Oltre 700 visitatori hanno animato la recente open house del Gruppo Celada che ha posto in evidenza le scelte tecnologiche del futuro.
Gruppo Celada ha posto in evidenza le scelte tecnologiche del futuro, soluzioni che anticipano le esigenze dei clienti. Oltre 700 visitatori hanno affollato il Centro Dimostrazione e Formazione in via degli Orsi e dei Boschi 7, a Cologno Monzese, in provincia di Milano, per vedere da vicino le recenti novità proposte in anteprima alla EMO di Hannover.
di Leo Castelli
Il 20, 21 e 22 ottobre scorsi, presso il Centro Dimostrazione e Formazione Celada, in via degli Orsi e dei Boschi 7, a Cologno Monzese, in provincia di Milano, l’alta tecnologia è salita ancora una volta sul palcoscenico, dopo la sua recente rappresentazione offerta alla EMO di Hannover. L’occasione è risultata particolarmente “ghiotta” per chi la EMO non ha potuto visitarla, gustando in anteprima le novità del Gruppo Celada, riconosciuto come un fornitore ideale di marchi tra i più noti a livello internazionale. Nell’open house “italiana”, delle oltre 54 macchine esposte ad Hannover, una vera e propria “fiera della tecnologia” all’interno della EMO, Celada ha riproposto uno “spaccato” delle soluzioni esposte, mostrando una selezione accurata di torni, centri di lavoro, rettificatrici, macchine per elettroerosione a filo e a tuffo.
Il successo dell’evento è ben racchiuso nel numero delle visite qualificate della “tre giorni tecnologica”: oltre 700 operatori – non poca cosa di questi tempi – hanno voluto vedere da vicino le novità Celada, tra cui spiccavano il tornio a fantina mobile Star SW20, l’affilatrice Anca Fastgrind, la soluzione per elettroerosione a filo Sodick AQ1200, il tornio orizzontale Okuma LT2000, il centro di lavoro verticale Okuma MP46, il centro di lavoro verticale a 5 assi Okuma Millac 33T, il tornio orizzontale Okuma Genos, il tornio orizzontale Hardinge T51, la rettificatrice tangenziale con motori lineari e doppia testa Okamoto UPZ210Li e la microforatrice CMH.
NON SOLO MACCHINE
Ad affiancarli nella visita il team di specialisti tecnici della Divisione Engineering & Solutions e lo staff di Assistenza Tecnica Celada che hanno illustrato a clienti e potenziali acquirenti i “segreti” e le prerogative delle macchine esposte.
Non vanno infatti trascurati, accanto alle perfomance puramente tecnologiche delle macchine, i punti di forza del Gruppo Celada, ben evidenziati da Mauro Casè, Direttore Vendite Italia, che ci ha accompagnati nella visita all’open house: “La nostra offerta è sicuramente tra le più ampie e variegate al mondo, con una serie di soluzioni indicate per ogni tipologia d’utenza. Non solo, è valorizzata da una gamma completa di “Service” pensata appositamente per i clienti, che prevede contratti di manutenzione preventiva, ore di lavoro prepagate, vendita di prodotti consumabili, soluzioni di retrofit. Nel “pacchetto” di offerte Celada figura anche una linea di macchine completamente ricondizionate secondo le specifiche costruttive e di tolleranza richieste. Infine, il team di specialisti tecnici della Divisione Engineering & Solutions è sempre a disposizione dei clienti per affronta insieme i problemi più complessi che non trovano soluzione nei prodotti standard disponibili sul mercato”.
Il successo dell’evento “italiano” ha poi trovato un’ulteriore conferma nell’open house del 9, 10 e 11 novembre, a Zagabria, dove è stata inaugurata la nuova filiale croata.
Il tornio a fantina mobile Star SW20.
SOLUZIONI IN PRIMO PIANO
Osserviamo ora le macchine e scopriamone i dati principali. Partiamo dal nuovissimo centro di tornitura SW20, un’ulteriore conferma del livello di qualità e affidabilità raggiunte da Star, soprattutto nel settore della tornitura multitasking. Con una capacità macchina di 20 mm, SW20 è la soluzione ideale per l’esecuzione di operazioni bilanciate di tornitura, fresatura e foratura su entrambi i lati barra, rendendo questa macchina particolarmente adatta alla lavorazione di componenti sottili che altrimenti potrebbero facilmente flettersi. Il controllo Fanuc 31i, modello B5, consente di raggiungere velocità elevate e la precisione massima nelle lavorazioni simultanee fino a 5 assi. Il magazzino utensili, a 8 stazioni, installato sul lato posteriore, con un movimento verticale in Y, lavora congiuntamente al contro mandrino, mentre i movimenti in X e Z consentono di eseguire lavorazioni complesse con estrema facilità.
