Andrea Franceschini, CEO di Mini Motor S.p.A.
Con importanti investimenti in ricerca e sviluppo e una grande attenzione al design, Mini Motor S.p.A. è tra i più attivi alfieri dell’innovazione italiana nel campo dei servomotori e motoriduttori.
di Riccardo Oldani
Lo stile e l’eleganza sono qualcosa di connaturato nelle persone, che pervade, in modo spontaneo, comportamenti e azioni. Per gli italiani è un modo d’essere inciso nel DNA, che si traduce in un gusto per il bello unico nel pianeta. Ma l’Italian Style, un’impronta che ci è universalmente riconosciuta, spesso trascende dalla sfera individuale per entrare in organizzazioni come le aziende. Le imprese italiane ne divengono così ambasciatori nel mondo. Non soltanto quelle che operano in ambiti come la moda, l’arredo o le auto, ma anche quelle che appartengono al mondo della meccatronica e dell’automazione sanno distinguersi per design, stile e qualità. Un esempio è Mini Motor S.p.A. I suoi motoriduttori e servomotori spiccano per la cura costruttiva, i materiali scelti, le prestazioni e anche l’estetica.
NO ALLA DELOCALIZZAZIONE
“Produciamo in casa tutti i componenti che entrano nei nostri prodotti, fatta eccezione per magneti e cuscinetti”, dice Andrea Franceschini, CEO di Mini Motor, che ha sede a Bagnolo in Piano, vicino a Reggio Emilia. “Anche le schede elettroniche che adottiamo nascono da un accordo esclusivo che abbiamo stretto con System Electronics, altra azienda italiana, e vogliamo che siano prodotte nel nostro Paese. Siamo contrari alla delocalizzazione e vogliamo avere il pieno controllo di ogni fase produttiva. Solo così si può puntare all’eccellenza”.
Il connubio con System Electronics è stato enfatizzato anche alla fiera SPS Italia di Parma, dove dal 28 al 30 maggio Mini Motor era presente con il suo stand (Pad. 6, stand I006) “proprio davanti all’ingresso, dove siamo sempre stati”, sottolinea Franceschini, "e anche in questo caso, come in tutte le fiere a cui partecipiamo, abbiamo portato il nostro chef che prepara i tipici piatti emiliani. Anche questo vuol dire stile, qualità, eccellenza”.
FC, il cambio-formato completamente automatico sviluppato da Mini Motor.
UN BIENNIO RICCO DI SODDISFAZIONI
Mini Motor trasferisce questi valori innanzi tutto nei suoi prodotti e nella sua attività, premiata anche nell’ultimo biennio da un notevole successo. “In due anni abbiamo aumentato il fatturato del 30% annuo e abbiamo chiuso il 2023 incrementando di un altro 5% rispetto all’anno precedente”, dice Franceschini.
La situazione caotica del 2022, caratterizzata da un ammanco di componenti di ogni tipo, dall’elettronica alla meccanica, aveva portato tutte le aziende del settore a riempire i magazzini e ad approvvigionarsi il più possibile, al minor costo possibile.
“Noi abbiamo investito per reperire i componenti che ci mancavano da broker internazionali. Abbiamo speso di più, ma la nostra è stata una scelta strategica, che ci ha consentito di conservare i grandi clienti storici e di acquisirne di nuovi. Questo perché, mentre i grandi gruppi del nostro settore ritardavano le consegne anche oltre le 40 o 50 settimane, noi non abbiamo mai consegnato oltre le 8-12 settimane, contro uno standard abituale di 3-4 settimane per la consegna. Sono scelte che solo un’azienda agile come la nostra può fare, rispettando il cliente, anche a costo di ridurre le marginalità”, spiega Franceschini.
RIVOLUZIONE DEL CAMBIO FORMATO
Parlando di prodotti, Mini Motor si è mossa molto in fatto di innovazione. “Abbiamo brevettato negli USA il design di tutti i nostri prodotti di ultima generazione”, ricorda Franceschini. “Siamo molto attenti all’estetica e molto orgogliosi. Operiamo nella Motor Valley, dove lo stile delle macchine, intese come autovetture, si riflette anche sulle macchine industriali. Abbiamo lavorato intensamente pure sulle novità di prodotto, introducendo nuovi cambio-formato. Nel 2023 abbiamo introdotto il modello FC, Fast Change, un cambio-formato completamente automatico, connesso al bus di campo utilizzato dal produttore nelle sue macchine (uno tra i sei compatibili con tutti i prodotti Mini Motor, e cioè ProfiNet, CANopen, ModBus, Powerlink, EtherCAT ed EtherNet/IP, oltre al bus proprietario wireless COA, Can Over Air)”.
