“Coldline si posiziona in una fascia di mercato medio-alta. Investiamo molto in tecnologia e in innovazione”, afferma Alessandro Bagante, Amministratore Delegato di Coldline e Modular.
Coldline progetta e realizza armadi e tavoli frigoriferi, lievitatori e abbattitori di temperatura multifunzione, mentre Modular è specializzata in apparecchi per la cottura orizzontale e nei forni. Entrambe utilizzano la pannellatrice Salvagnini.
di Alfredo Pennacchi
Coldline e Modular sono aziende complementari. Coldline – a Torreglia, in provincia di Padova – progetta e produce abbattitori di temperatura, fermalievitazione, armadi e tavoli frigoriferi all’avanguardia per il mercato HO.RE.CA., mentre Modular – a San Vendemiano, in provincia di Treviso – è specializzata in cottura orizzontale, forni e lavaggio professionali. Abbiamo incontrato Alessandro Bagante, Amministratore Delegato di entrambe le società, per capire perché quella della pannellatrice sia una tecnologia ormai imprescindibile nel mondo del food equipment.
Alessandro Bagante, Amministratore Delegato di Coldline e Modular.
PER PRODOTTI ECCELLENTI
“Coldline si posiziona in una fascia di mercato medio-alta”, esordisce Bagante. “Investiamo molto in tecnologia e in innovazione: sviluppiamo internamente il software per tutti i nostri prodotti, che sono tutti certificati, virtuosi dal punto di vista energetico, con consumi estremamente limitati. Nel mercato domestico siamo attivi con gli abbattitori di temperatura: un segmento in forte crescita, perché gli abbattitori sono diventati macchine multifunzione che permettono anche di lievitare, essiccare, pastorizzare e cucinare a bassa temperatura. Modular invece ha una forte specializzazione sulle linee professionali di cottura orizzontale, sia a gas che elettriche, senza trascurare i forni, dai più piccoli, con dimensioni GN2/3, ai più grandi, GN1/1 e EN 60 x 40 per pasticceria, le lavastoviglie professionali per il mercato HO.RE.CA, e il neutro, che completa la fornitura di una cucina”.
Sia in Coldline che in Modular la lavorazione della lamiera è determinante e ha una ricaduta decisiva sulla qualità finale del prodotto. È senz’altro questo il motivo che ha portato entrambe le aziende ad investire in macchine automatiche e a costruire una vera e propria partnership con Salvagnini.
Abbattitore di temperatura di Coldline.
LOTTI PICCOLI O UNITARI
“In Coldline abbiamo organizzato un processo produttivo che si sviluppa intorno a un magazzino lamiera ‘a vassoi’ MV”, continua Bagante. “Per noi si è rivelato il metodo migliore per lavorare i lamierati, che sono spesso di grandi dimensioni. Il magazzino lamiera alimenta una punzonatrice, un laser, una cella di piegatura robotizzata e due pannellatrici: tutte soluzioni a marchio Salvagnini. E proprio la pannellatrice è diventata la tecnologia fondamentale nel nostro settore. Non è un mistero che i grandi lotti produttivi non esistano più e che siano stati sostituiti da piccoli lotti o da lotti unitari: il nostro lotto medio si colloca tra i 15 e i 20 pezzi. C’è quello da 100, ma ce ne sono molti in quantità 1. La pannellatrice consente di gestire queste produzioni praticamente senza riattrezzaggi, ed è determinante dal punto di vista della produttività e dell’efficienza”.
La pannellatrice Salvagnini P4 2120, installata in Coldline, è dotata di HPT, un dispositivo di carico/scarico semiautomatico su cui l’operatore posiziona il foglio di lamiera.
SOLUZIONI IDEALI
Le due pannellatrici Salvagnini installate in Coldline – una P4 2516 del 2008 e una P4 2120 del 2020 – sono dotate di HPT, un dispositivo di carico/scarico semiautomatico su cui l’operatore posiziona il foglio di lamiera. La pinza alimentatrice preleva il foglio, lo introduce nel campo di lavoro e, alla fine del ciclo di piegatura, lo riposiziona nuovamente su HPT.
“Per noi è la soluzione ideale: il magazzino lamiera rende disponibile un vassoio con diverse pile di semilavorati e un monitor facilita le attività dell’operatore, identificando cromaticamente la parte da prelevare. I pezzi sono già posizionati per essere manipolati nel modo corretto, una tra le tante piccole accortezze che ci permettono di recuperare efficienza lungo tutto il processo produttivo”, racconta ancora l’Amministratore Delegato.
Grazie a OPS, il software Salvagnini per la gestione della produzione, il magazzino lamiera e le pannellatrici sono integrate con l’MRP: i semilavorati sono resi disponibili solo quando effettivamente necessari; ciascun operatore ha visibilità delle liste di produzione e i programmi sono caricati automaticamente secondo la sequenza pianificata.
Una volta completato un codice, le macchine si attrezzano automaticamente per produrre quello successivo. Si tratta di una strategia ormai collaudata e orientata ai principi di Industria 4.0, che permette a Coldline grande flessibilità e parametri di produttività importanti: sono circa 1.200 i particolari che ciascuna pannellatrice produce nei due turni di lavoro quotidiani.
La P4 2116 installata in Modular è molto simile, nell’allestimento, a quelle installate in Coldline. Cambia il layout produttivo complessivo.
FOCUS SULLA PRODUTTIVITÀ
“In Modular per il momento non abbiamo un magazzino lamiera, e riforniamo la pannellatrice tramite movimentazione manuale dei semilavorati”, spiega ancora Bagante. “Questo incide naturalmente sulla produttività, ma non riduce l’efficienza della macchina o la qualità delle sue lavorazioni. Una pressa piegatrice tradizionale può garantire un’efficienza di circa il 50-60% a fronte di un 40% di tempo di attrezzaggio; con la pannellatrice l’attrezzaggio incide per meno del 5%. Parlando di qualità, soprattutto se pensiamo ai particolari estetici, la pannellatrice è imbattibile: la precisione è estremamente elevata e la ripetibilità delle parti è costante, indipendentemente dall’esperienza dell’operatore. Anche questo è un grandissimo vantaggio”.
La P4 2116 installata in Modular è molto simile, nell’allestimento, a quelle installate in Coldline. A cambiare è il layout produttivo complessivo.
“Stiamo lavorando per replicare a San Vendemiano la logica produttiva adottata a Torreglia: un magazzino lamiera completamente digitalizzato che ci consenta di avere a disposizione l’80% dei codici, quelli ad alta rotazione, sempre disponibili, e di tagliare su commessa solamente il 20% dei codici, quelli in bassa rotazione. Lato pannellatura, schedulare la produzione di quello che è già disponibile a magazzino ci consente di sfruttare al massimo la macchina e di mascherare totalmente la fase di taglio. Un impegno notevole di analisi e di integrazione, che sono sicuro ci darà grandi soddisfazioni in futuro”, conclude Bagante. ©TECN’È
“Parlando di qualità, soprattutto se pensiamo ai particolari estetici, la pannellatrice è imbattibile: la precisione è estremamente elevata e la ripetibilità delle parti è costante, indipendentemente dall’esperienza dell’operatore”, commenta Alessandro Bagante.