Decisamente interessanti i dati tecnici dell’affilatrice Anca Fastgrind con un diametro massime dell’utensile di 220 mm e un peso massimo dello stesso di 20 kg. La potenza al mandrino è di 3,7 kW per un regime di rotazione al mandrino di 10.000 giri/min. Il diametro della mola è di 202 mm. L’attacco naso mandrino è HSK 40F. Sono proposti due pacchi mole, ognuno con disponibilità fino a quattro mole.
A sinistra la soluzione per elettroerosione a filo Sodick AQ1200 e a destra il centro di lavoro verticale a 5 assi Okuma Millac 33T.
L’uso intelligente di tecnologie che consentono il risparmio energetico caratterizza, invece, tutte le nuove macchine del costruttore giapponese Sodick, in particolare la serie AP e AQ. Rispetto alla concorrenza, la nuova gamma è in grado di ridurre notevolmente il consumo energetico medio, grazie al riciclo degli impulsi non utilizzati nel processo di scarica. L’Energy Saving Circuit è una delle applicazioni più importanti di questa serie di macchine e, in generale, della tecnologia Sodick, il cui lavoro è una continua sfida alle proprie capacità per guadagnare sempre maggiore spazio in nuovi settori tecnologici. Grazie all’utilizzo dei motori lineari, anche la nuova AQ1200L sfrutta tutti i vantaggi di questa collaudata tecnologia “Made in Sodick”: velocità e accelerazione, assenza di giochi meccanici. La soluzione per elettroerosione a filo Sodick AQ1200, in particolare, ha una vasca di dimensioni 1.824 x 1.400 mm. Il carico massimo ammesso è di 4.000 kg. Le corse in X, Y e Z sono, rispettivamente di 1.200, 800 e 400 mm, mentre per gli assi U e V sono di 1.220 x 820 mm.
Proseguendo nell’esanima delle macchine proposte, come non menzionare i dati del tornio orizzontale Okuma LT2000: distanza tra i nasi mandrino di 900 mm, diametro massimo in rotazione di 210 mm, 6.000 giri/min, potenza mandrino di 11-7,5 kW e passaggio barra di 62 mm, e quelli del tornio orizzontale Okuma Genos L300: massima lunghezza tornibile di 450 mm, massimo diametro tornibile di 300 mm, massima velocità del mandrino di 3.000 mm, potenza la mandrino di 7,5 kW e numero di utensili per torretta multitasking V12.
Sempre nel campo della tornitura, una evidenza va posta al tornio orizzontale Hardinge T51 che opera su lunghezza massima di 448 mm, con corsa in X di 199 mm e in Y di +57,15-25,4 mm. La corsa in Z è di 638 mm. Il passaggio barra è di 51 mm. Il regime di rotazione del mandrino prevede 6.000 giri/min. L’attacco naso mandrino è A2-6.
PROPOSTE INFINITE
Nella carrellata di soluzioni proposte da Celada non potevamo non figurare i centri di lavoro e, tra questi, in prima fila ecco i centri di lavori verticali Okuma MP46 e quelli sempre verticale, a 5 assi, Okuma Millac 33T. I primi sono caratterizzati da una dimensione della tavola di 760 x 460 mm, con una potenza al mandrino di 15-11 kW per un regime di rotazione di 20.000 giri/min. Con corse in X, Y e Z rispettivamente di 660, 460 e 360 mm hanno un attacco al mandrino BT40. Le macchine Millac 33T. estremamente compatte, presentano un diametro massimo del pezzo di 200 mm per una lunghezza di 100 mm. Il peso ammesso è di 40 kg. La potenza al mandrino di 8,4-4,2 kW consente un regime rotazionale di 10-3.000 giri/min. Con corse in X, Y e Z rispettivamente di 310, 450 e 350 mm hanno un attacco mandrino BT 40 e una disponibilità di 16 utensili.
Nel settore delle rettificatrici una citazione va alla rettificatrice tangenziale con motori lineari e doppia testa Okamoto UPZ210Li e alla nuova serie per piani Okamoto ACC CH iQ che ricalcano la filosofia Okamoto, accentuando il concetto di macchine estremamente rigide e precise con soluzioni meccaniche che consentono alla casa costruttrice di garantire qualità ottimale e durata nel tempo. In particolare, la serie CH iQ soddisfa le esigenze di elevata precisione necessaria per la lavorazione degli stampi progressivi utilizzati per componenti di motori elettrici o elettronici, offrendo anche l’alta efficienza indispensabile per l’industria di costruzione delle piastre porta stampo.
A chiusura – ma la serie di soluzioni Celada proposta è davvero infinita – alcuni dati sulla microforatrice CMH con tavola di lavoro da 515 x 390 mm, corse degli assi X e Y di 400 x 300 mm, corsa dell’asse Z di 350 mm, dimensioni massime del pezzo di 1.170 x 800 mm, corsa di foratura di 350 mm e capacità del serbatoio di 100 l.
Il Centro Dimostrazione e Formazione Celada, in via degli Orsi e dei Boschi 7, a Cologno Monzese, in provincia di Milano.