L’uso di dati coerenti nei processi di sviluppo del prodotto è il prerequisito per l’integrazione di tutte le discipline ingegneristiche e l’implementazione della quarta rivoluzione industriale.
Nel settore della quadristica l’uso di dati coerenti attraverso tutti i processi di sviluppo del prodotto è il prerequisito per l’integrazione di tutte le discipline ingegneristiche e l’implementazione della quarta rivoluzione industriale. Una consapevolezza che è alla base della stretta collaborazione sviluppatasi negli ultimi anni tra EPLAN e Rittal, entrambe società del Friedhelm Loh Group.
di Carolina Sarpi
La stretta collaborazione instauratasi negli ultimi anni tra EPLAN (www.eplan.it) e Rittal (www.rittal.com/it), entrambe società del Friedhelm Loh Group, è destinata a offrire una proposta coordinata che combina progettazione, soluzioni di sistema e automazione. Stefano Casazza, Country Manager di EPLAN Italia, ed Edgardo Porta, Direttore Marketing di Rittal Italia, spiegano come le loro soluzioni si integrino perfettamente per una produzione “Industry 4.0 ready”.
Cominciamo dalle presentazioni, come in ogni incontro che si rispetti. Rittal, con sede ad Herborn, in Germania, è un fornitore leader mondiale in soluzioni per armadi di comando, distribuzione di corrente, sistemi di climatizzazione, infrastrutture IT, Software & Service. Fondata nel 1961, è la più grande società del Gruppo Friedhelm Loh, presente nel mondo con 18 siti produttivi e 78 filiali. Dello stesso Gruppo fa parte anche EPLAN Software & Service, uno dei principali solution provider nel settore della meccatronica, che, dal 1984, assiste le aziende nell’ottimizzazione dei loro processi ingegneristici, implementando interfacce personalizzate CAD, ERP, PLM/PDM e assicurando la coerenza dei dati nello sviluppo del prodotto, nell’elaborazione degli ordini e nella produzione.
Fattori chiave del successo di entrambe le aziende sono la costante attenzione al cliente, il supporto globale e il continuo sviluppo dei propri prodotti. E, ovviamente, il fatto di essere dei veri “partner internazionali”, con decine di migliaia di clienti in tutto il mondo, e di poter contare sulla solidità e sulla tradizione di un Gruppo che si avvale di oltre 11.500 collaboratori. Negli ultimi anni le due società hanno tratto ancor più forza da una stretta collaborazione, destinata a offrire una proposta coordinata che combina progettazione, soluzioni di sistema e automazione e finalizzata alla creazione di una catena del valore per quadristi e costruttori di apparecchiature elettriche.
Da sinistra: Stefano Casazza, Country Manager di Eplan Italia ed Edgardo Porta, Direttore Marketing di Rittal Italia.
UNA PROPOSTA COORDINATA
Le priorità nel settore della costruzione dei quadri elettrici di comando sono due: aumentare l’efficienza e ridurre i costi. Con l’imporsi di Industry 4.0 e la diffusione di un approccio meccatronico alla progettazione e produzione, i dati end-to-end sono oggi l’elemento chiave per raggiungere questi obiettivi in qualsiasi processo automatizzato. La possibilità di gestire un prototipo virtuale e un flusso di lavoro digitale che collega tra loro tutte le fasi del processo, senza soluzione di continuità, stabilisce la base dell’efficienza e dell’efficacia, dalla progettazione fino alla produzione automatizzata e oltre. Ciò è possibile grazie alla digitalizzazione dei processi, alla standardizzazione di prodotti, dati e interfacce e alla completa integrazione dei sistemi software come CAx, PDM ed ERP nelle strutture PLM. L’utilizzo di dati coerenti attraverso tutti i processi di sviluppo del prodotto è il prerequisito per l’integrazione di tutte le discipline ingegneristiche e l’implementazione della quarta rivoluzione industriale nel settore della quadristica.
Questa consapevolezza è alla base della stretta collaborazione instauratasi negli scorsi anni tra le società del Friedhelm Loh Group. “Le soluzioni software sviluppate da EPLAN permettono di dialogare in modo bidirezionale con i sistemi del cliente e gestire in modo efficiente tutte le fasi produttive, dalla progettazione fino all’approvvigionamento”, afferma Stefano Casazza, Country Manager di EPLAN Italia.
“La proposta Rittal, dal canto suo, offre articoli già perfettamente codificati in tali software e provvisti di tutti i dati tecnici digitali utili a rendere fluido ed efficace il loro impiego nelle linee di produzione”, aggiunge Edgardo Porta, Direttore Marketing di Rittal Italia. Oggi i clienti possono quindi sfruttare al massimo l’expertise di EPLAN nella progettazione tecnica e la competenza di Rittal in ambito sistemi e automazione.
