È stata presentata a Torino la sesta edizione del Master in automazione industriale organizzato dal Politecnico di Torino (www.polito.it) insieme con Comau (www.comau.com) e Prima Industrie (www.primaindustrie.com). Un’iniziativa fortemente ispirata ai nuovi trend della quarta rivoluzione industriale che ha già portato a inserire oltre 90 ingegneri nelle aziende e che ogni anno registra più adesioni.
Lunedì 16 gennaio è partita ufficialmente la sesta edizione del Master di secondo livello in Industrial Automation del Politecnico di Torino, organizzato insieme con Comau e Prima Industrie. In una intensa mattinata sono intervenute varie personalità nel mondo accademico, delle aziende coinvolte e anche delle istituzioni, ma soprattutto erano presenti gli studenti, sia quelli della quarta edizione, che hanno presentato saggi dei progetti sviluppati nel biennio, sia quelli della sesta, che si sono presentati personalmente e hanno illustrato i nove capisaldi su cui si regge il progetto Industry 4.0 avviato dal nostro governo. Un tema che rappresenterà il fulcro degli insegnamenti impartiti nel biennio in partenza. Sono 25 ragazzi, ingegneri con varie specializzazioni, con un’età media di 26 anni, selezionati tra 228 candidati. Il meglio del meglio di una generazione protesa verso il futuro con idee molto chiare su quelli che saranno i trend di sviluppo nei settori della robotica e dell'automazione industriale, ma anche delle tecnologie che cambieranno la nostra vita di tutti i giorni.
“L'idea del master spiega Donatella Pinto – Comau Head of Human Resources – è nata per stabilire un ponte tra il mondo dell'Accademia e quello del mondo del lavoro. Vogliamo ricominciare a inserire giovani in azienda e abbiamo pensato di dar vita a un'iniziativa capace, al tempo stesso, di rendere evidenti, attraverso i nostri manager docenti, le nostre competenze di azienda punto di riferimento mondiale nella robotica industriale, ma anche di fare tesoro del sapere del Politecnico di Torino. La volontà era anche quella di creare fin da subito opportunità di lavoro, perché un'università sganciata dal mondo reale non pensiamo che possa aiutare un’azienda a inserire velocemente i ragazzi”. Importante anche il ruolo della Regione Piemonte, che attraverso il bando regionale “Apprendistato di alta formazione e di ricerca 2016-2018” ha di fatto reso possibile l’accesso a fondi europei per finanziare il corso, totalmente gratuito per gli studenti selezionati.
I risultati delle edizioni passate sono stati davvero positivi. La quarta, appena conclusa, ha visto l’inserimento in Comau di 16 giovani, tutti quelli che hanno ottenuto il master. Quello appena iniziato aprirà 22 posizioni in Comau e 3 in Prima Industrie. “Il programma – ha spiegato Luca Iuliano, Coordinatore scientifico della Master School del Politecnico – si articola per il primo anno in una settimana di lavoro e tre settimane al mese di lavoro in azienda, mentre per il secondo anno contempla soltanto la parte di lavoro in azienda. In totale sono 660 ore dedicate a sviluppare progetti di lavoro e 540 ore di lezione”.
Finora Comau ha inserito in azienda oltre 90 studenti provenienti dai master, in un processo di continuo miglioramento. “Abbiamo confermato – dice Donatella Pinto – il 100% degli studenti che finora hanno partecipato al master, anche perché la selezione è molto severa in partenza. Questo fa sì che entrino in azienda persone dotate di skill e di caratteristiche di comportamento già pienamente in linea con le nostre richieste. Soprattutto sono persone molto interessante a questo percorso e molto motivate. Anche i tassi di dimissione successivi sono molto bassi”. Molti sono anche portatori di una visione innovativa, particolarmente preziosa per l’azienda anche in prospettiva futura. (Riccardo Oldani)