Il centro di fresatura Sachman TRT314 HS è dotato di configurazione a T, che garantisce le massime prestazioni indipendentemente dalla posizione della testa.
Il centro di fresatura Jobs Sachman TRT314 HS, con testa Kosmo3, è stato ideale per raggiungere gli obiettivi stabiliti da Promove.
di Andrea Pagani
Ogni settore applicativo ha le proprie criticità. Quello legato alla demolizione, ad esempio, richiede attrezzature robuste, affidabili, performanti e supportate da servizi efficienti e sempre più evoluti. Una “fotografia” nella quale Promove si rispecchia pienamente: realtà fondata nel 1989, si occupa della costruzione di martelli demolitori, pinze e cesoie idrauliche, pinze selezionatrici e altre soluzioni per la demolizione.
La qualità delle proprie attrezzature e dei servizi annessi è apprezzata sul territorio italiano così come in Europa e nel resto del mondo, tanto da aver portato l’azienda a un considerevole sviluppo negli ultimi anni. A partire dal 2020, infatti, il fatturato è cresciuto in doppia cifra: buona parte del merito va alle titolari Rachele Capurso, presidente, e Paola Capurso, amministratore delegato, che hanno investito in risorse umane e tecnologiche utili per sostenere questo trend.
Per le macchine utensili e altri sistemi produttivi, ad esempio, dal 2020 a oggi il Gruppo Promove ha impegnato circa 3 milioni di euro. Nell’ambito di questo sforzo economico si colloca il centro di fresatura a montante mobile in configurazione a T Jobs Sachman TRT314 HS.
Pinza multi-processing realizzata da Promove.
STRUMENTI AVANZATI
Pur essendo un player relativamente piccolo nel mondo delle attrezzature per demolizione, Promove offre soluzioni molto apprezzate sul mercato. A partire dalla validità dei sistemi proposti fino alla qualità dei materiali, senza dimenticare l’ampio magazzino ricambi, capace di consegnare in 24 ore in Italia o in 48 ore in tutto il mondo.
Interessante la possibilità di dotare le attrezzature di dispositivi connessi, in grado di tracciarne l’uso e di segnalare anche da remoto la necessità di eseguire la relativa manutenzione o di ordinare nuovi ricambi.
“Negli ultimi tre anni il Gruppo Promove ha ampliato il proprio parco macchine utensili con diversi modelli a controllo numerico di ultima generazione”, spiega Fabio Minafra, responsabile di produzione di Promove. “Gli obiettivi erano molteplici: massimizzare la precisione sui singoli componenti, incrementare l’efficienza in officina e semplificare la gestione dei cicli produttivi. Il centro di fresatura Sachman TRT314 HS va esattamente in questa direzione ed è stato scelto sia per le sue caratteristiche tecniche e dimensionali, sia per alcune peculiarità che lo rendono particolarmente adatto a soddisfare le nostre necessità”.
Lavorazione di un’attrezzatura da demolizione sulla Jobs Sachman TRT314 HS.
LE QUALITÀ DELLA SACHMAN TRT314 HS
La configurazione a T della Sachman TRT314 HS prevede che il movimento trasversale venga effettuato dalla colonna e non dallo slittone: ciò comporta una maggiore precisione e stabilità nel tempo legata all’assenza dei dispositivi di compensazione che in genere accompagnano macchine con slittone. Inoltre, la distanza tra la testa e la colonna non cambia al variare delle corse degli assi; quindi, le condizioni di lavoro risultano costanti e facilmente gestibili.
Questo, insieme alla costruzione completamente in ghisa di tutti i principali componenti della macchina (basamento X, basamento Y, tavola, colonna, testa e relativo supporto), assicura uno smorzamento ottimale delle vibrazioni con superiore finitura superficiale e maggiore vita utile degli utensili.
Il magazzino da 40 posti permette inoltre di attrezzare la macchina per svolgere praticamente tutte le lavorazioni cui è destinata: passando da un ciclo di lavoro al successivo non sono dunque richiesti ulteriori interventi, riducendo al minimo i tempi morti.
Trattandosi di una macchina pensata per l’alta produttività, il volume di truciolo che è in grado di generare è imponente. Per questo è stata progettata con cinque evacuatori trucioli (due a coclea a lato montante e tre a nastro), così da scongiurare qualsiasi tipo di problema legato alla gestione dei trucioli metallici.
“Il modello scelto è equipaggiato con controllo numerico HEIDENHAIN, particolarmente indicato per le operazioni di fresatura nella meccanica generale”, precisa Fabio Minafra. “Risulta molto semplice da utilizzare e comprendere, oltre a fornire diverse opzioni, cicli preimpostati e macro pensati proprio per semplificare ulteriormente determinate operazioni. Una volta installata la macchina in officina, i nostri operatori hanno seguito un corso utile per comprendere al meglio le varie funzioni a disposizione; in ogni caso, i tecnici Jobs si sono dimostrati molto disponibili per supportarci anche in seguito in presenza di nuove geometrie da gestire o lavorazioni particolari da svolgere”.
In termini di ergonomia, il controllo numerico montato su pensile snodato permette di usufruire di una doppia postazione operatore (anteriore e posteriore); questa opzione permette all’operatore di seguire con facilità sia le lavorazioni ad asse verticale, sia quelle ad asse orizzontale.
Promove è cresciuta a doppia cifra negli ultimi anni: parte del merito va ai nuovi strumenti produttivi di cui l’azienda si è dotata.
UNA QUESTIONE DI TESTA
Un altro dettaglio che ha portato il Gruppo Promove a scegliere la fresatrice Sachman è la disponibilità di Kosmo3, una testa indexata con posizionamento ogni 2 centesimi di grado.
“Kosmo3 ci permette di raggiungere in modo agevole praticamente tutte le zone da lavorare”, aggiunge Minafra. “Invece del classico freno idraulico, è dotata di doppia dentatura Hirth che assicura la massima rigidità in ogni condizione di inclinazione della testa o di combinazioni particolari degli assi. Possiamo quindi eseguire finiture ad alta velocità o sgrossature, così come forature e barenature profonde. A tal proposito, la testa Kosmo3 si sposa perfettamente con la tavola rototraslante da 1.600 x 2.000 mm con capacità di carico di 15 t: ora possiamo posizionare pezzi di notevoli dimensioni e lavorarli in un singolo piazzamento, oppure realizzare fori di elevata lunghezza in due fasi, sfruttando la rotazione della tavola, mantenendo la perfetta coassialità richiesta a progetto. In passato dovevamo affidarci a terzisti esterni o girare il grezzo, centrarlo e staffarlo nuovamente a mano con evidente perdita di tempo”.
Il mandrino scelto per la macchina installata in Promove è ad elevata potenza e può raggiungere i 5.000 giri/min. Il raffreddamento a olio della testa permette di mantenere questi valori in continuo; inoltre, l’utilizzo di un solo olio sia per refrigerare che per lubrificare garantisce semplicità costruttiva, minor numero di componenti e percentuale minima di guasti. ©TECN’È
Le difficili condizioni operative richiedono precisioni spinte e impongono l’uso di materiali particolarmente tenaci.