“Obiettivo del Rittal Innovation Center è mostrare le potenzialità del concetto di Industria 4.0 nella quadristica”, afferma Edgardo Porta.
QUADRISTICA 4.0
L’ultimo tassello di questa collaborazione in ottica Industry 4.0 è rappresentato dal Rittal Innovation Center, inaugurato a dicembre scorso ad Haiger, in Germania, che offre una visione speciale della catena del valore per quadristi e costruttori di apparecchiature elettriche. “Obiettivo del Centro tedesco è mostrare le potenzialità del concetto di Industria 4.0 nella quadristica, passando dall’ingegnerizzazione alla configurazione del sistema, inclusa l’automazione della produzione, attraverso l’elemento unificante del prototipo virtuale di un armadio. Su una superficie di 1.200 metri quadrati, il Centro, fondato da Rittal, simula, insieme a EPLAN, un intero ciclo produttivo, consentendo a clienti, sviluppatori e venditori di discutere e toccare con mano tutte le fasi della catena del valore, sviluppando insieme soluzioni innovative direttamente presso le stazioni di lavoro lungo tutte le fasi della filiera: progettazione, approvvigionamento dei materiali, preparazione dei componenti, fino al prodotto finito”, spiega Porta.
ENGINEERING, SYSTEM, AUTOMATION
Il Centro di Haiger è strutturato su tre aree, denominate Engineering, System e Automation. Nell’area “Engineering” Rittal ed EPLAN mostrano come i costruttori di quadri e impianti siano in grado di accelerare i loro processi di ingegnerizzazione mediante strumenti intelligenti. Sono previste anche dimostrazioni di come sia possibile aumentare l’efficienza utilizzando, ad esempio, Eplan Data Portal, o l’integrazione Eplan Pro Panel-Rittal Therm o, ancora, Eplan Electric P8-Rittal Power Engineering. Nell’area “System”, Rittal mostra i vantaggi offerti dai propri componenti, partendo dai sistemi di armadi e contenitori fino alle soluzioni di distribuzione di corrente e climatizzazione dedicate. Nell’area “Automation” è possibile sperimentare dal vivo le soluzioni ad alta efficienza della nuova Business Unit “Rittal Automation Systems”, a supporto della produzione e dell’automazione delle lavorazioni in officina: dalle attrezzature di movimentazione per semplificare i processi, iniziando dalle merci in entrata, fino ai sistemi di lavorazione meccanica come i centri laser 3D; dalle macchine per il montaggio automatico delle morsettiere, fino ai dispositivi di cablaggio assistito basato su dati.
I TRE ELEMENTI
“Nell’Innovation Center di Haiger mostriamo un concreto esempio di creazione della catena del valore costituito da tre elementi. Il primo elemento – Engineering – trova la sua naturale sede nell’ ufficio tecnico. È necessaria la scelta di software che in fase di realizzazione di un nuovo progetto permettano di reperire nello stesso momento non solo gli schemi elettrici, ma il maggior numero di informazioni dettagliate (dimensionali, provenienza, grado IP) dei prodotti da utilizzare”, commenta Casazza.
“Il secondo elemento – System – è inteso come l’insieme di tutta la componentistica attiva e passiva necessaria allo sviluppo del prodotto finito. Anche qui, prescindendo da item particolari imposti dal committente che hanno una insita criticità di reperimento, è necessario tenere conto di tutti i costi non visibili, ma di fatto significativi, derivanti meramente da una guida basata sull’economicità. Il terzo elemento è decisamente innovativo. Una delle caratteristiche principali del processo produttivo di un integratore di automazione è l’alta percentuale di manualità. Spesso i lotti di produzione sono inferiori ai due digit e un’eventuale ripetibilità di impianto o macchina prevede solitamente ulteriori minime modifiche. Pur rappresentando un campione molto complesso da soddisfare, il reparto R&D di alcune aziende ha contribuito in modo sensibile a rispondere a questa esigenza, studiando soluzioni per automatizzare il più possibile ogni processo manuale con l’obiettivo di implementare gli standard produttivi secondo il concetto di Industria 4.0”, spiega Casazza.
“Le soluzioni software EPLAN permettono di dialogare in modo bidirezionale con i sistemi del cliente e gestire in modo efficiente tutte le fasi produttive”, spiega Stefano Casazza.
UNA NUOVA BUSINESS UNIT
La creazione della nuova Business Unit “Rittal Automation Systems” è la più recente concretizzazione dell’impegno della società per l’efficientamento del processo produttivo per quadristi e costruttori di apparecchiature elettriche. Grazie a questa Business Unit, Rittal permette di gestire una totale integrazione dei processi di lavorazione dei quadri elettrici, dalla progettazione fino alla personalizzazione degli stessi.
