Accelerate 2014 è stato il primo evento internazionale espressamente dedicato agli utenti del sistema PLM 360. In home page: il processo di fermentazione della birra applicato al “manufacturing” è stato uno dei temi in discussione durante Accelerate 2014.
Abbreviare il ciclo di sviluppo, comunicare istantaneamente, simulare al computer: PLM 360 di Autodesk aiuta aziende di qualsiasi dimensione a evitare di realizzare costosi prototipi fisici e snellire i processi aziendali, per uno sviluppo più efficiente e rapido dei prodotti. Questo e molto altro è emerso nel corso di Accelerate 2014, l’evento dedicato agli utenti della piattaforma, che si sono dati appuntamento a Boston per confrontarsi e illustrare le loro esperienze.
di Giancarlo Giannangeli
PLM 360 di Autodesk (www.autodesk.it) è la sigla che racchiude le applicazioni della software house americana destinate alla gestione su cloud dell’intero ciclo di sviluppo di un prodotto. Fa parte della filosofia “Digital Prototyping”, secondo la quale oggi ogni azienda manifatturiera non può più permettersi di seguire le classiche procedure che prevedono studi, prove fisiche, realizzazione di prototipi (spesso una nutrita serie), affinando a ogni passaggio la messa a punto del prodotto che intende lanciare sul mercato. Oggi questo iter deve essere molto più efficiente. I tempi devono essere abbattuti enormemente: settimane, invece di mesi. Lo stesso vale per i costi.
La soluzione è quella di rimanere il più a lungo possibile nel dominio digitale, in cui la simulazione può fornire la maggior parte delle risposte, riservando il passaggio alla manifattura solo quando le certezze superano di gran lunga le aleatorietà. Autodesk offre applicazioni efficienti che aiutano a costruire e immettere sul mercato nuovi e innovativi prodotti in tempi sempre più brevi e con consapevolezze sempre più consistenti. La piattaforma PLM 360 di Autodesk comprende l’ingegneria, la gestione dei processi aziendali, la gestione dei programmi e dei progetti, l’introduzione dei nuovi prodotti, il controllo qualità e la conformità.
Gestire il ciclo di vita del prodotto direttamente nel cloud significa essere attivi e operativi fin da subito. PLM 360 è totalmente configurabile, permettendo di adattare la soluzione alle proprie abitudini e procedure. È facile da usare, anche grazie alla sua caratteristica di multipiattaforma: è navigabile ed esplorabile come un sito web e accessibile dal proprio desktop o da un dispositivo mobile.
Ogni volta che Autodesk PLM 360 viene lanciato, vengono presentate all’utente una serie di aree di lavoro o modelli predefiniti, adatti alla maggior parte dei processi, delle operazioni e dei workflow più diffusi.
APPUNTAMENTO A BOSTON
Il primo evento espressamente dedicato agli utenti del sistema PLM 360, denominato Accelerate 2014, si è svolto a settembre a Boston. La scelta della città non è stata casuale, come Autodesk ha sottolineato: proprio qui tre anni fa l’azienda annunciò ufficialmente l’ingresso nel settore PLM, dando una profonda svolta alla propria attività. Molti e sostanziosi sono stati gli sviluppi da allora. All’incontro hanno partecipato, oltre a rappresentanti della stampa tecnica, numerosi partner e clienti che hanno mostrato le esperienze più varie, alcune tradizionalmente riconducibili al Product Lifecylce Management, altre riguardanti applicazioni in aree non convenzionali e del tutto innovative.
È il caso di OYO Sports, un’azienda (con base proprio nella capitale del Massachusetts) che ha stupito la platea evidenziando come l’utilizzo di PLM 360 di Autodesk le consenta di ridurre il “time to market” fino a poche ore. L’azienda costruisce figure Lego-compatibili in plastica che riguardano famosi personaggi dello sport americano, ritratti in diversi momenti del campionato. Ogni giocatore viene riprodotto in numerose “versioni” in situazioni e abbigliamenti diversi spesso legati all’attualità. Questo significa che le figure relative a un’importante partita devono raggiungere il mercato dei collezionisti il più presto possibile: un “time-to-market” di ore, appunto, una bella sfida che la tecnologia informatica di Autodesk contribuisce ad affrontare e vincere.
