Lo scorso dicembre, a Milano, presso l’Auditorium Gio Ponti di Assolombarda è stato presentato il progetto “Cluster Fabbrica Intelligente” ai circa 300 partecipanti della 1a Assemblea Generale del Cluster intervenuti ai lavori della giornata.
La competitività del manifatturiero, pilastro fondamentale dell’economia italiana che crea benessere e occupazione, deve essere costantemente rafforzata attraverso la promozione continua di attività di ricerca e innovazione, per garantire nel tempo performance eccellenti nei settori strategici del Made in Italy e nei settori industriali del futuro. In questo scenario evolutivo si inserisce il Cluster Fabbrica Intelligente.
di Riccardo Oldani
Impianti in grado di cambiare il tipo di produzione in ogni momento senza dover riprogrammare la linea. Oppure fabbriche dove la posizione degli operai è monitorata ogni momento, per evitare pericoli, grazie a tute intelligenti. Oppure, ancora, celle robotizzate dove gli operai possono entrare senza rischi; sistemi di prototipazione rapida; soluzioni “smart”, cioè sempre connesse alla rete, per la manutenzione, il monitoraggio, la pianificazione della produzione. Sono tutte idee già in fase di sviluppo all’interno del Cluster Fabbrica Intelligente (www.fabbricaintelligente.it), una complessa iniziativa, presentata ufficialmente lo scorso dicembre a Milano, ma già attiva da inizio 2014, che vede coinvolti oltre 300 tra grandi e piccole medie imprese, università e centri di ricerca, associazioni ed enti, tutti italiani. È uno degli 8 Cluster tecnologici nazionali già attivi dei 12 previsti dal progetto avviato nel 2012 dal MIUR, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, e giunto finalmente all’operatività.
QUATTRO GRANDI PROGETTI
Il Cluster Fabbrica Intelligente è un veicolo di idee, un’associazione in cui i membri possono confrontarsi, sviluppare proposte per il miglioramento del nostro settore manifatturiero, ma anche fare massa critica per indirizzare le politiche locali, nazionali ed europee per il finanziamento della ricerca. Non è certo la prima struttura nata per aiutare le nostre imprese a “fare sistema”, ma le premesse paiono interessanti. Ha sostenuto l’allora presidente Tullio Tolio, direttore anche dell’ITIA, l’Istituto di tecnologie industriali e automazione del CNR (www.itia.cnr.it): “Il Cluster è nato sotto i migliori auspici. La sua funzione è quella di riunire sotto un unico cappello i protagonisti di tutto il manifatturiero italiano, il secondo in Europa dopo quello tedesco per PIL prodotto e il sesto al mondo per valore aggiunto, con un fatturato superiore a 900 milioni di euro. Appena nato ha avviato quattro importanti progetti di ricerca, finanziati complessivamente per 43 milioni di euro, in parte pubblici e in parte da privati”.
I progetti riguardano quattro temi ritenuti strategici per il futuro della nostra industria: i sistemi produttivi per la produzione personalizzata, basati su tecnologie di stampa 3D o manifattura additiva, per realizzare prodotti sempre più tailor made; le strategie, i metodi e gli strumenti per la sostenibilità industriale, incentrati su valori di tutela ambientale, vantaggio economico e accettabilità sociale delle produzioni; i sistemi per la valorizzazione delle persone nelle fabbriche, fondati sul concetto di “talent driven innovation”, cioè di innovazione spinta dalle risorse umane e, infine, sistemi di produzione ad alta efficienza.
“Fabbrica Intelligente” è uno degli 8 Cluster tecnologici nazionali già attivi del progetto avviato dal MIUR nel 2012. Nella foto il professor Tullio Tolio in un momento della sua relazione “Visioni future e roadmapping”.
RACCOLTA DI IDEE
“Si tratta di quattro progetti”, ha spiegato Tolio, “che abbiamo individuato con un approccio bottom-up, cioè sollecitando i membri a sottoporci le loro istanze o richieste attraverso schede, che poi abbiamo organizzato e raggruppato per grandi temi e sintetizzato in proposte concrete. Questo metodo di raccolta ed elaborazione delle idee provenienti dalla reale base produttiva rappresenta una vera e propria novità a livello europeo ed è aperto a tutti i nostri soci anche attraverso il sito www.fabbricaintelligente.it”. Il lavoro è già partito, grazie al finanziamento delle aziende e degli enti partecipanti, in attesa dell’imminente erogazione dei fondi ministeriali prevista dal meccanismo dei Cluster e già formalmente richiesta.
