L’idrogeno è la fonte energetica del futuro: per produrlo, maneggiarlo e utilizzarlo in modo sicuro occorrono sistemi di sicurezza in grado di evitare e gestire con sicurezza situazioni pericolose durante il suo impiego. Pilz offre diverse soluzioni per il comando e il controllo delle funzioni di sicurezza.
Un focus di Pilz sulla sicurezza funzionale e l’Industrial Security per l’impiego nel settore industria dell’idrogeno.
di Giuseppe Costa
L’idrogeno sarà la fonte energetica del futuro e acquisirà un ruolo chiave nel passaggio verso un approvvigionamento energetico sostenibile. Pilz contribuisce a questa transizione ottimizzando la produzione di idrogeno verde da fonti energetiche rinnovabili come l’energia eolica o il fotovoltaico e migliorando la distribuzione sicura all’utente. Il focus di Pilz sulla sicurezza funzionale e l’automazione garantisce un futuro green e sicuro.
L’idrogeno è un gas altamente infiammabile. Per produrlo, maneggiarlo e utilizzarlo in modo sicuro occorrono sistemi di sicurezza in grado di evitare e gestire con sicurezza situazioni pericolose durante il suo impiego. Pilz offre diverse soluzioni per il comando e il controllo delle funzioni di sicurezza.
Il white paper di Pilz (disponibile qui: scarica il white paper) riepiloga i requisiti essenziali della sicurezza funzionale e dell’Industrial Security per la produzione, la gestione e l’utilizzo di idrogeno.
SICUREZZA FUNZIONALE
Per la sicurezza funzionale sono disponibili:
- il modulo compatto di sicurezza PNOZmulti 2, che comanda e controlla funzioni di sicurezza obbligatorie;
- il sistema di automazione PSS 4000, che viene utilizzato in impianti di grandi dimensioni e in funzione del numero d’ingressi e uscite richiesti.
PNOZmulti 2 e PSS 4000 sono dotati di certificazione fino a SIL 3 secondo EN IEC 61511 e soddisfano i requisiti della norma EN IEC 61508.
INDUSTRIAL SECURITY
Con la crescente connessione digitale di impianti e sistemi nella produzione dell’idrogeno, stoccaggio e applicazione dell’idrogeno in ambito industriale, è necessario tener conto dell’Industrial Security per proteggere i dati sensibili dell’impianto. Anche in questo contesto Pilz è in grado di offrire soluzioni affidabili e comprovate per la gestione delle minacce:
- IAM (Identification and Access Management) supporta nell’autenticazione di utenti, nella selezione della modalità operativa o nella sicurezza di dati e reti, fino alla gestione degli accessi;
- protegge la rete del sistema di controllo da manomissioni e manipolazioni causate da interventi non autorizzati. Il collegamento online avviene mediante una connessione VPN con gestione utenti basata su ruoli (sviluppata secondo la norma IEC 62443).
I VANTAGGI IN BREVE
- comando e controllo di tutte le funzioni rilevanti per la sicurezza;
- controllo di funzioni di sicurezza come pressione, temperatura, corrente, tensione e rilevazione di perdite, gas e fiamme;
- hardware certificato: PNOZmulti 2 e PSS 4000 sono certificati fino a SIL 3 secondo EN IEC 61511; soddisfano il requisito in conformità alla norma EN IEC 61508;
- applicativo software intuitivo: possibilità di configurare blocchi funzionali, nessuna conoscenza di programmazione richiesta;
- elevato grado di produttività grazie alla diagnostica integrata e vaste opzioni di visualizzazione.
La sicurezza funzionale e l’Industrial Security risultano fondamentali nelle diverse applicazioni con l’idrogeno: Pilz assicura soluzioni per ogni impiego.
RISCHI DELL’IDROGENO
Individuare i rischi nell’uso dell’idrogeno permette di capire come evitarli e gestirli in massima sicurezza:
- fuoriuscita: a seguito della ridotta dimensione delle sue molecole, del suo peso molecolare contenuto, della sua elevata diffusività e ridotta viscosità, l’idrogeno è difficile da contenere e controllare e può fuoriuscire facilmente. Perdite o fughe di idrogeno rappresentano un grave pericolo di incendio o addirittura di esplosione. Gli incendi legati all’idrogeno sono invisibili e si dovrebbe sempre presumere che sia presente una fiamma;
- lesione mediante contatto: l’idrogeno ha una temperatura bassissima in quanto viene generalmente immagazzinato e trasporto nello stato compresso in stazioni di rifornimento di idrogeno pressurizzato. Se l’idrogeno fuoriesce in questo stato e viene a contatto con la cute o se i vapori freddi dell’idrogeno liquido vengono inalati, possono verificarsi ustioni, congelamento, ipotermia e danni ai polmoni;
LA SICUREZZA NELLE APPLICAZIONI
La sicurezza funzionale e l’Industrial Security risultano dunque fondamentali nelle applicazioni con l’idrogeno:
- elettrolisi: nell’elettrolisi alcalina o PEM, è necessario tenere conto di numerosi requisiti di sicurezza come, ad esempio, il rilevamento di gas e fiamme allo scopo di introdurre misure di sicurezza idonee quale la ventilazione;
- stazioni di rifornimento di idrogeno: in una stazione di rifornimento d’idrogeno occorre controllare funzioni di sicurezza quali rilevazione di perdite/fughe di idrogeno, fiamme e fumo, nonché temperatura e pressione;
- Steam Reforming: lo Steam Reforming genera idrogeno da fonti di energia contenenti carbonio e acqua. Questo processo necessita di temperature elevate che vengono raggiunte mediante l’impiego di bruciatori a gas;
- combustione d’idrogeno: in caso di utilizzo di idrogeno devono essere applicate le norme vigenti per bruciatori con combustibili gassosi.
A TU PER TU CON GLI ESPERTI
Per saperne di più e approfondire le tematiche trattate è possibile incontrare gli esperti di Pilz Italia a Hydrogen Expo, la più grande fiera e conferenza italiana dedicata alla filiera dell'idrogeno - a detta dell’organizzatore -. Dal 21 al 23 maggio 2027, durante la manifestazione, al padiglione 1, stand D193, Pilz dimostra la versatilità e il valore aggiunto dell’idrogeno nella produzione industriale. La società presenta inoltre soluzioni per il monitoraggio e il controllo degli impianti a idrogeno, come elettrolizzatori e stazioni di rifornimento di idrogeno. ©TECNELAB
Un white paper di Pilz riepiloga i requisiti essenziali della sicurezza funzionale e dell’Industrial Security per la produzione, la gestione e l’utilizzo di idrogeno.