VELOCI E FLESSIBILI
Electrical Components International, un fornitore di cablaggi industriali per ogni tipo di uso (dalle grandi industrie dell’automobile alla piccola azienda specializzata in arredo domestico), sfrutta PLM 360 per i classici processi come la gestione della distinta base o il controllo delle modifiche. Un altro esempio è stato quello di Quirky, azienda newyorkese di design industriale che invita gli “inventori” a mandare il loro progetto e li assiste poi nel processo di sviluppo e commercializzazione delle loro creazioni. La società ha evidenziato come l’utilizzo di PLM 360 le abbia consentito di guadagnare in flessibilità, avere maggiore controllo delle risorse, comunicare in modo più chiaro, rimanere meglio connessi con la propria rete di fornitori.
È apparso chiaro che tutti i testimoni intervenuti sono stati ben felici di passare al PLM 360 basato sul cloud, abbandonando i “vecchi” strumenti come l’elaboratore di testi, il foglio di calcolo e le altre applicazioni tipiche da desktop PC e normalmente slegate tra loro.
Società come Quirky rappresentano un punto di vista completamente nuovo nell’industria manifatturiera americana. Totalmente appoggiate su Internet e sulle più innovative tecnologie informatiche, queste nuove aziende mostrano come sviluppare i prodotti in un modo totalmente diverso da quello tradizionale. La loro richiesta è concentrata su nuovi strumenti di progettazione e produzione: partire da zero per ottenere un prodotto finito non è affatto semplice, per non dire di quando si vuole ampliare la gamma dell’offerta e i prodotti diventano tanti. Agilità, velocità, flessibilità: queste sono probabilmente le caratteristiche più importanti delle aziende che stanno utilizzando in questo momento PLM 360. Queste esigenze accomunano tutti gli utenti della piattaforma Autodesk, le grandi aziende manifatturiere come le nuove piccole “start up”.
La natura cloud-based di PLM 360 permette un accesso in qualunque momento e da qualsiasi luogo.
I DATI NELLA NUVOLA
E sembra essere solo l’inizio. Brian Roepke, Director di Autodesk per PLM e PDM, ha svelato alcune novità per le prossime versioni della piattaforma PLM 360, fino a ora concentrata nel trasferire i processi di business sulla nuvola lasciando però la gestione dei dati puramente meccanici (MCAD) alla soluzione Vault. Dalla prossima versione anche la gestione dei dati CAD andrà su cloud. Gli utenti potranno accedere a questa funzionalità mediante un classico browser come Windows Explorer, rendendo quasi “trasparente” la gestione dei dati che avverrà attraverso una familiare interfaccia web. In risposta a una delle obiezioni che molti sollevano contro il nuovo ambiente “cloud”, è stata annunciata la “Transfer Avoidance”, una rivoluzionaria tecnologia di trasferimento dati che promette di velocizzare in modo consistente il traffico, non semplicemente comprimendo i dati, ma “evitando” di trasmettere quelli già inviati. Grazie a un continuo esame ragionato del contenuto dei file in transito, Autodesk ha dichiarato che la banda necessaria potrà ridursi da 5 a 30 volte.
Per concludere, durante l’incontro di Boston è emerso chiaramente che i prodotti e i processi associati al loro sviluppo diventano ogni giorno più complessi e sofisticati, anche per le piccole aziende, con un notevole incremento delle competenze necessarie e delle persone coinvolte, spesso a livello globale. Occorre fronteggiare un’intricata combinazione di nuove sfide e vecchi problemi. PLM 360 è uno degli strumenti proposti in risposta a questi mutamenti.
Un vero e proprio “ecosistema cloud” sarà l’ambiente più adatto all’industria manifatturiera di un futuro molto vicino.