PERCHÉ ADERIRE
Ma qual è il vantaggio per un’impresa che intenda associarsi, pagando la quota annua di 100 euro? Secondo Giuseppe Fogliazza, manager di MCM, azienda piacentina che produce macchinari a elevata tecnologia per la lavorazione dei metalli, e che nel Cluster si occupa dei rapporti con le PMI: “il vantaggio risiede soprattutto nella possibilità di godere dei risultati della ricerca sviluppata con i nostri progetti e nel dar vita a una lobby in grado di avere un maggior peso specifico nei confronti degli interlocutori istituzionali, locali ed europei, cioè di chi definisce le future linee di sviluppo della ricerca applicata”.
Il Cluster ha presentato al MIUR una sua roadmap, un percorso per lo sviluppo di una fabbrica intelligente “all’italiana”, mirata sulla qualità e personalizzazione del prodotto, e pensata per diventare, in un futuro prossimo, un vero e proprio standard a cui ogni impresa della Penisola possa aderire e conformarsi. I suoi contenuti si conformano al progetto europeo Horizon 2020, che fissa gli obiettivi per la ricerca e l’innovazione in Europa nei prossimi sei anni. Se andrà a regime, anche con altri grandi progetti già previsti, potrebbe rappresentare il più importante strumento di progetto e sviluppo della fabbrica italiana del domani.
Il professor Tullio Tolio, a sinistra, e il dottor Gianluigi Viscardi, succedutogli a febbraio alla presidenza del Cluster Fabbrica Intelligente, in un momento della presentazione del Cluster.
I CLUSTER TECNOLOGICI NAZIONALI
Pensati dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per dare un indirizzo comune ai finanziamenti per la ricerca, in linea anche con il programma quadro europeo Horizon 2020, i Cluster tecnologici nazionali coprono settori strategici per il futuro dell’Italia. Gli otto Cluster già attivati, per 30 grandi progetti di ricerca, si sono visti assegnare, nell’ottobre 2013, 256 milioni di finanziamenti ministeriali, cui si dovranno aggiungere quelli privati. Ancora oggi, però, nonostante i progetti di ricerca siano partiti, i fondi pubblici non sono stati erogati (ndr: nel momento in cui viene scritto l’articolo). Dovrebbero esserlo nei primi mesi del 2015. Questi i “titoli” degli otto Cluster tecnologici già attivi: Fabbrica Intelligente, Chimica verde, Scienze della vita, Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina, Agrifood, Aerospazio, Tecnologie per le smart communities, Tecnologie per gli ambienti di vita. Gli altri quattro Cluster che devono ancora essere avviati sono invece quello dell’energia, del Made in Italy, della crescita blu (attività legate al mare) e del patrimonio culturale.
NUOVA PRESIDENZA PER IL CLUSTER
Per concludere ricordiamo recente la nomina di Gianluigi Viscardi, vicepresidente Piccola Industria di Confindustria e CEO di Cosberg S.p.A. alla presidenza del CFI, Cluster Fabbrica Intelligente. Viscradi succede al professor Tullio Tolio, direttore di ITIA-CNR, primo presidente del Cluster. La recente nomina, avvenuta durante l’ultima riunione dello scorso febbraio dell’OCG, Organo di Coordinamento e Gestione del Cluster, rappresenta un importante segnale di continuità nell’azione strategica del CFI il cui obiettivo è quello di consolidare e incrementare i vantaggi competitivi nazionali e, al contempo, di indirizzare la trasformazione del settore manifatturiero italiano, in linea con le agende strategiche dell’Unione Europea per la ricerca industriale e l’innovazione tecnologica.
Parallelamente alla nomina del nuovo presidente, l’OCG, Organo di Coordinamento e Gestione del Cluster, ha costituito il CTS, Comitato Tecnico-Scientifico, a sottolineare una volta di più la volontà di proseguire con lo sviluppo di una visione strategica in continua evoluzione che si avvalga delle visioni del mondo delle aziende delle università e degli enti di ricerca e sappia coniugare le linee europee e internazionali con quelle nazionali e regionali. La presidenza del nuovo Comitato Tecnico-Scientifico è stata assegnata a Tullio Tolio, insieme al quale opereranno Sauro Longhi, rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Marco Taisch del Politecnico di Milano, Giuseppe Fogliazza di MCM e Giuseppe Lucisano di SCM Group. Il Cluster Fabbrica Intelligente è, dunque, più che mai attivo e impegnato nell’ambizioso compito di dare nuovo impulso alla manifattura italiana.
Il professor Tullio Tolio mentre si accinge a consegnare il documento di Roadmap del CFI ai rappresentanti del MIUR e del MISE intervenuti all’Assemblea Generale di presentazione del Cluster Fabbrica Intelligente.