Un momento della conferenza stampa organizzata da PTC a Milano il 5 dicembre. Gli speaker, da sinistra, sono Paolo Del Nevo di PTC, Vittoria Formilan, Mattia Scudellaro e Cristiano Grassi di Carraro Group.
PTC ha presentato i dati economici del 2024. Ospite Carraro Group che utilizza il CAD Creo di PTC e il PLM Windchill.
“Le imprese industriali oggi hanno bisogno di tre cose per sviluppare i loro prodotti ed essere competitive sul mercato: innovare più rapidamente, ridurre i costi attraverso un aumento dell’efficienza ed elevare la qualità soprattutto migliorando il ‘fix time first rate’, cioè la percentuale di successo con cui un’azienda risolve un problema di prodotto segnalato da un utilizzatore”, ha esordito Paolo Del Nevo, direttore generale di PTC Italia e vicepresidente per la regione Sud Europa.
Nella conferenza stampa di fine anno, la filiale italiana del gruppo ha parlato di risultati nel 2024 e di programmi per il 2025. Ospite anche Carraro Group, il produttore italiano di trattori e di sistemi di trazione per le macchine agricole e movimento terra, che in PTC ha trovato un partner per la parte IT, soprattutto per CAD e PLM, i software di progettazione e di gestione del ciclo del prodotto.
Trasformazione in atto
La velocissima transizione digitale in corso, l’avvento dell’intelligenza artificiale, la sempre maggiore integrazione tra software di progettazione e di gestione stanno cambiando vorticosamente lo scenario anche per i gruppi più strutturati nel mondo IT, come PTC.
Il gruppo statunitense, che si è ritagliato un posto di preminenza nei software per lo sviluppo del prodotto, ha quindi deciso di intraprendere una trasformazione, calibrata per assecondare il nuovo scenario. A guidarla è il nuovo presidente Neil Barua, in carica dallo scorso febbraio, che, come ha spiegato Del Nevo, “ha avviato la riorganizzazione, in particolare, dell’attività commerciale, ora strutturata non più su base geografica, ma per tipologia di prodotto”.
“Oggi la nostra proposta si articola su due livelli, quello delle tecnologie abilitanti, come IoT, SaaS (software as a service), realtà aumentata e intelligenza artificiale, e quello delle ‘product lifecycle solutions’: CAD, ALM (Application Lifecycle Management), PLM e SLM”, ha detto Del Nevo.
L’obiettivo è creare valore aggiunto per le imprese. “Vogliamo farlo in particolare con l’intelligenza artificiale”, ha detto Del Nevo, “che tutti i manager di tutte le aziende sono costretti a implementare, spinti da un hype globale, ma che poi hanno difficoltà a trasformare in valore aggiunto. Noi invece stiamo lavorando a soluzioni basate su casi di successo concreti e su questo imposteremo l’attività nel 2025”.
Intanto l’esercizio 2024 si è concluso con ottimi risultati, con un fatturato globale superiore ai 2,2 miliardi e una crescita anno su anno del 14% in valore assoluto e del 12% in valuta costante.
“Per il 2025, anche in virtù delle trasformazioni in atto e del tempo necessario per metabolizzarle, la ‘guidance’ di gruppo ha un’aspettativa più bassa rispetto alla media, con una crescita del 9-10%. Ma prevediamo comunque una buona crescita in tutti i settori per cui offriamo soluzioni: automotive, industrial, difesa, medicale e hi-tech”, ha aggiunto Del Nevo.
Creare valore aggiunto
La spinta a creare soluzioni in grado di generare valore aggiunto per le imprese non riguarda ovviamente soltanto l’intelligenza artificiale, ma tutte le soluzioni software proposte da PTC. Lo testimonia il caso emblematico di Carraro Group, presentato durante la conferenza stampa direttamente dai protagonisti.
Cristiano Grassi, head of applications and Industry 4.0 dell’azienda italiana, leader nella produzione di trattori e di sistemi di trazione per mezzi agricoli e di movimento terra, ha spiegato come, partendo dall’impiego del CAD di PTC, Creo, e dopo un’attenta valutazione delle soluzioni sul mercato, il gruppo abbia deciso di dotarsi anche di Windchill, il PLM di PTC, e poi abbia avviato un progetto per integrare le due soluzioni.
Lavorando sulle descrizioni di oltre 220.000 referenze e di 250.000 modelli 3D Carraro è infatti riuscita a dotarsi di un sistema che trasferisce i dati dal CAD al PLM in tempo reale, con una sincronizzazione completa. “Questo ci consente non solo di migliorare e velocizzare i processi di sviluppo interno del prodotto e di produzione”, ha detto Grassi, “ma anche di immaginare servizi di nuova generazione per la manutenzione o l’assistenza.
“Il processo ha richiesto un’attenta pianificazione, per coinvolgere tutte le parti aziendali, ma ora è avviato con successo e ha già generato valore per 286.000 euro, con la prospettiva di ulteriori sviluppi per arrivare a portare tutto il mondo produttivo all’interno di Carraro a bordo del PLM”, ha specificato Grassi.
Mattia Scudellaro, PLM manager, e Vittoria Formilan, R&D digital enabler and methodology specialist di Carraro Group hanno completato la descrizione del percorso, la cui principale sfida è stata la revisione di tutti i dati dei componenti prodotti senza perdere informazioni preziose. È stato un team di una ventina di persone a discutere e progettare la delicata migrazione di dati e l’adozione della nuova soluzione, validandola.
Carraro è un gruppo internazionale, con centri di ricerca e sviluppo non solo in Italia ma anche in India e in Cina, che ora, grazie al passaggio tecnologico a Windchill e all’utilizzo di Creo, sono perfettamente sincronizzati in tempo reale tra loro e adottano le stesse procedure per sviluppare i loro progetti di ricerca. (Riccardo Oldani)
Windchill è il software PLM di PTC, uno strumento sempre più prezioso per lo sviluppo del prodotto, facile da usare e aperto a tutte le aree aziendali.
Modelli CAD 3D di componenti sviluppato da Carraro Group. Integrati con il PLM di PTC hanno consentito all’azienda italiana di velocizzare progettazione e processi di produzione.