L’impatto in termini di emissioni nell’uso di lubrificanti per le lavorazioni meccaniche può essere drasticamente ridotto grazie a tecniche di riciclo.
Zeller+Gmelin GmbH è un’azienda con più di 150 anni di storia che opera nel settore dei lubrificanti per l’industria. I processi di “soft splitting” che ha messo a punto riducono le emissioni per la produzione di oli di uso industriale.
di Marco Tamburini, Sales Director Italy Industrial Lubricants, Zeller+Gmelin
Fondata nel 1866, con sede in Germania a Eislingen/Fils, Zeller+Gmelin è un produttore internazionale di lubrificanti, inchiostri da stampa e prodotti chimici. Un’azienda a conduzione familiare, di medie dimensioni, che con le sue 16 filiali è ben collegata in tutto il mondo e fornisce prodotti di alta qualità in più di 80 Paesi. Da oltre 150 anni opera a stretto contatto con i suoi clienti, attenta a comprenderne le necessità e a sviluppare soluzioni su misura, affidabili e flessibili. L’obiettivo è di essere sempre di più non solo un partner tecnico, ma anche un valore aggiunto, grazie alla capacità propositiva e all’efficienza.
La produzione di lubrificanti dal petrolio greggio raffinato al lubrificante finito è un’attività ad alta domanda energetica, che incide sull’impronta carbonica dell’attività. Per questa ragione, l’azienda da anni sta compiendo sforzi intensi per ridurre le proprie emissioni di CO2.
TRE PROCESSI PER IL RICICLO
Un esempio concreto è la produzione di lubrificanti industriali, ottimizzati dal punto di vista delle emissioni di CO2 attraverso una strategia di riciclo. Non si tratta solo di un’idea per Zeller+Gmelin, ma di una tangibile realtà. Per quasi 90 anni, la filiale Südöl dell’azienda è stata coinvolta nella raccolta e riciclo di lubrificanti e detergenti industriali.
Questa attività e la lunga esperienza accumulata negli anni offrono enormi vantaggi nello sviluppo di lubrificanti e soluzioni sostenibili. Oltre a tutto cresce la domanda di soluzioni ecocompatibili da parte dei clienti e questo ha comportato l’avvio di una strategia di sviluppo, perseguita con costanza, di una nuova gamma di prodotti e di misure per ridurre o evitare completamente le emissioni.
Una di queste misure consiste nella produzione di lubrificanti ottimizzati per la CO2 attraverso tre processi: “soft splitting”, riciclo tramite raffinazione e nuovo sviluppo da materie prime biogeniche, cioè ottenute da scarti e rifiuti, per esempio dell’agricoltura o dell’industria alimentare.
Il processo di “soft splitting” degli oli usati separa l’una dall’altra le fasi olio-acqua, rimuove i depositi attraverso l’ultrafiltrazione e pulisce l’olio ottenuto. I lubrificanti recuperati tramite “soft splitting” consentono di ridurre fino al 90% le emissioni di CO2 rispetto ai lubrificanti prodotti in modo convenzionale.
Con l’aiuto della raffinazione, l’olio usato viene invece raffinato in un prodotto secondario, creando un olio base eccezionalmente sostenibile che è quasi privo di sostanze di scarto. Con lubrificanti prodotti tramite raffinazione si risparmia fino al 75% di CO2 rispetto a quelli prodotti convenzionalmente.
Il terzo processo per la produzione di lubrificanti ottimizzati per la CO2 contempla lo sviluppo di soluzioni lubrificanti con materie prime biogeniche. In molti casi la richiesta tecnica applicativa non permette l’adozione delle altre due soluzioni di “soft splitting” e di raffinazione, ed è quindi necessario seguire una strada differente. Sviluppando lubrificanti da materie prime biogeniche, Zeller+Gmelin è in grado di risparmiare fino al 40% di CO2 rispetto all’olio minerale ricavato da materie prime fossili.
Tra le tecnologie sviluppate da Zeller+Gmelin segnaliamo il “soft splitting”, la raffinazione e l’impiego di materie prime biogeniche.
DALL’AUTOMOTIVE ALLA MECCANICA
La reimmissione nel ciclo economico delle materie prime usate e prodotte, perseguibile attraverso queste tre strategie, è un elemento fondamentale per la crescita ed efficienza delle risorse, conservazione delle risorse della natura e, in ultima analisi, per garantire il nostro futuro.
Molte linee di prodotti Zeller+Gmelin per le lavorazioni meccaniche e per la lubrificazione sono ottenute mediante l’utilizzo di materie prime rinnovabili e biogeniche. I più importanti produttori tedeschi del settore Automotive (VDA) si affidano ai prodotti Zeller+Gmelin per lavorazioni di taglio, rettifica e stampaggio e per la detergenza di parti metalliche, plastiche e per sistemi di verniciatura.
La riduzione della carbon footprint in questo e in molti altri settori del comparto di lavorazione meccanica e di lubrificazione è un tema molto attuale e importante. Zeller+Gmelin è fortemente impegnata nel ridurre la propria carbon footprint e al tempo stesso per aiutare i propri clienti e partner a ridurre la propria.
SOLUZIONI E AMBITI DI IMPIEGO
Ecco una serie di prodotti ecosostenibili di Zeller+Gmelin e le loro possibili applicazioni.
- Lubrorefrigeranti miscibili in acqua e non miscibili in acqua;
- Lubrificanti per stampaggio di lamiere;
- Lubrificanti per trafilatura, adatti anche per il settore dei cavi d’acciaio;
- Grassi industriali ad alto rendimento;
- Oli per ingranaggi e oli idraulici;
- Oli di estrusione;
- Lubrificanti per la metallurgia delle polveri;
- Spray anticorrosione;
- Lubrificanti per automobili;
- Prodotti per boschi, agricoltura e giardino a basi rinnovabili ecocompatibili;
- Prodotti e distaccanti per l’edilizia a basi rinnovabili ecocompatibili;
- Distaccanti per l’industria del legno e dei metalli;
- Lubrificanti per l’industria tessile;
- Detergenti industriali;
- Lubrificanti per la produzione di batterie.
© TECN’È
La sede di Zeller+Gmelin GmbH a Eislingen/Fils, cittadina del Baden-Württemberg, in Germania.