettromandrino da 15.000 giri/min e potenza massima 22 kW, che sviluppa una coppia di 200 Nm. La temperatura del mandrino viene mantenuta costante grazie a un frigorifero per il raffreddamento a ricircolo dell’olio. Gli assi X, Y e Z appoggiano su guide lineari a rulli per offrire un basso coefficiente di attrito e garantire la massima precisione e ripetibilità a lungo termine. “Cambio pallet a due stazioni con quarto asse continuo significa rotazione rapida del pezzo e maggiore produttività per ogni pallet. Gli avanzamenti rapidi di 60 m/min, lo scarico posteriore laterale con convogliatore trucioli e svariate caratteristiche di controllo di alta tecnologia rendono questa macchina di taglia intermedia una soluzione appetibile per svariati campi applicativi”, prosegue Biffi. Si tratta di un centro di lavoro compatto con pallet da 500 x 500 mm e magazzino utensili da 60 posti, con CNC Fanuc 0i-Model F.
LARGO AI TORNI
Per quanto riguarda C&C Machinery, la novità riguarda il tornio a controllo numerico da barra a 8 assi WTS 52 Y2M. Due mandrini da 11 kW e 6.000 giri/min, due torrette motorizzate a 16 stazioni e due assi Y permettono di tornire un diametro massimo di 190 mm, con massima lunghezza tornibile di 500 mm, distanza tra i centri di 814 mm e passaggio barra da 51 mm o in alternativa da 65 mm. Questo tornio con CNC FANUC 32i B con Manual Guide è dotato anche di asse E, montato sul contromandrino, che permette di eliminare le interferenze tra le aree di lavoro delle due torrette, eliminando limitazioni delle lunghezze di lavorazione.
“Del marchio Samsung Machine Engineering Company (SMEC) abbiamo presentato moltissime nuove macchine, tra cui il tornio a controllo numerico SL 3500 XLY. Si tratta di una macchina dalla struttura solida: i tre assi utilizzano guide piane con la controguida ricoperta in materiale antifrizione (turcite) per garantire massima stabilità e precisione durante le lavorazioni più gravose. Questo modello permette di lavorare diametri massimi di 850 mm sul banco e 430 mm sul carro, con la novità legata alla lunghezza di tornitura, che può raggiungere 2.125 mm. Il mandrino equipaggiato sviluppa fino a 26 kW e 3.000 giri/min e il tornio è dotato di asse C continuo. La torretta motorizzata ha 12 stazioni e gli utensili motorizzati presentano l’attacco utensile tipo BMT 65, con maschiatura rigida sia destra che sinistra di serie”, continua Mauro Abrami. Degni di nota anche il modello SL3000BLM, con lunghezza 1.000 mm, e la versione con maggiore diametro tornibile SL5500. “Nell’ambito dei torni verticali abbiamo presentato ben due novità: la taglia piccola SLV500 e la taglia grande SLV1000. Disegnati per coniugare lavorazioni di tornitura pesante e capacità di finitura superficiale di alto livello, il diametro massimo tornibile della versione piccola è di 496 mm, mentre per la grande è di 1.100 mm e la massima altezza tornibile raggiunge 465 mm e rispettivamente 955 mm per SL1000. Entrambe le macchine sono equipaggiate con mandrino High Torque e completate dalla torretta a 12 stazioni che può anche essere nella versione motorizzata. Per tutti i modelli il controllo è il Fanuc serie 0i-TF”, conclude Abrami.
“Abbiamo avuto il ‘sold out’ alle nostre conferenze, con oltre 80 persone presenti per ogni serata”.
QUALITÀ AL CENTRO
Sempre SMEC-Samsung, ma stavolta si parla di centri di lavoro. In particolare, il verticale bimandrino SM400DDH con rotopallet. “Le peculiarità di questa macchina possono essere identificate nella struttura compatta, il cui design facilita la manutenzione, nella posizione rialzata della tavola che migliora l’accessibilità per l’operatore, e nella presenza di una struttura appositamente disegnata per azzerare le vibrazioni”, precisa Biffi. Il campo di lavoro di questo impianto è di 400 x 400 x 350 mm, con velocità di rapido di 60 m/min lungo gli assi X e Y e di 54 m/min lungo l’asse Z. SM400DDH è dotato di doppio mandrino da 12.000 giri/min, due tavole da 660 x 575 mm, con doppia capacità di carico di 400 kg per tavola, e doppio magazzino utensili da 20 posti. Anche Kitamura era presente con un centro di lavoro.
LAST BUT NOT LEAST
Hanno esposto i loro macchinari anche Rema Control con i due centri di lavoro Icaro e Newton Big con testa a 5 assi, CSF con il tornio CSF TRA750 x 4000, Top Automazioni con due caricatori Fusion 3000 e Alesamonti con alcune teste per alesatrici. Per quanto riguarda la componentistica, le macchine di GMV erano tutte attrezzate con portautensili ALGRA, automazioni realizzate da FCS Systems, sistemi di filtraggio Micronfilter, utensili Koromant, sistemi di monitoraggio Montronix, Blum e sistemi di misura Renishaw, aspiratori AR Filtrazioni, tavole e autocentranti distribuite da Teoma, utensileria e olii EVO distribuiti da UTR, presetting Elbo e attrezzature e sistemi di presa pezzo OML. Insomma, quella di GMV è stata una vera mostra di tecnologia, un’occasione interessante per conoscere da vicino molte delle novità già presentate in EMO, quattro giorni alla scoperta della forza di un’azienda che non solo importa e distribuisce macchine, ma fornisce efficaci servizi after sales. ©TECN’È
Quella di GMV è stata una vera mostra di tecnologia, un’occasione interessante per conoscere da vicino molte delle novità già presentate in EMO.