Da sempre SKF gioca un ruolo importante nel contribuire alla riduzione dell’attrito nel mondo della meccanizzazione. Nell’immagine i cuscinetti radiali a sfere schermati SKF E2 che consentono di ridurre l’attrito di oltre il 30%.
Il panorama industriale di oggi si basa su una sempre maggiore integrazione tra macchine e strumenti digitali. Lo sottolinea Bernd Stephan, Senion Vice President Group Technology Development SKF. In previsione di un evento qual è Hannover Messe, Stephan ci indica quali possono essere le direttrici future di un Gruppo che fin dalla sua nascita ha creduto nell’innovazione come fonte di sviluppo.
di Bernd Stephan (*)
Oltre 100 anni fa, Sven Wingvist ha inventato il cuscinetto orientabile a sfere e fondato la SKF (www.skf.com). Da allora, abbiamo avuto un ruolo importante nel contribuire alla riduzione dell’attrito nel mondo della meccanizzazione e, come risultato, il nostro business è cresciuto rapidamente e globalmente, consentendoci di diventare leader di settore. Attualmente, siamo presenti in 130 paesi nel mondo, con un numero di dipendenti pari a 48.000 e un fatturato annuale di 6,7 miliardi di corone svedesi. Ciò può essere in parte attribuito al nostro orientamento all’innovazione: migliorare continuamente i nostri prodotti e servizi, responsabilizzare i nostri dipendenti e continuare ad accettare nuove sfide per spingerci sempre oltre i confini del possibile.
L’ASSET LIFE CYCLE MANAGEMENT
In tutti i segmenti di business in cui operiamo, assicuriamo valore mantenendo in funzione macchinari rotanti e attrezzature nell’arco dell’intera durata di esercizio prevista. Alla SKF ci impegniamo costantemente per ottimizzare prodotti e soluzioni, al fine di offrire maggiore valore ai nostri clienti e renderli più competitivi. Questo orientamento a sviluppare soluzioni complete e innovative ci aiuta ad aumentare l’affidabilità e ridurre i consumi energetici delle macchine, nonché a contenere i costi totali di possesso per i nostri clienti.
Tuttavia, insieme ai nostri clienti, dobbiamo concentrarci anche sull’Asset Life Cycle Management, la gestione del ciclo di vita degli asset, a partire dalla fase iniziale di progettazione fino al ricondizionamento e alla sostituzione finale. A livello globale di business consideriamo, quindi, altrettanto importante offrire assistenza ai nostri clienti dopo l’installazione e durante il funzionamento.
In effetti, proprio questo approccio orientato all’Asset Life Cycle Management ci ha consentito di essere rivoluzionari. Oltre 30 anni fa, ad esempio, abbiamo contribuito a fare la storia formulando il modello di calcolo della durata a fatica della sub-superficie dei cuscinetti, che, di conseguenza, è diventato lo standard ISO di settore. Ma siamo andati anche oltre. Nel tempo abbiamo maturato una più profonda comprensione delle cause alla base dei cedimenti dei cuscinetti e abbiamo applicato le conoscenze e l’esperienza tecnica acquisite per perfezionare ulteriormente questo importante modello. I risultati di questo sviluppo saranno presentati ad Hannover Messe 2015, la maggiore fiera mondiale per le tecnologie industriali, ma il nostro approccio al miglioramento continuo si percepisce in tutto ciò che facciamo.
“Alla SKF ci impegniamo costantemente per ottimizzare prodotti e soluzioni, al fine di offrire maggiore valore ai nostri clienti e renderli più competitivi”, sostiene Bernd Stephan, Senion Vice President Group Technology Development di SKF.
L’EVOLUZIONE CONTINUA
Le tecnologie continuano a evolversi a un ritmo sempre più rapido sia nel mondo dell’ingegnerizzazione che in altri settori, quindi è fondamentale che le società di progettazione, come la SKF, considerino le implicazioni che questo determinerà sui loro prodotti, servizi e modelli di business, nonché sui clienti a tutti i livelli: stabilimento, macchinari e forza lavoro.
