Tra i grandi colossi del settore farmaceutico troviamo Bayer, presente in Italia da oltre 120 anni.
Lo stabilimento Bayer di Garbagnate Milanese nel 2018 è stato nominato dal World Economic Forum una delle 9 realtà industriali più avanzate del mondo. E questo grazie anche all’importante politica di investimenti tecnologici.
di Elisa Maranzana
Difficilmente aprendo una scatola di Aspirina ci si sofferma a pensare a qualcosa che non sia il mero effetto antinfiammatorio, analgesico e antipiretico. Eppure, dietro alla produzione dei farmaci - dalla comune Aspirina a soluzioni magari meno conosciute, ma altrettanto fondamentali per la salute - si nasconde un’industria incredibilmente complessa, che richiede la collaborazione di scienziati, ingegneri e tecnici altamente qualificati, in grado di operare in modo sicuro e nel pieno rispetto dei complicati iter normativi.
La mera produzione di farmaci è costituita da numerose fasi, dalla ricerca e sviluppo di nuovi composti fino alla fabbricazione su larga scala e alla distribuzione a livello globale. Un processo molto strutturato che non può prescindere da una conoscenza approfondita delle complesse e rigide dinamiche che regolano questo comparto.
Tra i grandi colossi del settore farmaceutico troviamo anche Bayer, presente in Italia da oltre 120 anni, che conta un giro d’affari di 1,06 miliardi di euro, circa 1.650 dipendenti (dati 2021) e un sito produttivo sul territorio nazionale con un impianto di assoluta avanguardia.
Lo stabilimento produttivo destinato all'area salute - e specializzato nella produzione e confezionamento di farmaci in forma solida, compresse e microcapsule distribuite sia in Italia che all'estero - si trova a Garbagnate Milanese, alle porte di Milano, ed è stato recentemente nominato dal World Economic Forum una delle nove realtà industriali più avanzate del mondo, grazie alla importante politica di investimenti intrapresa negli ultimi anni a conferma dell’impegno dell’azienda a favore di qualità, sicurezza e salvaguardia ambientale.
Lo stabilimento produttivo destinato all’area salute si trova a Garbagnate Milanese, alle porte di Milano.
INVESTIMENTI IMPORTANTI
Costruito nel 1946 e collocato all’interno del Parco delle Groane di Garbagnate Milanese, lo stabilimento oggi impiega oltre 350 persone, responsabili ogni anno della produzione tra 11 e 13 miliardi di compresse destinate sia al mercato italiano che a quello estero (cinese in primis). Un risultato importante quello raggiunto a livello produttivo, soprattutto se pensiamo che solo una decina di anni fa le compresse fabbricate erano meno della metà.
“Il sito di Garbagnate si conferma centrale nella strategia di Bayer a livello mondiale”, ci ha confermato anche Mehmet Cimit, CEO di Bayer HealthCare Manufacturing. “Questo spiega gli oltre 37 milioni di euro investiti con il progetto GMP Upgrade (Good Manufacturing Practices, ndr) per gli ampliamenti strutturali nel triennio 2020-2023. Si tratta di un piano molto ampio di interventi, del valore di 100 milioni di euro in 10 anni, volti a incrementare la capacità produttiva dello stabilimento”.
Il sito di Garbagnate viene considerato un progetto pilota di fabbrica del futuro (detto Digital Plant 4.0) per l’intero gruppo Bayer. Elaborato con la collaborazione della multinazionale di consulenza strategica McKinsey, questo progetto si concretizza in tre ambiti applicativi: il primo a supporto dei laboratori del controllo qualità; il secondo rivolto all’ottimizzazione della produzione, delle risorse e della qualità; e il terzo incentrato sull’ottenimento di una migliore efficienza e qualità dei processi grazie anche all’impiego della realtà aumentata.
Lo stabilimento oggi impiega circa 350 persone, responsabili ogni anno della produzione tra 11 e 13 miliardi di compresse destinate sia al mercato italiano che a quello estero.
MIGLIORARE L’EFFICIENZA PRODUTTIVA
Come industria farmaceutica, Bayer può da sempre contare su uno stabilimento dotato di tecnologie all’avanguardia destinate alla produzione dei farmaci. Obiettivo primario del progetto Digital Plant 4.0 è però quello di andare a migliorare ulteriormente l’efficienza produttiva, attraverso la razionalizzazione del lavoro, nonché l’ottimizzazione di risorse e processi.
Se già da tempo, infatti, nello stabilimento di Garbagnate erano in uso diverse soluzioni per la raccolta dei dati, oggi - grazie all’evoluzione in chiave 4.0 - ogni decisione avviene sulla base di analisi predittive formulate su algoritmi, elaborati e tradotti in valore in tempo reale. Grazie quindi all’implementazione di nuovi sistemi - come ERP e MES - è oggi possibile correlare fra loro i dati raccolti, al fine di trarne informazioni utili che possano poi essere tradotte in azioni concrete volte a creare valore.
Ne è un esempio la linea di confezionamento che viene monitorata per raccogliere informazioni sullo stato di funzionamento o di fermo dell’impianto, utili per definire interventi migliorativi.
Ma non solo. Tecnologie come la realtà aumentata sono oggi un grande aiuto per gli addetti ai lavori che, grazie all’ausilio di dispositivi come tablet e palmari, sono in grado di visualizzare in loco e in tempo reale le operazioni da eseguire e le tempistiche di intervento.
Mehmet Cimit, CEO di Bayer HealthCare Manufacturing: “Il sito di Garbagnate si conferma centrale nella strategia di Bayer a livello mondiale”.
ALL’INSEGNA DELLA SOSTENIBILITÀ
Le azioni intraprese da Bayer nell’ultimo triennio attraverso il progetto GMP Upgrade hanno inoltre portato a una maggiore efficienza e a un minor impatto ambientale, permettendo nelle aree oggetto del progetto di raggiungere un bilancio complessivo di neutralità energetica.
“In tema di sostenibilità”, ci ha infatti confermato anche Mehmet Cimit, “Bayer ha dato il via a una politica ambientale in cui è prioritaria l’adozione di tecnologie e processi in grado di offrire le migliori prestazioni ambientali. Un esempio concreto è il bilancio complessivo di neutralità energetica raggiunto con il progetto GMP Upgrade: il 50% dei consumi in più - dovuto alla volumetria aggiuntiva e ai maggiori standard degli impianti - sono stati completamente compensati dall’adozione delle migliori tecnologie disponibili sul mercato in termini di efficienza energetica”. ©ÈUREKA!
Taglio del nastro a Garbagnate per festeggiare la conclusione del progetto GMP Upgrade: a sinistra Monica Poggio CEO Bayer Italia e a destra in primo piano Mehmet Cimit CEO Bayer HealthCare Manufacturing.