Lo stabilimento di ABB di Dalmine ha ridotto le emissioni di CO2 di circa 2.200 t negli ultimi due anni.
Digitalizzazione e tecnologie per l’efficientamento energetico hanno permesso allo storico sito di Dalmine, dove, su 45.000 metri quadrati, ABB produce interruttori e quadri elettrici di media tensione, di raggiungere lo status di Mission to Zero, dimostrando come una fabbrica non debba necessariamente essere di nuova costruzione per poter essere sostenibile.
Mission to Zero è parte del viaggio di ABB verso la neutralità delle emissioni di CO2 entro il 2030, ed è un aspetto fondamentale del percorso verso la creazione di una supply chain più sostenibile per i propri clienti. Il programma Mission to Zero mira a creare esempi di siti produttivi ABB a basse emissioni che possano essere replicati da partner e clienti in tutto il mondo, sia in strutture nuove che in quelle già esistenti.
Il programma si basa su una serie di attività per migliorare la sostenibilità in tutte le attività di un sito, dalla riduzione delle emissioni di CO2 alla conservazione delle risorse, fino al supporto ai clienti che vogliono raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità.
Costruito nel 1979, il sito di Dalmine è già alimentato con il 100% di energia verde da fonti rinnovabili certificate da Enel Green Power, ma per raggiungere lo status di Mission to Zero, i tre edifici della fabbrica sono stati dotati di 4.000 metri quadrati di pannelli fotovoltaici.
I pannelli generano una potenza di picco di 900 kWp, fornendo circa il 20% del fabbisogno energetico della fabbrica, aiutando a bilanciare i picchi di domanda del sistema di aria condizionata durante i mesi estivi.
Attraverso più di 70 sensori installati in tutto il sito, la piattaforma ABB Ability™ Energy and Asset Manager monitora il consumo di energia per identificarne le inefficienze ed evidenziare le opportunità di risparmio energetico.
Sulla base dei risultati del monitoraggio energetico, per esempio, l’illuminazione esterna è stata sostituita con lampade a LED ad alta efficienza, riducendo il consumo energetico di 76.000 kWh all’anno, ovvero l’energia necessaria per ricaricare la crescente flotta di veicoli elettrici del sito.
Focalizzato sull’approccio di economia circolare, il team dedicato alla sostenibilità dei prodotti del sito analizza e certifica i prodotti fornendo il loro Life Cycle Assessment (LCA) e le dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD).
Nel sito di Dalmine si pone grande attenzione alla conservazione delle risorse riducendo gli sprechi, attraverso iniziative come il riutilizzo di casse di plastica per il trasporto dei componenti tra le fabbriche ABB in Europa e l'uso di plastica riciclata per gli imballaggi.
Grazie a questi interventi, Dalmine ha ridotto le emissioni di CO2 di circa 2.200 t negli ultimi due anni, l’equivalente delle emissioni generate da un’auto che percorre 360 giri attorno alla Terra lungo l’equatore!
Nel 2020, ABB Dalmine è stata riconosciuta, insieme ai due siti di Frosinone e Santa Palomba, Lighthouse Plant dal Ministero dell’Economia (MISE) all’interno di un piano di promozione dello sviluppo digitale e dell’utilizzo di tecnologie innovative in ambito industriale, ed è diventata esempio reale delle più innovative tecnologie digitali applicate ai suoi processi produttivi.
Dalmine si unisce ai siti ABB in Cina, Finlandia, Germania e Paesi Bassi come stabilimento Mission to Zero, a cui faranno seguito altri siti nel corso del 2022 e nei prossimi anni.
Il sito di Dalmine è già alimentato con il 100% di energia verde da fonti rinnovabili certificate da Enel Green Power, ma per raggiungere lo status di Mission to Zero, i tre edifici della fabbrica sono stati dotati di 4.000 metri quadrati di pannelli fotovoltaici.