
RealMan Robotics è protagonista nell’intelligenza artificiale integrata in applicazioni del mondo reale con piattaforme open source e collaborazione a livello globale.
Un nuovo polo mondiale per la robotica umanoide. RealMan Robotics segna un passo decisivo nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale applicata alla robotica umanoide con l’apertura a Pechino di un centro di addestramento dati di nuova generazione.
La struttura, dedicata allo sviluppo e alla validazione su larga scala di tecnologie robotiche avanzate, mira ad accelerare il passaggio dei robot umanoidi dai laboratori alle applicazioni industriali e quotidiane, affrontando le principali sfide del settore in termini di efficienza, adattabilità e scalabilità.
Un’infrastruttura avanzata per dati di alta qualità
Con una superficie di 3.000 m2, il centro integra una zona di addestramento e una zona applicativa, in cui operano 108 robot tra cui sollevatori a doppio braccio, robot su ruote, bracci droni e piattaforme quadrupedi.
Grazie alla ricostruzione di dieci scenari reali, tra cui assistenza agli anziani, assemblaggio automobilistico, vendita al dettaglio intelligente e ristorazione automatizzata, il centro produce oltre un milione di punti dati l’anno per l’addestramento di modelli AI.
Questi dati multimodali consentono di sviluppare algoritmi capaci di adattarsi a contesti complessi e dinamici, favorendo un’integrazione sempre più realistica dei robot nelle attività umane.
Superare i limiti del settore
L’iniziativa RealMan risponde a tre colli di bottiglia che frenano la diffusione della robotica umanoide: la mancanza di generalizzazione dei dati, le differenze tra simulazione e realtà operativa e l’assenza di standard condivisi per la gestione dei dati.
Il centro adotta una pipeline completa di addestramento, dalla raccolta alla validazione, permettendo una iterazione a ciclo chiuso che accelera la commercializzazione dei robot intelligenti e ne riduce i costi di implementazione.
“The Endgame of Robotics”: i robot verso l’intelligenza incarnata
Nel corso dell’Open Day inaugurale, Eric Zheng, direttore del centro, ha illustrato le sfide ancora aperte: “I robot devono migliorare capacità operative, generalizzazione ed efficienza dei costi. Oggi, i bracci industriali sono costosi e poco flessibili, mentre i robot di servizio risultano troppo semplici”.
“Servono dati reali su larga scala e innovazione progettuale per raggiungere un livello di intelligenza incarnata capace di affrontare ambienti complessi”, ha aggiunto Zheng.
L’obiettivo è creare macchine in grado di collaborare con l’uomo in modo flessibile, adattivo e conveniente, abbattendo i tempi di implementazione e ampliando le aree applicative.
RealBOT: la nuova piattaforma per la collaborazione uomo-robot
In parallelo, RealMan ha presentato RealBOT Embodied Intelligence, una piattaforma aperta per la raccolta e gestione di dati di alta qualità.
Integrata con sistemi di telecontrollo remoto, RealBOT introduce nuovi paradigmi di cooperazione tra operatori e macchine, segnando il passaggio da una robotica “dipendente dall’uomo” a una “di supporto” e infine “di potenziamento dell’uomo”.
Questa evoluzione segna una tappa chiave nella creazione di robot in grado non solo di imitare, ma di amplificare le capacità umane, aprendo la strada a nuovi modelli produttivi e di servizio.
Verso un ecosistema globale di innovazione
Il centro di Pechino si propone anche come hub di collaborazione internazionale, favorendo il dialogo tra industria, ricerca e mondo accademico. Attraverso co-creazione tecnologica, condivisione dei dati e formazione avanzata, RealMan punta a costruire un ecosistema robotico sostenibile e interconnesso, capace di alimentare la crescita del settore a livello globale.
Con questa iniziativa, RealMan Robotics si posiziona come pioniere nella trasformazione dell’intelligenza artificiale embodied, gettando le basi per una nuova era della robotica umanoide, più intelligente, versatile e integrata nella vita quotidiana.

Eric Zheng, direttore del centro di addestramento dati per la robotica umanoide, ha tenuto un discorso dal titolo “Esplorare il finale della robotica”.





































































