Analizziamo i fattori con i quali i costruttori devono confrontarsi per far sì che il fastener, da tecnologia emergente, assuma il ruolo di una soluzione consolidata, capace di contribuire concretamente alla creazione di valore, anche nel mondo Automotive. Tali fattori si possono sintetizzare in tre tematiche interconnesse: qualità, semplificazione del processo e standardizzazione del prodotto.
Secondo gli analisti, il trend di crescita a livello mondiale che ha caratterizzato finora il mercato dei fastener è confermato almeno fino al 2024. Tale incremento è supportato dall’andamento più che positivo del settore Automotive e, in particolare, all’interno di esso è sostenuto da un sempre più crescente utilizzo dei sistemi di fissaggio autoaggancianti, che sono una valida alternativa alla saldatura della lamiera perché consentono di creare giunzioni resistenti a forti coppie ed elevati carichi di trazione, e sono veloci da installare sfruttando linee automatizzate. L’altro fattore che fa da volano alla crescita del comparto si individua nella sempre più massiccia presenza di particolari tecnici ed estetici in plastica all’interno delle vetture, che ampliano il ventaglio delle possibili applicazioni dei fastener nel mondo Automotive.
Alla luce di tali premesse è evidente che i produttori siano coinvolti in prima persona nello sviluppo di questa tecnologia di fissaggio all’interno del mondo Automotive; cerchiamo quindi di analizzare i fattori con i quali questi ultimi si devono confrontare per far sì che la tecnologia fastener assuma il ruolo di una soluzione collaudata, capace di contribuire concretamente alla creazione di valore. Tali fattori si possono sintetizzare in tre tematiche interconnesse: qualità, semplificazione del processo e standardizzazione del prodotto.
QUALITÀ, PRIMA DI TUTTO
In prima analisi possiamo riferirci alla qualità meccanica dell’assemblaggio che il fastener assicura, intesa come la possibilità di creare giunzioni, eventualmente amovibili, resistenti ai carichi e filettature precise. In secondo luogo, altrettanto importante, non va trascurata la qualità dell’estetica del prodotto assemblato. Pensiamo, ad esempio, al fissaggio di una maniglia sulla struttura di una portiera. Un fastener in grado di assicurare saldamente e stabilmente i due elementi, senza giochi e inestetismi, viene senza dubbio preferito a soluzioni più instabili che possono essere causa di danni non solo strutturali, ma anche di immagine per la casa automobilistica.
Stabilita la tipologia di fissaggio più adatta allo scopo, vi è da considerare il contributo che il fastener è in grado di offrire alla semplificazione dei processi di montaggio (del fastener stesso) e dell’assemblaggio (dei componenti). Abbiamo già sottolineato come il fissaggio meccanico rappresenti una valida alternativa alla saldatura proprio perché semplice e veloce da installare, con tempistiche in linea a quelle richieste dal mondo Automotive, e come preservi l’estetica della giunzione. Rispetto ad altre tecnologie, un sistema di montaggio per fastener è, nel complesso, più semplice e meno oneroso in termini economici; se si considera che oggi la vera sfida nell’Automotive è ridurre il più possibile il cosiddetto In-Place-Cost (IPC), il fastener si muove in questa direzione.
RIDUZIONE DELL’IN-PLACE-COST e STANDARDIZZAZIONE
L’In-Place-Cost rappresenta il costo totale che il cliente deve sostenere, dallo sviluppo del prodotto al momento in cui il fastener è montato e funziona. Fatto 100 il costo totale, il costo fisico del componente incide per circa il 15% dell’importo. L’utilizzo di soluzioni di fissaggio innovative ad alto valore aggiunto contribuisce a ridurre l’IPC garantendo le performance del prodotto e, in alcuni casi, migliorandole. A questo risultato si arriva, ad esempio, attraverso la ricerca di soluzioni che possano essere standardizzate in modo da ridurre i costi indiretti, come quelli associati allo sviluppo del prodotto e alla semplificazione dell’assemblaggio. Inoltre, non va dimenticato che la standardizzazione porta con sé un ulteriore vantaggio legato alla riduzione del numero di differenti tipologie di fastener complessivamente utilizzate in un progetto, che facilita l’automatizzazione del processo stesso di installazione.