Oscilloscopio registratore ad alta velocità HIOKI MR8875, distribuito da Asita.
Il fulcro attorno al quale si muove il mondo della mobilità elettrica pubblica è la colonnina di ricarica, che può essere di diverse tipologie. Le prove di collaudo post-produzione richiedono strumenti di misura adeguati: ci pensano HIOKI e Asita.
di Giuseppe Costa
La mobilità elettrica avrà nei prossimi anni una tendenza di crescita esponenziale, sebbene già oggi stia dettando le nuove regole nel campo dell’automotive e che al momento il dibattito si focalizza su tempi, modalità e luoghi di ricarica. Il fulcro attorno al quale si muove il mondo della mobilità elettrica pubblica è la colonnina di ricarica, che può essere di diverse tipologie. Nel caso dei sistemi di ricarica ultraveloce (fast) in corrente continua (c.c.), la potenza è condizionata da tre fattori: dalle prestazioni dell’infrastruttura di ricarica; dalle prestazioni delle batterie a bordo dei veicoli; dal tipo di connettore.
Display touch screen reversibile. L’MR8875 può essere utilizzato con i terminali di misura orientati verso l’alto o verso il basso; con un semplice click, il display asseconderà ogni scelta scelta ruotando di 180°.
SOTTO TEST LE COLONNINE DI RICARICA
In questo articolo, Asita ci guida a vedere come sottoporre a test le colonnine di ricarica rapida durante le prove di collaudo post-produzione: utilizzeremo strumenti di misura HIOKI, distribuiti dalla stessa Asita. In particolare, l’azienda ci aiuterà a comprendere come condurre la valutazione del processo di carica registrando, simultaneamente, la tensione di uscita, la corrente erogata e i segnali di controllo delle stazioni di ricarica rapida.
Innanzitutto, si procede direttamente con la misurazione fino a 1.000 V in c.c. (700 V in c.a.) utilizzando il modulo MR8905 in combinazione con il registratore oscilloscopio MR8875. La caratteristica peculiare di questo registratore è quella di poter acquisire segnali CAN bus e visualizzarne il tracciato a video esattamente come i segnali analogici acquisiti in modalità tradizionale. Possono essere visualizzati a display, contemporaneamente, segnali provenienti da CAN bus e da ingressi analogici. Data la notevole diffusione dello standard CAN bus, questo oscilloscopio registratore trova una molteplice varietà di impieghi. Le dimensioni estremamente compatte – è grande circa quanto un foglio A4 e spesso solo 8,5 cm – e l’elevata resistenza alle vibrazioni, ne fanno uno strumento utilizzabile anche in situazioni ostili, con veicoli in movimento o macchinari operativi.
Interfacce: LAN, USB, Slot per chiavi USB ed SD card.
Lo strumento è semplice da usare, grazie al display a colori SVGA TFT da 8,4” touchscreen. I 4 slot interni possono essere equipaggiati con cinque diverse tipologie di moduli di ingresso. Nella sua espansione massima lo strumento può raggiungere 16 canali analogici o, in alternativa, 60 canali da termocoppie. Notevole è la capacità di memoria: con campionamento a 100 ms possono essere memorizzati i tracciati relativi a 60 canali per 20 gg.
La sicurezza degli strumenti e dell’oggetto in prova è garantita dall’isolamento di tutti i canali di ingresso. Utilizzando l’unità MR8904 di controllo dei segnali CAN si possono selezionare liberamente specifici segnali dal CAN bus e convertirli in segnali analogici o logici.
Nel veicolo elettrico, è la centralina che identifica l’ottimale corrente di ricarica in base alle condizioni fisiche e chimiche della batteria, e che fornisce al caricabatterie rapido i comandi per erogare la corretta quantità di corrente continua. Poiché, man mano che il processo di ricarica avanza, diverse situazioni mutano piuttosto rapidamente, è fondamentale che la misura di tutti i segnali in gioco sia molto frequente e simultanea per ognuno di essi.
Lo strumento base nel sistema di misura distribuito da Asita è l’oscilloscopio con memoria MR8875, equipaggiato con le seguenti unità di ingresso: MR8905, un’unità analogica che permette la misura diretta di tensioni fino a 1.000 V c.c. e 700 V c.a. per la misura della tensione di uscita dalla colonnina; MR8901, un’unità analogica a cui abbinare il sensore amperometrico CT 6843-05 per la misura di corrente erogata, alimentato dal modulo di alimentazione CT9555; MR8904, un’unità di analisi dei segnali CAN. È necessario un sensore CAN bus in combinazione con l’MR8904 per poter misurare i segnali CAN bus, ad esempio l’SP7001; 9320-01, una sonda analogica per rilevare lo stato dei segnali digitali di controllo.
Questa configurazione è un esempio di come i prodotti HIOKI possano essere impiegati nella verifica delle colonnine a ricarica veloce durante le prove di collaudo post-produzione; ovviamente, ogni singolo componente – sensori e moduli di misura – può essere interscambiato, selezionando il modello più appropriato dal vasto catalogo HIOKI, per testare correnti più elevate o segnali di diversa natura.
Dal oltre 40 anni Asita è partner dell’azienda HIOKI E.E. Corporation, produttore giapponese di strumenti di misura, conosciuta a livello mondiale per l’accuratezza e la precisione dei propri prodotti. ©TECNeLaB
Moduli di ingresso modulari intercambiabili. Esempio di installazione del modulo di ingresso HIOKI MR8901.