“Nella realizzazione dei quadri elettrici e di comando, infatti, le richieste di personalizzazioni sono la regola e comportano numerose operazioni manuali. L’utilizzo di armadi con montaggio semplificato, accessori versatili e soluzioni software intelligenti consente già un parziale miglioramento dell’efficienza di tali operazioni. Ma è mediante attrezzature e macchine sviluppate appositamente che i quadristi più lungimiranti ricercano assiduamente di automatizzare e conseguentemente ottimizzare il proprio processo produttivo”, spiega Porta.
“Per accelerare le singole operazioni costruttive, la Business Unit offre diverse soluzioni di automazione flessibili e adattabili in base alle esigenze, il contesto operativo e le dimensioni del progetto. La gamma di prodotti Rittal Automation Systems spazia dagli utensili manuali fino ai centri lavoro completamente automatizzati. In questo modo, l’azienda si propone ora anche come partner esperto capace di supportare tutte le fasi del processo di produzione, attraverso un portfolio di soluzioni completo, in grado di soddisfare ogni esigenza e disponibile in modo standardizzato in tutto il mondo”, aggiunge Porta.
CABLAGGIO SEMPLIFICATO
Smart Wiring Application: il nome rivela cosa c’è dietro il nuovo software, un’applicazione che permette di semplificare notevolmente l’intero processo di cablaggio di quadri elettrici. Che siano la descrizione dell’origine/destinazione, la connessione terminale, le sezioni, il colore, la lunghezza del filo, la terminazione o il routing preciso del cavo, il software fornisce una visualizzazione con le informazioni di collegamento e i dati di progettazione necessari a realizzare il montaggio all’interno del quadro di controllo. Il vantaggio: lo schema di cablaggio (un processo soggetto a errori che richiede molto tempo e un notevole know-how) non è più necessario. La Smart Wiring Application sfrutta al meglio le informazioni provenienti dal modello virtuale dell’armadio fatto in 3D con Eplan Pro Panel. Tuttavia, la nuova applicazione può essere utilizzata anche senza il layout 3D, importando, per esempio, le liste di cablaggio in formato Excel con tutte le informazioni di connessione, che vengono lette e gestite nel programma. In questo caso, la visualizzazione 3D dei percorsi di instradamento e le fasi di montaggio non possono essere fornite, ma il cablaggio step by step e il confronto delle varie liste di collegamento per modifiche dell’ultimo minuto rimangono comunque disponibili. I cablatori hanno informazioni chiare in ogni momento sulla situazione del cablaggio, su quanto è stato fatto, quanto manca per finirlo e valutare se (e come) fare potenziali modifiche.
Cablare un quadro elettrico richiede tempo e competenze, ma grazie alla nuova Eplan Smart Wiring Application, il processo è molto più semplice.
NUOVA GENERAZIONE DI CONDIZIONATORI BLUE E+
Con il nome “Blue e+” Rittal ha lanciato sul mercato una generazione completamente nuova di condizionatori, riaffermando la propria posizione di leader tecnologico anche in ambito climatizzazione. Recenti stime mostrano che vi sono circa due milioni di unità di climatizzazione per armadi di comando alimentati dalle reti elettriche in tutta Europa. Con una potenza totale assorbita di 2 GW (in media 1 kW per unità) il consumo potenziale è decisamente rilevante, oltre a essere fonte di circa 4 milioni di tonnellate di CO2 emesse nell’ambiente ogni anno.
Per aumentare l’efficienza energetica in modo significativo, Rittal ha implementato nella nuova generazione di condizionatori Blue e+ una tecnologia ibrida innovativa, utilizzata per la prima volta nei sistemi di raffreddamento della quadristica. Questa tecnologia opera insieme a un sistema condizionatore-compressore abbinato a un heat-pipe (condotto termico) che fornisce un sistema di raffreddamento passivo. Il compressore entra in funzione solo quando il raffreddamento passivo non è sufficiente. La strategia di controllo del funzionamento ibrido consente un significativo aumento dell’efficienza, soprattutto a carico parziale. Una unità Blue e+ è sei volte più efficiente di un condizionatore tradizionale con carico parziale del 15% in modalità heat-pipe puro. A un carico parziale del 65%, i sistemi compressore heat-pipe operano in modalità ibrida con una efficienza quattro volte superiore a quella di un’unità tradizionale. Oltre all’efficienza energetica, decisamente più elevata rispetto alle soluzioni di raffreddamento precedenti, i nuovi condizionatori si distinguono anche per flessibilità, sicurezza e maneggevolezza. ©ÈUREKA!
Il lancio dei condizionatori Blue e+ riafferma la posizione di Rittal come leader tecnologico anche in ambito climatizzazione.