“Il nostro FC si sostituisce alle manovelle di regolazione dei cambio-formato o dei nastri trasportatori, perché si innesta direttamente sull’albero con lo stesso diametro della manovella”. La soluzione, tra l’altro, si presta molto bene al revamping di macchine esistenti, anche in un’ottica di sostenibilità e di economia circolare oltre che per ottimizzare la velocità di cambio formato.
“Il nostro FC”, spiega Franceschini, “a parità di coppia rispetto ai prodotti dei competitor garantisce il doppio della velocità e consente quindi di dimezzare i tempi di cambio formato. Velocità quanto mai necessaria in macchine o linee che devono essere sempre più flessibili, anche quando sono utilizzate da grandi gruppi. Pensiamo per esempio ai produttori di bibite o ai grandi imbottigliatori di acqua. I formati immessi sul mercato, per soddisfare un pubblico sempre più eterogeneo, sono sempre più numerosi, dalle lattine da 20 cl alle bottiglie da 2 l, e richiedono macchine altamente flessibili, per gestire commesse ormai gestite sempre più in base agli ordini e non più a stock come si faceva una volta”.
In applicazioni in cui i cambio-formato sono frequentissimi, anche fino a 30 o 40 al giorno, Mini Motor ha fatto tesoro della propria esperienza nel campo dei motoriduttori, optando per l’impiego di ingranaggi metallici, e non in plastica, che garantiscono tempi di vita più lunghi e potenze (coppia per numero di giri) superiori.
FCL, acronimo di Fast Change Linear, converte il movimento rotativo in assiale, per il cambio formato sui nastri trasportatori.
IL CAMBIO FORMATO LINEARE
Un ulteriore ampliamento della gamma ha poi portato al modello FCL, Fast Change Linear. “È un prodotto”, dice Franceschini, “che converte il movimento rotativo in assiale, pensato per il cambio-formato e sviluppato in due modelli, con escursioni da 100 mm e da 200 mm. Gli FCL sono disponibili con la classica scelta tra i sei bus di campo e del wireless e sono dotati di un alberino in acciaio inox, per prevenire qualsiasi problema di ossidazione, in grado di esercitare una forza di 200 N e gestire carichi fino a 5 kg. Si innestano direttamente sul nastro trasportatore, senza richiedere adattamenti all’impianto e sono facili da sostituire. Ma soprattutto, utilizzati con spondine in alluminio, quindi molto leggere, ne bastano davvero pochi per attrezzare una linea. La presenza del bus di campo facilita l’installazione, per cui basta solo il cablaggio di alimentazione, in ‘daisy chain’, con un grande risparmio su connettori e cablaggi”.
Il cambio-formato WFCL, un FCL con bus di campo wireless COA (Can Over Air) sviluppato da Mini Motor. È prevista l’uscita di una versione aggiornata nella seconda parte del 2024.
OLTRE IL WIRELESS
Ma Mini Motor guarda già oltre. Nel terzo trimestre di quest’anno è prevista l’ulteriore evoluzione del bus wireless, la tecnologia COA (Can Over Air), destinata a tutti i prodotti Mini Motor con azionamento integrato. Brevettata nel 2017 la tecnologia COA si basa su un sistema di comunicazione ZigBee a 2,4 MhZ. “La componentistica elettronica e i circuiti integrati erano datati”, spiega Franceschini, “e quindi, considerato l’enorme miglioramento delle prestazioni dei microchip degli ultimi anni, abbiamo deciso di aggiornare tutti i componenti elettronici”.
Non è tutto. Da anni l’azienda di Bagnolo in Piano è impegnata in un progetto rivoluzionario, quello dei WBS, Wireless Battery Servomotors, servomotori completamente wireless non solo per la comunicazione ma anche per l’alimentazione, e quindi dotati di batterie ricaricabili senza contatto oltre al bus COA. “Abbiamo lavorato per anni al loro sviluppo”, dice Franceschini. “Sono brevettati, funzionanti, e pronti per il mercato. Ma stiamo lavorando per ridurre ulteriormente la latenza della comunicazione, che può diventare un fattore in applicazioni con decine di motori. Stiamo facendo grandi investimenti in questa direzione, in modo da giungere, spero entro fine anno, a una soluzione con una latenza inferiore ai 2 millisecondi. Quando ci arriveremo saremo i primissimi, e non solo in Italia o in Europa, ma a livello mondiale”. ©ÈUREKA!
Servomotore WBS, completamente wireless non solo per la trasmissione dati ma anche per l’alimentazione elettrica.