Tutti i progetti di sviluppo di nuovi prodotti o servizi di SKF si basano su una serie di importanti fattori, tra cui la profonda esperienza acquisita nel corso di molti anni, una forza lavoro dedicata e formata in maniera efficiente che dispone di conoscenze strategiche e un obiettivo specifico di dove e come debba essere utilizzato un nuovo prodotto.
La cultura di lungimiranza che sosteniamo con orgoglio è fondamentale per mantenere la leadership di mercato. Ciò vale soprattutto per il settore della progettazione, in cui idee pionieristiche possono cambiare il volto di un intero mercato di prodotto. Riconoscere e anticipare le tendenze industriali consente di favorire il successo in ambito di sviluppo, al pari di ogni altra componente, ed è il motivo per cui abbiamo preparato questa relazione, che delinea la nostra vision per il futuro dei settori in cui operiamo.
Perché questa relazione dunque? Abbiamo attinto all’esperienza acquisita in molti anni per dipingere un quadro dettagliato di aree che riteniamo subiranno un’importante evoluzione nell’immediato futuro. Abbiamo anche unito le forze con una rosa attentamente selezionata di esperti del mondo accademico e di quello industriale, che hanno offerto il loro contributo specialistico attraverso una serie di articoli interessanti.
TRE LINEE DA SEGUIRE
Grazie a questa relazione, i lettori potranno sviluppare una maggiore conoscenza di tre principali aree di interesse, che prevediamo continueranno a crescere in importanza e influenzeranno sempre maggiormente le attività del settore. Questi temi comprendono: l’evoluzione delle fabbriche, il futuro della progettazione di macchine intelligenti e ciò che noi chiamiamo “the power of knowledge engineering”.
L’evoluzione delle fabbriche è un tema comune nel settore dell’ingegnerizzazione. Si inizia già a riconoscere, anche se su scala minima, l’influenza dei progressi tecnologici, come l’impiego di dispositivi intelligenti, sui processi di stabilimento. In questo capitolo, vengono trattate le fabbriche del futuro con orientamento specifico all’aspetto che avranno, alle attività che vi si svolgeranno e al modo in cui la tecnologia le renderà operative.
Oltre all’impiego di tecnologie intelligenti, il ruolo che assumerà l’“Internet delle Cose” (Internet of Things) rappresenta, potenzialmente, uno dei maggiori cambiamenti che si verificheranno nelle fabbriche dall’introduzione del controllo automatico dei macchinari. Questo è il motivo per cui nel secondo capitolo di questa relazione viene esaminato in maniera approfondita il futuro della progettazione di macchine intelligenti e l’influenza dell’“Internet delle Cose” e di approcci come quello di “Industry 4.0”.
Ultimo, ma non certo per ordine di importanza, il terzo capitolo considera l’impatto che il crescente ricorso all’IT, e ai dati generati attraverso il suo impiego, avrà sulle società di progettazione e la loro forza lavoro. Viene evidenziata anche la necessità di innovazione costante per stare al passo con un settore in continua evoluzione, attraverso un’analisi del modo per acquisire e offrire valore.
Creando un ambiente che incoraggia attivamente miglioramento e sviluppo, attraverso procedure di gestione e analisi specifiche, la SKF si consolida come leader di mercato in termini di innovazione. Alla SKF crediamo che, continuando a coltivare dinamismo industriale e orientamento allo sviluppo, sapremo mettere in moto il futuro e dare il via alla prossima rivoluzione industriale.
“Le tecnologie continuano a evolversi a un ritmo sempre più rapido ed è quindi fondamentale che le come SKF considerino le implicazioni che questo determinerà sui loro prodotti, servizi e modelli di business, nonché sui clienti a tutti i livelli: stabilimento, macchinari e forza lavoro”, sottolinea Bernd Stephan.
(*) Bernd Stephan è Senior Vice President di Group Technology Development alla SKF. Ha iniziato alla SKF nel 1994 e ha maturato quasi quindici anni di esperienza in ambito di gestione di unità di business nelle aree Industrial e Automotive di SKF e, più recentemente, ha ricoperto la carica di Director dell’unità Energie Rinnovabili del Gruppo. Bernd è esperto in progettazione e processi di prodotto e produzione e ha conseguito una laurea in Ingegneria meccanica presso l’Università di Essen.