L’apertura delle batterie usate o difettose con la tecnologia laser consente di aumentare il riciclaggio delle batterie. Foto: ©TRUMPF
Per la prima volta, le case automobilistiche e i produttori di batterie possono riciclare su scala industriale le batterie usate o difettose delle auto elettriche utilizzando la tecnologia laser di TRUMPF. L’azienda high-tech sviluppa sistemi laser che tagliano le batterie usate in modo sicuro e rimuovono le materie prime di valore dalla lamina della batteria.
“Il riciclaggio delle batterie ha senso dal punto di vista ecologico e, grazie alla tecnologia laser, ora può essere attuato anche dal punto di vista economico. TRUMPF può avvalersi di una vasta esperienza nella saldatura e nel taglio laser per la produzione di batterie per auto elettriche”, afferma Hagen Zimer, CEO della tecnologia laser di TRUMPF.
“Da anni collaboriamo con tutti i principali produttori di auto e batterie. Abbiamo incorporato questa esperienza nello sviluppo dei nuovi processi”, aggiunge Zimer. L’azienda high-tech presenta i nuovi processi laser per la prima volta alla fiera leader per la tecnologia delle batterie, Battery Show Europe 2024, in programma a Stoccarda dal 18 al 20 giugno.
Riciclaggio di batterie
In assenza di materie prime rare come il cobalto, il litio o il nichel, attualmente non esistono batterie per auto elettriche. Tuttavia, l’estrazione di queste materie prime è costosa e non sempre sostenibile. I produttori devono inoltre accettare catene di approvvigionamento lunghe e incerte. Inoltre, l’UE richiede un tasso di riciclaggio delle batterie fino al 90%.
“L’industria deve quindi riciclare su larga scala. Il mercato dei processi laser per il riciclaggio delle batterie, che sta emergendo, è enorme”, afferma Alexander Sauer, responsabile dell’Istituto Fraunhofer per l’ingegneria della produzione e l’automazione IPA. Solo in Europa, l’industria dovrà riciclare 570.000 t all’anno di materiale per batterie, a partire dal 2030.
Laser: alti tassi di riciclaggio
Gli elettrodi per le nuove celle delle batterie vengono creati sotto forma di strisce di pellicola rivestite di materiali di valore come il cobalto e il nichel. In un futuro impianto di riciclaggio, i processi laser possono rimuovere lo strato sottilissimo dalla lamina. I produttori possono raccogliere la polvere preziosa e lavorarla per nuovi rivestimenti. Finora non era insolito che chilometri di lamine rivestite finissero tra i rifiuti.
In futuro, la tecnologia laser potrebbe essere utilizzata anche per riciclare i pacchi batteria. È l’unico modo per garantire uno smontaggio efficiente e automatizzato, ad esempio per rimuovere le coperture dalle batterie o tagliare i cavi. Le materie prime possono poi essere selezionate e le celle della batteria ancora utilizzabili possono essere separate e riutilizzate direttamente. Finora lo smontaggio delle batterie delle auto elettriche è stato un processo manuale. È laborioso, lento e talvolta pericoloso per i lavoratori.
Un dipendente TRUMPF mostra dove la batteria verrà aperta dal laser. Foto: ©TRUMPF