Clemens Blum, Executive Vice President Industry di Schneider Electric.
Specialista globale nella gestione dell’energia e dell’automazione, per Schneider Electric l’Internet of Things in ambito industriale non è una rivoluzione, bensì un’evoluzione iniziata negli anni Novanta e cresciuta grazie a una attenta strategia incentrata sugli investimenti in Ricerca & Sviluppo e sulle acquisizioni. Oggi l’azienda è “pronta per il futuro”.
di Elisa Maranzana
“Consideriamo l’Internet of Things in ambito industriale come un’evoluzione, non una rivoluzione”. Con queste parole Clemens Blum, Executive Vice President Industry di Schneider Electric (www.schneider-electric.com/site/home/index.cfm/it/), ha aperto la conferenza stampa di Norimberga del 24 novembre scorso svoltasi in concomitanza con SPS IPC Drives 2015 (www.mesago.de/en/sps) e dedicata al ruolo dell’azienda – specialista globale nella gestione dell’energia e dell’automazione – nell’ambito dei programmi di Industry 4.0. Un ruolo iniziato alla fine degli anni Novanta, quando Schneider già iniziava ad orientarsi verso gli scenari, le tecnologie e le logiche operative e di processo che caratterizzano il fenomeno attuale. E lo faceva non solo investendo in ricerca e sviluppo, ma anche attraverso una strategia di acquisizioni con questo specifico obiettivo.
Massimo Merli, Vice Presidente della Business Unit Industry di Schneider Electric.
EVOLUZIONE CONTINUA
Evoluzione, quindi. Passo dopo passo, investimento dopo investimento e partnership dopo partnership. Alle parole di Clemens Blum fanno eco quelle di Massimo Merli, Vice Presidente della Business Unit Industry di Schneider Electric, che sottolinea come – nonostante a Norimberga si stesse parlando di Industry 4.0 (tema portante, fra l’altro, dell’edizione 2015 di SPS) – per Schneider Electric il discorso sia molto più ampio. “È vero – spiega – che siamo stati precursori da un punto di vista tecnologico di soluzioni in ambito di automazione, ma tutto ciò rientra in un contesto molto più vasto, che si basa e abbraccia la visione che Schneider ha del mondo dell’automazione industriale, della distribuzione elettrica, delle infrastrutture IT e di come poi tutti questi contesti devono essere interconnessi”.
EFFICIENZA ENERGETICA
Da sempre Schneider Electric si è focalizzata su tutti gli aspetti tecnologici legati all’efficienza energetica e operativa, efficienza che – non a caso – è una delle basi imprescindibili anche dell’IoT. Questo concetto si sviluppa, oltre che in ambito di automazione, anche nel campo dello smart building e della gestione dell’energia. A ciò si aggiunge un altro aspetto estremamente importante, legato all’efficienza in ambito IT. Ed è proprio in quest’ultimo campo che, recentemente, Schneider Electric ha fatto immensi passi avanti. “IT inteso come soluzioni software in grado di memorizzare un’elevata quantità di dati (big data) – aggiunge Merli – ma anche di analizzarli in modo efficace affinché diano informazioni critiche e in tempo reale a chi deve prendere decisioni (data analitycs). E ancora: soluzioni per la gestione efficiente della produzione, oltre che per una connessione intelligente fra IT e IoT”.
IoT E IL MERCATO ITALIANO
Ma quanto queste nuove tecnologie impatteranno sul mercato italiano? La risposta arriva da Marco Svara, Vice Presidente Strategy, Influence & Company Development Program di Schneider Electric Italia, che si augura un forte impatto in tempi rapidi soprattutto per quanto riguarda i comparti del food&beverage e della costruzione di macchine, con i quali Schneider sta già iniziando a ragionare su questi temi. “Dovremo riuscire ad essere leader in questo ambito – aggiunge Svara – altrimenti ci troveremo nella condizione di seguire gli standard imposti da altri e quindi a rincorrerli. Oggi la smart manufacturing nelle sue varie accezioni è un fattore differenziale che porta un vantaggio competitivo e pertanto è un qualcosa che si può vendere; domani sarà un requisito base”.
Marco Svara, Vice Presidente Strategy, Influence & Company Development Program di Schneider Electric Italia.