Vista dell’area produttiva dello stabilimento produttivo di GF AgieCharmilles, a Zandone, nel Canton Ticino.
Soluzioni rivoluzionarie nella fresatura, nell’elettroerosione, nella testurizzazione laser, nell’automazione e nei servizi ai clienti hanno rappresentato il cuore dell’International Technology Show di GF AgieCharmilles, tenutosi a Losone dal 19 al 23 marzo 2013. Oltre a scoprire e “provare” tutte le novità esposte, Tecn'è è entrata nel vicino stabilimento di Zandone, cuore pulsante della produzione delle macchine e degli impianti per l'EDM della multinazionale svizzera. Ripercorriamo insieme i nostri passi.
di Anita Gargano
Una manciata di chilometri separa la sede amministrativa di GF AgieCharmilles (www.gfac.com/it/) a Losone dallo stabilimento produttivo di Zandone. La stessa distanza che la divide dalle rive svizzere del Lago Maggiore. Ma percorrere questi pochi chilometri significa colmare una distanza che raramente ci è permesso di comprendere. Significa passare dall’auditorium scintillante in cui manager in abito scuro ci parlano delle più recenti case histories di successo al capannone in cui operai e tecnici plasmano con la precisione delle loro mani pazienti e dei loro occhi vigili gioielli di tecnologia e precisione. L’International Technology Show 2013, tenutosi dal 19 al 23 marzo, ci ha permesso di intraprendere questo breve ma significativo viaggio. Ripercorriamolo insieme.
In occasione dell’Internationl Technology Show 2013, GF AgieCharmilles ha accolto 700 produttori di utensili e di stampi e costruttori di pezzi di precisione di tutto il mondo che hanno potuto sperimentare i modi in cui le tecnologie di lavorazione e le soluzioni rivoluzionarie della multinazionale svizzera.
UNA VETRINA INTERNAZIONALE
GF AgieCharmilles, leader mondiale nella progettazione e costruzione di macchine, soluzioni complete per l’automazione e servizi per la fabbricazione di stampi e utensili e per la produzione di parti ad alta precisione, assicura un’ampia offerta di prodotti che spaziano dai sistemi per l’elettroerosione e fresatura ad alta velocità ai dispositivi di posizionamento e palletizzazione, dagli impianti laser per la texture di superfici 3D fino ai servizi di assistenza e ricambi.
In occasione dell’Internationl Technology Show 2013 la multinazionale svizzera ha accolto 700 produttori di utensili e di stampi e costruttori di pezzi di precisione di tutto il mondo, che hanno potuto sperimentare i modi in cui le tecnologie di lavorazione e le soluzioni rivoluzionarie di GF AgieCharmilles possono aiutare i clienti a differenziarsi sul mercato e a superare la concorrenza.
L’evento è iniziato con una panoramica della storia di innovazione del gruppo e ha incluso interventi da parte di clienti, casi applicativi, formule di “incontro con gli esperti”, dimostrazioni di lavorazione dal vivo. L’azienda ha dimostrato come le sue tecnologie e la sua esperienza contribuiscano al successo della TP-LINK, il primo fornitore al mondo di reti locali senza fili e di apparecchiature Customer Premise Equipment a banda larga con base a Shenzen (Cina). Una dimostrazione pratica di come GF AgieCharmilles si spinga oltre i confini tecnologici per innescare il successo dei suoi clienti.
Lo stabilimento produttivo di GF AgieCharmilles, a Zandone, nel Canton Ticino.
LA PRODUTTIVITÀ DAL VIVO
Dal reparto lavorazione meccanica alla “fabbrica elettrica”, dalle linee multi-prodotto per l’assemblaggio alla rettifica, dal controllo qualità al rodaggio per arrivare al reparto imballaggio in cui i prodotti finiti vengono preparati per il trasporto in contenitori innovativi. Abbiamo assistito a tutte questa fasi nello storico stabilimento produttivo di Zandone, dove lavorano più di 300 tecnici specializzati e una cinquantina di giovani apprendisti. Qui i collaboratori qualificati rappresentano oltre il 90% del personale, mentre il 25% ha una formazione superiore o accademica.
Lo stabilimento produce macchine utensili a elettroerosione per la lavorazione dei metalli, tecnologia che rappresenta un processo chiave nella fabbricazione di stampi e utensili per i più svariati settori, quali i trasporti, le telecomunicazioni e l’energia.
“L’elettroerosione è un processo di lavorazione di metalli con asportazione di materiale tramite processo elettrotermico. Per mezzo di impulsi di corrente elettrica in rapida successione sono generate scariche tra l’utensile (l’elettrodo) e il pezzo da lavorare. Ciascuna di queste scariche fonde e fa evaporare, e di conseguenza asporta, una piccola parte del materiale del pezzo. Tra il pezzo e l’elettrodo circola un liquido (dielettrico) per il raffreddamento e l’isolamento. Contemporaneamente, facilita la rimozione del materiale asportato dall’intercapedine di lavoro. Gli impulsi di corrente sono forniti da un generatore sviluppato in casa; questi possono essere adattati al tipo di materiale e al tipo di lavorazione. Un comando numerico di proprio sviluppo controlla, misura, confronta e comanda il movimento dell'elettrodo che deve essere continuamente adattato all’avanzamento del lavoro”, ci ha spiegato Martino Branca, Electric Engineering Manager. “È intuitivo capire quanto l’elettronica sia importante per il funzionamento di queste macchine”.
