Marco Ghirardello, già direttore generale di Fanuc Italia e General Manager di Fanuc Turchia, è stato recentemente nominato anche vice presidente di Fanuc Europe e ha assunto la supervisione di Fanuc Bulgaria.
È passato un anno e mezzo dall’accorpamento delle divisioni CNC, Robot e Robomachine e il team di Fanuc Italia lavora senza sosta per continuare a crescere. Il direttore generale Marco Ghirardello, da poco nominato anche vice presidente europeo, conferma con i risultati ottenuti l’intelligenza e la lungimiranza di una strategia di integrazione sempre più percepita e apprezzata dai clienti.
di Anna Guida
Da una parte, per valutare i processi nella loro completezza occorre viverli dall’interno, ma dall’altra bisogna mantenere un certo distacco da essi se si vuole compiere una valutazione il più possibile obiettiva. Proprio in questa posizione si trova oggi Marco Ghirardello, direttore generale di Fanuc Italia (www.fanuc.it): da un lato sempre più inserito e coinvolto nell’evoluzione che la Fanuc sta vivendo, con la recente nomina a vice presidente europeo della multinazionale, dall’altro pronto a osservarla con il giusto distacco, a un anno e mezzo da quel 1° aprile 2014 in cui si sono riunite in un’unica struttura le tre divisioni CNC, Robot e Robomachine. È a lui dunque che chiediamo di tracciare un bilancio di quest’ultimo periodo così ricco di novità e di attese.
“Oggi i costruttori di macchine chiedono prodotti sempre più flessibili, affidabili e facilmente riparabili ovunque siano spediti nel mondo”, afferma Ghirardello.
UN ANNO DI SUCCESSI E CONFERME
“A un anno e mezzo di distanza dal merge delle tre divisioni, non posso non affermare che la casa madre ci aveva visto giusto”, esordisce Ghirardello. “L’accorpamento ha migliorato le sinergie tecniche e commerciali del gruppo e creato un unico punto di riferimento per i nostri clienti. Sempre più costruttori di macchine, già nostri clienti per i CNC, hanno completato le proprie linee con i nostri robot per creare soluzioni automatiche ancora più integrate. La presenza di un interlocutore unico rappresenta un enorme vantaggio soprattutto per i clienti che esportano le loro macchine all’estero, in quanto l’assistenza può essere effettuata da qualsiasi filiale e in qualunque parte del mondo – abbiamo una rete capillare di ben 258 centri di assistenza. Il nuovo motto ‘Service first’ sottolinea l’impegno di Fanuc nei confronti dei clienti, e indica l’investimento fatto per fornire un’assistenza post-vendita migliorata e ancora più veloce e capillare. Gli obiettivi che la casa madre si prefiggeva attraverso questo accorpamento, cioè sfruttare al meglio le sinergie tecniche e commerciali delle tre divisioni ed essere più vicini ai clienti, sono stati pienamente raggiunti”.
UNA VITTORIA DI SQUADRA
Se dal generale si passa al particolare, ovvero se si puntano i riflettori sui risultati ottenuti dalla filiale italiana, i toni usati da Ghirardello sono ancora più entusiastici: “In questo anno abbiamo ottenuto la crescita più alta mai registrata da Fanuc in Italia, una crescita a doppia cifra, e abbiamo aumentato il numero dei nostri dipendenti, portandoli da 95 a 115, a supporto del potenziamento in atto in tutte e tre le divisioni”.
Nel nostro Paese, l’impegno per un’assistenza migliore si è tradotto nel consolidamento del servizio su tutto il territorio nazionale, con l’apertura dei nuovi uffici di Bologna, il potenziamento del magazzino locale e l’insediamento di nuovi tecnici di riferimento dislocati su tutto il territorio nazionale, in maniera da garantire un servizio rapido con intervento entro le 24 ore dalla segnalazione del problema. “È stata una vittoria di squadra: tutto il team italiano ha lavorato incessantemente per far crescere il gruppo e assicurare a Fanuc un ruolo da protagonista in un mercato altamente competitivo”, spiega Ghirardello.
