Missler Software è uno dei principali attori mondiali nello sviluppo di tecnologie CAD/CAM/PDM.
Missler Software (www.misslersoftware.it) si distingue da oltre 30 anni nello sviluppo di tecnologie informatiche in grado di soddisfare il processo produttivo, perfezionando un concetto CAD/CAM/PDM di tipo generico in una soluzione suddivisa in moduli totalmente integrati tra di loro (condividendo lo stesso database) per garantire all’utilizzatore un sistema il più possibile adeguato e verticalizzato al proprio settore: aerospaziale, trasporti, meccanica generale, macchine speciali, arredamento, medicale, energia, stampi, lamiera e infine educational.
“Negli ultimi anni, l’esigenza si è naturalmente evoluta. Non basta più informatizzare i processi, perché le richieste di ottimizzazione e tracciabilità hanno creato un nuovo collo di bottiglia nello scambio del dato: la soluzione si trova nel digitalizzare l’industria sin dalla fase di studio e sino alla realizzazione”, afferma Vivien Zanella, General Manager di Missler Software Italia.
UNA SOLUZIONE IBRIDA
TopSolid V7 (www.topsolid.it) è una soluzione CAD/CAM/PDM associativa e parametrica sviluppata sul motore Parasolid. Di ultima generazione (.net e C#), il software offre all’utilizzatore una soluzione CAD ibrida per la progettazione di parti (solidi, superfici, lamiera, impiantistica), assiemi con vincoli e meccanismi, esecutivi 2D con relative distinte basi e indicizzazioni su più livelli, il tutto in modalità associativa. Il PDM nativo controlla e automatizza l’interazione tra i vari utenti e il giusto workflow del prodotto (modifiche, revisioni, casi d’impiego, ricambistica). Inoltre TopSolid si distingue per le prestazioni dei suoi moduli integrati e verticalizzati. Per quanto riguarda le lavorazioni, è leader nella programmazione di macchine utensili (CAM): fresatura ½D, 3D 4/5 asse indexati e continui, tornitura multi assi/multi task e infine elettoerosione a filo.
TopSolid 7 è la nuova piattaforma riscritta da zero per ottimizzare anche i grandi flussi di dati. Per quanto riguarda le lavorazioni, TopSolid è leader nella programmazione di macchine utensili grazie al modulo TopSolid’CAM.
DI PARI PASSO
Missler Software è uno dei principali attori mondiali nello sviluppo di tecnologie CAD/CAM/PDM e investe circa il 30% del fatturato in R&D per offrire agli utilizzatori una soluzione informatica di ultima generazione, in grado di soddisfare le nuove esigenze con gli hardware più recenti del mercato. Per quanto riguarda il concetto di CAD/CAM, non c’è evoluzione possibile se queste due tecnologie sono dissociate, perciò l’evoluzione dell’una ha richiesto per la software house l’evoluzione dell’altra. La filosofia TopSolid ha integrato di pari passo anche il PDM in modalità nativa perché, indipendentemente dall’uso del CAD/CAM, il Product Data Management è uno strumento al quale non è più possibile rinunciare.
UN TASSELLO DELLA FABBRICA DIGITALE
Una postilla è a questo punto necessaria: il PDM è ancor più apprezzato nelle piccole aziende e il frutto del successo di Missler Software è stato adattare uno “strumentone” alle esigenze di chi usa il software anche saltuariamente o soltanto per fare percorsi utensili. Infatti il PDM è un tool che ha molti ruoli: dall’archiviazione, alla gestione delle modifiche, delle revisioni, delle comunicazioni. “In sintesi il PDM è un tassello primordiale nella ‘fabbrica digitale’, ma molto spesso spaventa perché la stessa parola terrorizza chi non ha una cultura informatica aziendale; il successo di TopSolid (+30% di installazioni nell’ultimo biennio) è stato proprio rendere questo strumento apprezzato anche dai novizi. In termini di CAD, l’evoluzione necessaria è quella di gestire sempre più informazioni geometriche su assiemi che sono diventati sempre più grossi e complessi con studi cinematici e dinamici”, spiega Zanella.
Un esempio della filosofia di progettazione di TopSolid.
VIRTUALIZZAZIONE COMPLETA DELLA LAVORAZIONE
Missler Software è tra le poche software house che hanno riscritto totalmente il software per rispondere a queste evoluzioni, mantenendo la parametrizzazione e l’associatività oppure la libertà di progettazione diretta senza vincolare lo studio dalla partenza. Le altre evoluzioni riguardano l’arricchimento di librerie e features che velocizzano la progettazione, l’importazione di dati 3D esterni sempre più facili da rendere nativi nel software di destinazione ma soprattutto la gestione dei dati tecnici per facilitare il lavoro in team, l’adeguamento di prodotti già progettati da riutilizzare per altre commesse.
La tecnologia CAM invece si spinge sempre più verso una virtualizzazione completa della lavorazione che non deve più accontentarsi di generare e simulare un percorso utensile, ma è in grado di fornire una gestione a 360° della fase produttiva: studio delle attrezzature, definizione degli utensili e degli ingombri reali, generazione di percorsi utensili sia di lavoro che di approccio/ritorno considerando il contesto reale della macchina utensile e del grezzo di lavorazione. “Oltre alla complessità delle nuove macchine sempre più ibride (multitasking), il CAM ora deve poter gestire il presetting e la tastatura, infine fornire automaticamente anche tutta la documentazione necessaria per soddisfare i criteri di qualità (schede tempi e cicli, schede utensili, schede preparazione magazzino utensile, schede piazzamento pezzo con staffaggio). Il concetto di ‘fabbrica digitale’ traspare nettamente da queste evoluzioni”, conclude Zanella.
La suddivisione dei documenti facilita la progettazione e la gestione delle vari fasi esecutive dello stampo.