In effetti, tra tutti i reparti è stato proprio il “dipartimento fabbrica elettrica” quello che ci ha colpito di più, e non solo per l’altissima percentuale di donne che lavorano qui, chiamate a vigilare su un processo che richiede estrema precisione. “In quest’area produciamo attualmente 43.000 schede elettroniche all’anno per i tre stabilimenti produttivi del gruppo, a Zandone, Ginevra a Pechino. L’85% di tutta l’elettronica del gruppo nasce qui, mentre il restante 15% è acquistato da fornitori esterni: i PC industriali, per esempio, vengono acquistati da fornitori perché non rientrano nelle nostre competenze né nel nostro business”, spiega Branca, “ma tutto il testo prende vita qui”.
Durante la nostra visita abbiamo avuto il privilegio di seguire il lavoro di questa divisione in tutte le sue fasi. Dalla prima “stazione”, dove avviene il controllo di tutta la componentistica, al trasferimento dei componenti in sette magazzini verticali, tre dei quali climatizzati. Abbiamo seguito con sguardo affascinato la fase di montaggio, in cui i singoli componenti vengono posizionati su un circuito stampato per poi essere saldati in un forno di rifusione, e la fase di inserzione manuale, che supplisce con l'ingegno umano all'imperfezione della macchina. La saldatura avviene su due impianti, una saldatrice tradizionale e una selettiva, per poi passare alla fase di finitura, in cui si applicano frontalini, squadrette e le etichette con il numero di serie.
Ultima ma non meno sorprendente la fase di test. “Testiamo ogni singola scheda, singolarmente e poi anche insieme. All’interno del nostro reparto abbiamo un team che si occupa dello sviluppo di controlli sempre più affidabili”, conclude Branca al termine della nostra passeggiata nella “fabbrica elettrica”.
La HEM 500U, una soluzione di fresatura a cinque assi con una tavola girevole inclinabile di nuovo sviluppo.
La CUT 200 mS/Sp per l’elettroerosione a filo.
PER DIFFERENZIARSI SUL MERCATO
A conclusione del tour nel mondo Agie Charmilles, siamo tornati nella sede di Losone a provare in prima persona le nuove soluzioni nei settori Milling, EDM, Testurizzazione laser, Automation e Customer Services. Qui abbiamo avuto la possibilità di conoscere e vedere da vicino le novità proposte e di interagire direttamente con i tecnici e commerciali per scoprire le soluzioni più adatte alle diverse esigenze di lavorazione.
Due le innovazioni presentate nel settore della fresatura: la HSM 200U LP, una macchina a cinque assi rivoluzionaria e compatta per la produzione di parti piccole e precise, con motori lineari su tutti gli assi, un'ampia scelta di possibilità di automazione e un sistema di misurazione intelligente dell’utensile. Accanto a questa, la HEM 500U, una soluzione di fresatura a cinque assi flessibile e semplice da usare, con una tavola girevole inclinabile di nuovo sviluppo che assicura accuratezza e velocità di spostamento elevate.
Per quanto riguarda l’EDM, sono state illustrate quattro novità: la CUT 200 mS/Sp per l’elettroerosione a filo, con la sua avanguardistica interfaccia uomo-macchina intuitiva AC CUT. Progettata e costruita in Svizzera, vanta la termostabilizzazione per un’accuratezza di posizionamento ottimale, i moduli intelligenti Profil-Expert a bordo, Power Expert e Taper-Expert 2 e un’ampia gamma di funzioni intelligenti per incrementare le prestazioni.
La riprogettata Form 20, presentata con un cambio utensile lineare, fornisce il miglior rapporto prezzo/prestazioni del mercato per l’elettroerosione a tuffo, grazie alla sua versatilità, affidabilità e semplicità d’uso. È caratterizzata da un generatore ad alta potenza, un modulo Tecform per migliorare l'efficienza della lavorazione e ridurre i tempi improduttivi, e una facile impostazione per un avvio rapido per l’erosione.
La Form 2000 VHP è una pietra miliare nell’elettroerosione a tuffo ad altissima precisione, grazie alla termostabilizzazione che domina le fluttuazioni di temperatura per offrire il massimo in fatto di stabilità e precisione. Il corpo macchina è assemblato con la massima accuratezza, grazie a un asse Z raffreddato con dielettrico. Inoltre, il test laser della macchina negli ultimi passi della produzione assicura un posizionamento 3D perfetto.
Drill 300 B, una soluzione di foratura con l’elettroerosione, è stata progettata per ottenere i migliori risultati in fatto di strato rifuso e di integrità del foro. Con la sua potente elettronica d'avanguardia, l’impulso è completamente ottimizzato per la foratura EDM, mentre l’usura dell’elettrodo e lo strato rifuso sono ridotti a pochi micrometri, con una velocità di lavorazione ragionevole.
La Form 2000 VHP per l’elettroerosione a tuffo ad altissima precisione.