Diego Perego, dal primo marzo nuovo Managing Director di Fagor Italia.
Dopo più di 15 anni in cui ha svolto un percorso di crescita all’interno di Fagor Italia, Diego Perego subentra a Pierluigi Barbieri e assume la carica di Managing Director della filiale italiana di Fagor Automation. TECN’È ha avuto l’opportunità di intervistare entrambi proprio in questa delicata fase di passaggio. Aspettative e visioni sul futuro, storia e crescita si intrecciano nel racconto dei due protagonisti.
di Anna Guida
Presente in Fagor Italia (www.fagorautomation.it) sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1990, per Pierluigi Barbieri è il momento di passare ad altri il testimone e godersi il meritato riposo. Affronta questa tappa con grande serenità perché lascia l’azienda in mano a un collega che conosce bene: Diego Perego, CNC Sales Manager della filiale italiana e, dal primo marzo, nuovo Managing Director.
Pierluigi Barbieri, responsabile della filiale italiana di Fagor Automation fino al febbraio 2016.
D. Iniziamo tracciando un identikit di Fagor Italia e di Fagor Automation?
Perego. Fagor Italia è la filiale italiana della multinazionale spagnola Fagor Automation, che a sua volta fa parte della Corporación Mondragon, il primo gruppo aziendale basco e il settimo dell’intera Spagna, composto da oltre 260 imprese ed enti e oltre 85.000 dipendenti. Fagor Automation, che conta circa 700 dipendenti in tutto il mondo, è impegnata nella progettazione e costruzione di sistemi d’automazione per l’industria e, in particolare, per le macchine utensili. La gamma di prodotti progettati e realizzati dalla società consiste in controlli numerici per macchine utensili e per macchine operatrici di svariati settori, sistemi digitali di regolazione per il controllo di motori, sistemi di misura lineari e rotativi, sia assoluti che incrementali. Ha un’ampia rete commerciale e tecnica presente in oltre 50 Paesi, tramite rappresentanze proprie e distributori. L’attività produttiva è distribuita in quattro stabilimenti di produzione: tre ubicati nei Paesi Baschi e uno a Pechino.
Fagor Automation è una società cooperativa, nata nei Paesi Baschi nel 1973, che conta ad oggi circa 700 persone nel mondo. Fa parte della Corporation Mondragón, la più grande cooperativa del mondo con oltre 83.000 dipendenti.
D. In questo quadro così ampio, di cosa si occupa la filiale italiana?
Barbieri. La filiale italiana, nata nel 1990, è sempre stata un punto di riferimento per il gruppo grazie alle potenzialità del mercato italiano e a un team altamente specializzato. Una proficua collaborazione, sia con la casa madre che con i costruttori italiani, ha permesso lo sviluppo di numerosi prodotti. Dal famoso conversazionale, fiore all’occhiello di Fagor Automation che partendo dal mondo tornio si è poi esteso alle fresatrici e alle rettifiche, fino allo sviluppo del CNC 8065 di nuova generazione e sempre in evoluzione.
Sempre in Italia vi è una divisione tecnico-commerciale che si dedica alla promozione dei prodotti Fagor in settori non espressamente legati all’asportazione truciolo settore metallo, come le macchine per la lavorazione del marmo, del vetro, del legno e dell’automazione in genere.
Nel 2012 è stato aperto anche il centro tecnologico di Ivrea, che affianca la sede di Cassina de’ Pecchi nell’attività di sviluppo prodotto, di promozione, di supporto all’applicazione e programmazione e di formazione clienti. Con la nascita del Centro, nuove risorse sono entrate a far parte dell’organico di Fagor Italia, persone di lunga esperienza nel settore del controllo numerico, conosciute e stimate da numerosi clienti finali e OEM: il loro obiettivo è quello di sviluppare il mercato degli utilizzatori e dei costruttori di macchine utensili, e al tempo stesso, grazie allo stretto rapporto con i clienti da un lato, e al dipartimento di R&S della casa madre dall’altro, sviluppare configurazioni ed estensioni di prestazioni customizzate del nostro CNC. Con l’apertura del centro di Ivrea Fagor ha deciso di potenziare il suo impegno verso il mondo italiano della fresatura dove ritenevamo di non essere percepiti e valorizzati in modo adeguato alla qualità dei nostri CNC. Il Centro, in collaborazione con il dipartimento R&S della casa madre, ha sviluppato diverse soluzioni ad hoc per il mondo della fresatura.
La strategia tecnologica perseguita da Fagor è volta a creare prodotti sempre più potenti, universali e quindi idonei a soddisfare le esigenze di più settori, senza trascurare la semplicità d’utilizzo.
D. Come è stato il trend per Fagor Italia in questi ultimi anni?
Barbieri. Il trend del 2014 e del 2015 è stato soddisfacente. Siamo tornati ai livelli di vendite pre-crisi. Vediamo in particolare un incremento delle macchine d’importazione, particolarmente dai mercati asiatici, e la tenuta dell’export dei nostri costruttori. Per quanto riguarda l’Italia, le agevolazioni fiscali del primo semestre 2015 hanno dato impulso al rinnovo dei macchinari, specialmente di piccole/medie dimensioni, a scapito del mondo retrofit.
D. In cosa si distinguono i prodotti Fagor?
Perego. Fagor si distingue innanzitutto per la sua capacità di sviluppo di software e la flessibilità del sistema produttivo che le consente di offrire soluzioni specifiche, in funzione delle necessità dei clienti. I nostri CNC presentano una grande facilità di programmazione e un’interfaccia user-friendly, senza perdere niente in potenzialità e capacità del prodotto. Inoltre, siamo una società a misura d’uomo, con cui i clienti possono dialogare facilmente. Abbiamo personale molto qualificato e competente, per cui il cliente trova sempre un interlocutore affidabile. Abbiamo ottime referenze e un installato molto importante, ma al contempo conserviamo l’umiltà propria di chi non si sente “arrivato”. Questo ci dà modo di avvicinarci a nuovi mercati, clienti e applicazioni.
Il CNC 8065. Fagor Automation ha deciso di essere presente in maniera diretta nel mercato italiano perché lo reputa un mercato strategico.
D. In quali attività siete impegnati per migliorare ulteriormente la vostra posizione sul mercato?
Perego. Fattori come velocità, potenza e semplicità sono alla base del successo del marchio. Oggi l’attività di Fagor, oltre a concentrarsi in maniera sempre più decisa nella ricerca e sviluppo, è volta a pubblicizzare agli interlocutori del settore (cliente finale, OEM, dealer, retrofit) quanto di buono svolto finora non solo nel mondo tornio e rettifica, settori di lungo corso, ma particolarmente nel settore fresatura/alesatura grazie agli ottimi risultati ottenuti dopo l’apertura del centro tecnologico di Ivrea. Per il futuro vediamo quindi opportunità ad ampio raggio che siamo certi di cogliere.
Oggi prendo in mano un’eredità importante, una storia, quella di Fagor Italia, lunga un quarto di secolo. È ovviamente una grande soddisfazione per me, un riconoscimento per il percorso che ho compiuto in azienda in 15 anni, ma è anche e soprattutto un nuovo inizio. La sfida non mi spaventa perché sono consapevole di avere un team valido con cui abbiamo già fatto tanto e ho la fortuna di conoscere bene i nostri prodotti e gran parte della clientela. E di aver condiviso molta della strada fatta con Pierluigi Barbieri, che è stato per me una guida e un esempio e che non smetterò mai di ringraziare.
Il CNC 8060. I CNC Fagor presentano una grande facilità di programmazione e un’interfaccia user-friendly.