Con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, Prodal è un’azienda specializzata nei prodotti da forno surgelati: pizze, prima di tutto, ma anche bruschette, snack e, da ultimo, focacce di alta qualità.
Dopo un’esperienza ventennale come pizzaioli, scelgono di costituire una società: Prodal. I titolari investono le loro risorse di capitale e di tecnologia in una moderna struttura imprenditoriale, che opera dal 1994 nel campo della produzione di pizze surgelate. Qui, grazie alla collaborazione con gli esperti di ABB, anche i robot danno il loro essenziale contributo.
di Guido Giarda
Con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, Prodal è un’azienda specializzata nei prodotti da forno surgelati: pizze, prima di tutto, ma anche bruschette, snack e, da ultimo, focacce di alta qualità. Oltre alla propria produzione, commercializza prodotti di terzi a completamento di gamma. Prodal è una delle poche realtà aziendali del Nord Est inserita nei progetti della “Società per l'Imprenditorialità Giovanile”.
“Prodal è un’azienda che intende assolutamente preservare la sua anima artigianale”, afferma il titolare Tiziano Zanuto, “perché solo così può garantire l’eccellenza di prodotti di alta gamma, adatti ai clienti più esigenti in tutto il mondo. Ma è anche un’azienda molto innovativa, che non rinuncia a sperimentare soluzioni di automazione, quando queste garantiscono l’ottimizzazione dei costi e un’assoluta costanza nella qualità”.
UNA TRASFORMAZIONE DI SUCCESSO
Avendo maturato una lunga esperienza di pizzaioli, nel 1994 i titolari dell’azienda decidono di costituirsi in società e di investire le loro risorse in una moderna struttura imprenditoriale. Messe a punto tutte le fasi del processo e, in particolare, quella dell’abbattimento della temperatura e della surgelazione dei prodotti (le uniche nelle quali non era stata fatta esperienza diretta in pizzeria), l’azienda avvia l’attività promozionale nelle principali fiere nazionali del settore, a partire dalla Mostra Internazionale dell’Alimentazione di Rimini.
Per accumulare le necessarie esperienze e verificare il riscontro della qualità della propria offerta, l’azienda veneta si focalizza inizialmente sul mercato interno, ma in breve decide di affrontare il più difficile mercato estero, molto esigente in termini di standardizzazione del prodotto. Il buon successo commerciale, la costante crescita del volume d’affari e l’ampliamento della gamma degli alimenti proposti portano l’azienda a puntare sempre più sull’esportazione. Sulla base di questi presupposti, nel 2011 Prodal costruisce un nuovo stabilimento di circa 5.000 m², progettato ad hoc, in un’ottica di miglioramento continuo e con in mente l’attenzione a possibili innovazioni di processo.
Nel complesso, in Prodal, l’automazione ha assicurato una significativa riduzione dei costi e ha dato un valore aggiunto in termini di qualità; tutto ciò si traduce in un drastico abbattimento dei prodotti non conformi.
QUALITÀ DEGLI INGREDIENTI
Oggi Prodal, che conta 35 dipendenti, ha un capacità produttiva di 100.000 pizze al giorno, di vario formato; oltre che in Italia, gli alimenti sono commercializzati nei principali Paesi europei e in molti anche al di fuori dell’Europa. La distribuzione avviene servendo principalmente il canale Ho.re.ca, mercato che predilige un prodotto di alta qualità. Oltre alla vasta gamma di pizze già guarnite e cotte, l’azienda offre anche cibi semilavorati, quali basi bianche, basi rosse... soddisfacendo attentamente le richieste dei vari mercati di riferimento.
La scelta delle materie prime è di basilare importanza, così come l’attenta osservazione delle fasi di lavorazione che seguono le procedure di uno specifico “Manuale di Autocontrollo”, dettate anche dalle certificazioni interne BRC - IFS e UNI EN 22000 e bollo CE. La tecnologia Prodal si basa su un processo che, pur essendo industriale, mantiene tutte le caratteristiche dell’impostazione artigianale: la velocità dell’impasto e i tempi di lievitazione naturale sono fra loro complementari, per una resa ottimale del prodotto alla cottura. Il processo garantisce al consumatore una pizza fragrante, saporita e molto digeribile. Alcune fasi produttive che assicurano le caratteristiche qualitative dell’alimento sono interamente manuali e tali resteranno.
L’INGRESSO DELL’AUTOMAZIONE
L’idea che una forma di automazione potesse aiutare la preparazione delle pizze, sia nell’abbreviare i tempi, sia nel garantire una costanza di risultati, era già nella mente degli imprenditori. Un primo esperimento è stato effettuato qualche anno fa con una macchina standard per la distribuzione del pomodoro sulla pizza. Successivamente, si è pensato di affinare questa fase di processo utilizzando la robotica.
In collaborazione con gli specialisti di ABB (www.abb.com), è stata sviluppata una soluzione, operativa dalla fine del 2012, che soddisfa le esigenze dell’azienda veneta. Lungo la linea di produzione, dopo la fase di dosaggio, è stata allestita una cella con due robot IRB360 PickMaster™ dotati di sistema di visione ABB PickMaster™ e di organo di spalmatura del pomodoro. I robot effettuano l’operazione con un movimento a spirale a partire dal centro e si arrestano esattamente nel punto desiderato, garantendo l’assoluta uniformità di tutte le pizze prima dell’aggiunta degli altri ingredienti. Pur essendo l’applicazione del tutto nuova, ABB poteva già vantare esperienze simili, per esempio nell’utilizzo di robot che completano con motivi decorativi la superficie delle torte.
Un impegno particolare è stato richiesto a livello di software per lo studio delle esatte traiettorie di movimento del robot. La collaborazione con ABB è stata aperta e positiva: Prodal ha avuto tutte le risposte che cercava in termini di servizio e competenze. Ora il personale dell’azienda gestisce in autonomia le quotidiane necessità di riprogrammazione legate alle diverse tipologie e dimensioni dei prodotti, agli spessori e alla densità della polpa di pomodoro. Nel complesso, l’automazione ha assicurato una significativa riduzione dei costi e ha dato un valore aggiunto in termini di qualità; tutto ciò si traduce in un drastico abbattimento dei prodotti non conformi. Il successo del progetto indurrà l’azienda, nel caso di nuovi investimenti, a una scelta obbligata verso la robotica, già sperimentata con successo.
Prodal è quindi la dimostrazione di come la sapienza artigianale, che mette al centro dell’attività la qualità e l’attenzione verso il prodotto unita alla tecnologia, permettano di abbattere i costi di gestione e di preservare l’elevato standard qualitativo dell’offerta.
Il robot IRB 360 FlexPicker di ABB.