Paolo Agosteo, CEO di Romani Components.
Lo scorso luglio Romani Components è entrata a far parte del Gruppo svedese Addtech. Ne pariliamo con Paolo Agosteo, patron dell’azienda lombarda.
di Elisa Maranzana
Ci sono due tipi di imprenditori. Quelli che, una volta trovata la formula che funziona, la ripropongono identica all’infinito, semplicemente perché “hanno sempre fatto così”. E quelli che, di fronte a cambiamenti epocali, sanno quando è il momento di mettersi in gioco, trovare nuove soluzioni, evolvere. Perché tutto cambia continuamente.
Paolo Agosteo, anima e cuore di Romani Components, è un imprenditore del secondo tipo, con una visione che lo ha portato a compiere scelte strategiche fondamentali per il futuro della sua azienda. Con oltre vent’anni di storia nel settore della componentistica industriale, a luglio dello scorso anno Romani Components è infatti entrata a far parte del Gruppo svedese Addtech, che ne ha acquisito la maggioranza delle quote, dando il via a una nuova era, fatta di crescita e innovazione.
Ne abbiamo parlato proprio con Paolo Agosteo, patron della storica azienda lombarda, che da oltre vent’anni rappresenta in Italia brand del calibro di SBC, GTEN, YYC, Kofon e molti altri.
Guida a ricircolo di sfere di SBC. Da oltre vent’anni Romani Components rappresenta in Italia questo brand, insieme ad altri come GTEN, YYC, KSK e Kofon.
PUNTO DI RIFERIMENTO
Quando Romani Components venne fondata, nel 1997, aveva un obiettivo chiaro e ambizioso: affermarsi in Italia come distributore ufficiale di marchi d’eccellenza nel settore dei componenti industriali, tra cui SBC per le guide lineari, GTEN e KSK per le viti a ricircolo di sfere, YYC per pignoni e cremagliere, Kofon per riduttori e planetari di precisione, e molti altri che oggi sono diventati veri e propri partner tecnologici. “Non siamo una semplice azienda commerciale”, precisa però Agosteo. “Il nostro valore aggiunto sta nella capacità di trasformare e personalizzare i prodotti che trattiamo, adattandoli alle esigenze specifiche dei nostri clienti”.
Con il quartier generale a Rho, alle porte di Milano, oggi Romani Components conta circa 25 collaboratori e dispone di un’unità produttiva dotata di ampi spazi dedicati a magazzino e produzione.
Tra i prodotti distribuiti da Romani Components figurano sistemi lineari, di trasmissione, idrostatici e accessori come bloccaggi e cuscinetti. Ora, con il sodalizio con il Gruppo Addtech, il catalogo si amplia a nuovi prodotti.
SINERGIE SCANDINAVE
Oggi il contesto di mercato sta vivendo un momento complesso. Dopo il boom successivo alla pandemia, è infatti entrato in una fase di rallentamento, che negli ultimi due ha segnato una riduzione dei volumi produttivi in svariati settori industriali. “Il mercato della macchina utensile rappresenta il cuore della nostra attività”, spiega Agosteo, “proprio perché la personalizzazione e l’innovazione dei componenti giocano un ruolo chiave per soddisfare le esigenze dei costruttori. Molti settori industriali serviti dai nostri clienti hanno però rallentato notevolmente, portandoci ad ampliare i nostri orizzonti”. Ed è qui che si inserisce l’inizio della partnership con il Gruppo Addtech, un’opportunità che ha aperto a Romani Components nuove prospettive di crescita e internazionalizzazione.
Addtech è un conglomerato svedese che riunisce numerose aziende organizzate in diverse divisioni, tra cui quella dedicata all’automazione, dove Romani Components ha trovato una naturale sinergia con un’altra realtà del Gruppo, Rollco Group, attiva su tutto il mercato scandinavo e dotata di una sede strategica a Taiwan.
“La collaborazione formale con Rollco è il fulcro della nostra integrazione nel gruppo, nonché il punto di riferimento per definire le strategie di mercato”, conferma il CEO di Romani Components. “Ma, pur essendo oggi parte di una realtà più grande e condividendone i progetti e le strategie di sviluppo, manteniamo un’elevata autonomia operativa. Non siamo soggetti a un’amministrazione centralizzata né a direttive rigide su vendite o gestione, il che ci permette di continuare a operare con la flessibilità che ci ha sempre caratterizzati”.
Il magazzino automatizzato nel quartier generale di Romani Components a Rho, alle porte di Milano. L’azienda conta oggi 25 collaboratori.
DALLA LOGISTICA AI PRODOTTI
A livello operativo la sinergia tra Romani Components e Rollco Group ha portato alla nascita di numerose opportunità concrete, prima fra tutte l’ampliamento progressivo della gamma dei prodotti e una revisione delle strategie di gestione, che non saranno più focalizzate solo a livello nazionale, ma si estenderanno su scala europea, permettendo di servire un mercato più ampio e competitivo.
“Uno dei principali plus riguarda la disponibilità di materiale. Non ci appoggeremo più a un unico stock centralizzato a Milano, ma lavoreremo con un doppio magazzino strategico: uno in Italia e uno nel sud della Svezia”, aggiunge Agosteo. “Questa configurazione ci consentirà di contare su una capacità di stoccaggio più ampia e distribuita e di garantire una maggiore velocità nelle consegne e migliorando complessivamente il servizio offerto ai clienti. Parallelamente stiamo ampliando l’offerta di prodotti. Ai brand di fascia alta che rappresentiamo da anni, affiancheremo altri marchi di fascia leggermente inferiore, ma ugualmente richiesti e spesso necessari per le applicazioni dei nostri clienti. Questo approccio ci permetterà di disporre di una gamma di soluzioni più completa e diversificata, che consentirà di coprire un ventaglio più ampio di necessità del mercato, garantendo coerenza e continuità nell’offerta”.
Cremagliera e pignoni di YYC. Al catalogo già ricco di Romani Components ora si aggiungono i prodotti di Rollco, altra azienda del Gruppo Addtech, specializzata in sistemi di movimentazione lineare e automatizzati.
ANCORA PIÙ PRONTI PER IL FUTURO
Il nuovo assetto societario garantisce a Romani Components strumenti e risorse aggiuntive per affrontare le sfide future, anche sul fronte degli investimenti, come dimostra il recente potenziamento della linea di lavorazione meccanica dedicata alla personalizzazione delle viti a ricircolo di sfere.
“In passato”, spiega Agosteo, “questo tipo di lavorazione veniva esternalizzato. Oggi, invece, siamo in grado di gestire internamente l’intero processo, personalizzando i prodotti direttamente nel nostro stabilimento. Questo ci consente di migliorare i tempi di risposta e garantire un controllo ancora più rigoroso sulla qualità. Parallelamente, stiamo ottimizzando la logistica per rendere l’intero processo più efficiente e integrato, con vantaggi significativi per i nostri clienti e le loro esigenze”. ©TECN’È
Vite a ricircolo di sfere di KSK, azienda di base in Repubblica Ceca con un’esperienza pluridecennale in questo tipo di produzioni e distribuita da Romani Components.