Fanuc Italia è diventata la seconda filiale in Europa per volume di affari e numero di dipendenti, preceduta soltanto dalla Germania.
“Sempre più costruttori di macchine, già nostri clienti per i CNC, hanno completato le proprie linee con i nostri robot per creare soluzioni automatiche ancora più integrate”, afferma Ghirardello.
SECONDA FILIALE EUROPEA
Grazie all’impegno del team, Fanuc Italia è diventata la seconda filiale in Europa per volume di affari e numero di dipendenti, preceduta soltanto dalla Germania. Questo è uno dei motivi che hanno favorito la nomina di Marco Ghirardello, già direttore generale di Fanuc Italia e General Manager di Fanuc Turchia, a vice presidente di Fanuc Europe.
Nel suo nuovo ruolo, oltre alle responsabilità delle filiali italiana e turca, gli è stata affidata anche la supervisione di Fanuc Bulgaria, che coordina le filiali di Bulgaria, Ungheria, Romania, Grecia e Albania. “Il Sud-est Europeo è un mercato che attualmente offre buone opportunità di sviluppo, per via dei numerosi investimenti in corso da parte delle case automobilistiche e dello sviluppo di applicazioni emergenti”, sottolinea Ghirardello. “Insieme al Medioriente, quest’area è molto importante per l’Italia, che con queste regioni ha forti relazioni economiche e nei confronti delle quali Fanuc Italia può ora garantire un’assistenza ancora più efficiente e fornire un’interfaccia unica. Inoltre, Fanuc Bulgaria è la prima filiale aperta in Europa, una roccaforte storica della multinazionale giapponese nel vecchio continente”.
“Il Sud-Est europeo è un mercato che attualmente offre buone opportunità di sviluppo, per via dei numerosi investimenti in corso da parte delle case automobilistiche e dello sviluppo di applicazioni emergenti”, afferma Ghirardello.
SI APRONO NUOVI SCENARI
Il debutto al Plast di quest’anno con l’esibizione della gamma di macchine Roboshot per lo stampaggio a iniezione 100% elettrico, e la presentazione ad Hannover di CR-35iA, il primo robot collaborativo Fanuc e l’unico al mondo in grado di sollevare fino a 35 kg, rappresentano il compimento di un percorso che ha visto impegnarsi l’intera squadra italiana. “In Europa le soluzioni basate sulle presse elettriche non sono ancora molto diffuse, ma con la partecipazione al Plast abbiamo potuto riscontrare molto interesse e stiamo lavorando per diffondere la cultura dello stampaggio plastico elettrico anche qui da noi”.
Quanto alla robotica, di particolare interesse, anche per gli scenari che apre, è il nuovo robot collaborativo Fanuc CR-35iA, molto richiesto nel settore automotive, dove permette di sgravare l’operatore da operazioni pesanti (può infatti sollevare fino a 35 kg) e dove il tempo-ciclo passa in secondo piano rispetto alla necessità di affiancare la presenza dell’uomo alle linee automatizzate di assemblaggio. “Lo porteremo anche in EMO, al padiglione 3 stand E02 G01,perché crediamo molto nelle potenzialità di questa tipologia di robot cooperativo, che può veramente lavorare insieme all'operatore e non più isolato nella sua cella. La velocità di movimento moderata e la presenza di un rivestimento morbido rendono l’interazione completamente priva di rischi, anche in caso di contatto accidentale. Siamo convinti che CR-35iA sia utilissimo in tutti quei lavori che prevedono operazioni gravose per l'uomo e in quelli che richiedono sia la precisione del robot che il controllo dell’operatore, come in alcuni tipi particolari di assemblaggio. Oggi è usato soprattutto in ambito automotive, ma sicuramente troverà presto applicazione anche in altri settori: questo robot apre prospettive di integrazione ancora inimmaginabili”.
Il nuovo motto ‘Service first’ sottolinea l’impegno di Fanuc nei confronti dei clienti, e indica l’investimento fatto per fornire un’assistenza post-vendita migliorata e ancora più veloce e capillare.