Per quattro giorni, a Verona, l’intero comparto lapideo – marmi, graniti, pietre, macchine e tecnologie di lavorazione – ha avuto a disposizione una piattaforma completa per sviluppare nuovo business, conoscenza e innovazione. Veronafiere ha siglato, nell’ambito della rassegna, nuovi accordi per la presenza all’estero in Brasile, Egitto e Marocco, che si aggiungono ad USA, Arabia Saudita e Qatar. Commenti positivi dagli espositori sulla qualità dei contatti e sui chiari segnali di ripresa, testimoniati anche dai contratti conclusi. Alla 47a edizione hanno partecipato più di 1.450 espositori, dei quali il 60% esteri, provenienti da 57 paesi, con cinque new entry, 42 nazioni di provenienza delle delegazioni commerciali ufficiali (+23%) e oltre 56.000 operatori e buyer (in linea con lo scorso anno), dei quali il 52% stranieri, da quasi 140 nazioni (erano 132 nel 2011). La voce del settore? “È il Marmomacc della svolta”.
di Eleonora Dolce
Nuovi accordi internazionali, incremento dei Paesi di provenienza di espositori, visitatori e delegazioni commerciali, commenti positivi degli espositori sulla qualità dei contatti e chiari segnali di ripresa, testimoniati anche dai contratti conclusi, hanno decretato il successo della 47a edizione di Marmomacc (www.marmomacc.com), che ha recentemente chiuso i battenti a Veronafiere, dopo quattro giorni dedicati a business, internazionalizzazione e cultura del prodotto. La manifestazione si è confermata hub mondiale per l’interscambio di settore, registrando la presenza di oltre 1.450 espositori dei quali il 60% esteri, da 57 Paesi, con cinque new entry: Albania, Argentina, Armenia, Hong Kong e Indonesia), 42 nazioni di provenienza delle delegazioni commerciali ufficiali (+23%) e oltre 56.000 operatori – professionisti del building e del contract, grandi buyer, architetti, designer e progettisti – provenienti da 140 nazioni, con un incremento dei contatti web dell’11%.
“È stata una edizione che ha ridato fiducia alle imprese”, sottolinea Ettore Riello, presidente di Veronafiere. “La pietra naturale e i comparti ad essa collegati rappresentano un’eccellenza del manifatturiero made in Italy, con un importante valore all’export, di immagine e un patrimonio diconoscenze ed abilità proprie dello stile italiano. Dal canto nostro, come fiera abbiamo fatto tutto il possibile per offrire ai nostri clienti una piattaforma al servizio del business, della conoscenza e della innovazione e crediamo di aver centrato l’obbiettivo”.
“Abbiamo investito nella promozione all’estero”, spiega Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere, “nell’incoming, nella profilazione sempre più attenta del visitatore, anche attraverso la web technology, in nuovi accordi ed acquisizioni internazionali che dopo USA, Qatar e Arabia Saudita porteranno, attraverso Marmomacc e Samoter, il sistema del building anche in Brasile, Egitto e Marocco. Tutto questo per creare una rete qualificata di contatti al servizio del sistema imprenditoriale che da questa edizione ha ricavato sicuramente segnali incoraggianti”.
LA PAROLA ALLE IMPRESE
“I commenti delle aziende sono quasi tutti improntati a una grande soddisfazione per diverse ragioni”, afferma Filiberto Semenzin, Presidente del Centro Servizi Marmo e dellaVideomarmoteca di Volargne, referente per il Distretto del marmo e delle pietre del Veneto, che conta 800 aziende e 6.800 occupati. “Marmomacc si conferma una vetrina imprescindibile per l’innovazione, la qualità dei contatti e la concretezza degli affari. La 47a edizione sembra essere quella della svolta per il settore”.
La soddisfazione traspare anche dal commento di Flavio Marabelli, Presidente Onorario di Confindustria Marmomacchine, con delega ai Rapporti Istituzionali: “Questa Marmomacc ci lascia sensazioni positive. L’afflusso è stato sicuramente soddisfacente così come buona è apparsa la qualità dei contatti in fiera. Spicca la partecipazione internazionale di operatori specializzati, dato che testimonia comunque un mercato tecno-lapideo in sicura espansione a livello mondiale. Un’opportunità da cogliere per tutte le aziende associate presenti la cui confidence nei confronti di questa edizione della manifestazione è sicuramente positiva”. Un sentimento condiviso da molte aziende presenti in fiera, che hanno sottolineato, in generale, come questa edizione sia stata decisamente più vivace di quelle degli scorsi anni e i contatti commerciali, specialmente con operatori stranieri, molto buoni. Un bilancio che vale sia per il settore delle tecnologie che per quello dei materiali lavorati.
“Abbiamo vissuto una fiera molto più efficace e concreta rispetto allo scorso anno”, commenta Gianbattista Pedrini, Vicepresidente di Pedrini S.p.A., “e abbiamo colto anche qualche segnale positivo dai mercati più deboli come l’Europa Occidentale e l’Italia. Cominciamo a ricevere richieste di preventivi anche da qualche impresa italiana, che inizia a pensare a possibili investimenti per l’anno prossimo”.
“Per noi è stata una buona edizione”, fa sapere Marco Lancia, Direttore Commerciale di GMM, “con una significativa presenza di operatori stranieri. Meno bene per quanto riguarda l’Italia, ma sappiamo che queste sono le tendenze generali del mercato oggi. E alcuni contatti si sono già trasformati in vendite”.
«Marmomacc si è confermato l’appuntamento chiave di questo settore”, sottolinea Roberto Nori, Direttore Generale di Denver. “Abbiamo registrato dati molto positivi, al di sopra delle nostre aspettative. Certo, rispetto al passato, il mercato è più riflessivo”.
“Siamo soddisfatti di questo Marmomacc”, ragiona Andrea Gabellini, General Manager di Ghines. “Abbiamo registrato buoni affari, soprattutto in paesi come Russia, India e Brasile”.
Passando alle imprese che si occupano della lavorazione della pietra naturale, per Citco commenta Valentina Fraccaroli: “I nostri prodotti sono il top del lusso e del design ed esprimono bene il concetto del prodotto made in Italy. Hanno quindi come cliente un pubblico molto particolare, con una buona disponibilità economica, ma che sa anche apprezzare il design di architetti come Zaha Hadid. E siamo molto contenti perché anche importanti uomini d’affari sono venuti di persona nel nostro stand a conoscere le nostre creazioni”.
Anche alla Odorizzi Porfidi il bilancio è stato positivo. Lo sottolinea Domenico Grieco: “Buona affluenza sia di operatori che di professionisti e studenti, ai quali poniamo molta attenzione, perché è a loro che dobbiamo trasferire il gusto per il design e la cultura delle qualità. Noi lavoriamo molto con l’estero, come in Qatar. A Doha, ad esempio, collaboriamo ad un grande progetto immobiliare”.
“È stato un Marmomacc molto bello”, commenta Andreas Haller, Project Manager di Dalle Nogare, “e questo è un bel segnale per il futuro della manifestazione. E sono molto positive anche le iniziative annunciate in questi giorni per una ancor maggiore internazionalizzazione. Abbiamo registrato dei contatti molto positivi che speriamo si confermino a manifestazione conclusa”.
“Vorremmo avere ancora più architetti”, conclude Laura Alberti, Export Manager di Marmolux, “ma, comunque, il bilancio è stato positivo, con molti visitatori dall’estero. Un po’ di ottimismo c’è. Certo, Germania e Francia sono ancora ferme, mentre i paesi dell’Est sono più attivi”.