La scelta di una soluzione di assemblaggio ha importanti ricadute sulla manutenzione dei componenti. In questo numero analizziamo le caratteristiche da considerare quando si progetta un componente nel rispetto della Direttiva Macchine e vediamo come alcune categorie di fasteners sono pensate per soddisfare ergonomia, velocità e precisione delle operazioni di manutenzione.
La corretta pianificazione degli interventi di manutenzione assicura il mantenimento nel tempo delle prestazioni di un qualsivoglia componente, macchinario o impianto. Sia esso di carattere industriale (un macchinario, ad esempio), sia di uso civile (un’automobile o un elettrodomestico), la scelta delle soluzioni di assemblaggio dei componenti è un aspetto fondamentale della vita del bene che si estende dall’impostazione del progetto fino alla manutenzione. Tale aspetto non è sempre ben compreso dai progettisti o, per abitudine, non viene approfondito e si preferisce ricorrere alle soluzioni tradizionalmente adottate. Al contrario, soffermarsi a riflettere sulle modalità di giunzione tra le parti per individuare caso per caso la soluzione migliore di assemblaggio prolunga la vita utile del bene stesso e consente all’utente finale di ridurne i costi di produzione e manutenzione.
SICUREZZA ED ERGONOMIA
La direttiva macchine stabilisce che “la macchina deve essere progettata e costruita in modo da permettere l’accesso in condizioni di sicurezza a tutte le zone […]”. È fondamentale dotare la macchina di pannelli e portelli di accesso di facile rimozione/installazione ed apertura, mentre cassetti estraibili o guide consentono all’operatore di accedere ai componenti interni senza sforzo. A proposito di rimozione, la citata direttiva prevede di assicurare i rivestimenti protettivi con rondelle imperdibili e relative viti.
Un altro elemento fondamentale da considerare nel progetto è l’ergonomia del sistema in relazione alla sua manutenzione, che si traduce unicamente nell’individuare soluzioni che non costringono l’operatore a compiere manovre rischiose per accedere ad una parte o più semplicemente, evitare al manutentore di ripetere numerose volte una stessa operazione come svitare o riavvitare viti. Ripetizioni che, tra l’altro, possono comportare errori dovuti, ad esempio, all’inserimento scorretto di una vite nel foro, con conseguente forzatura e spanatura della filettatura: il rimontaggio degli elementi deve essere veloce e a prova di errore. Deve, cioè, essere preciso e avvenire senza forzature, e non deve arrecare danni alla macchina: minimizzare il numero di parti e interconnessioni che devono essere smontate o rimosse è una buona prassi per facilitare questo tipo di operazioni.
A tale scopo, alcune categorie di fasteners sono particolarmente preziose perché rispondono alle caratteristiche sopra esposte. Ne sono un esempio le chiusure a un quarto di giro, che permettono di montare o smontare rapidamente pannelli e coperture o le filettature riportate che, formando un collegamento elastico tra vite e madrevite, eliminano l’usura degli assemblaggi filettati all’interno di materiali metallici omogenei.