In occasione del CES 2017, Intel ha consolidato il ruolo di leader in alcuni ambiti, tra cui la guida autonoma e le tecnologie 5G, la realtà virtuale e la “merged reality”.
In occasione del CES 2017, Intel (www.intel.it) ha consolidato il ruolo di leader in alcuni ambiti, tra cui la guida autonoma e le tecnologie 5G, la realtà virtuale e la “merged reality”. Durante la conferenza stampa, il CEO Brian Krzanich ha presentato la visione di Intel per il futuro della tecnologia della realtà virtuale e della merged reality, e come queste tecnologie siano destinate a reinventare le esperienze relative ai viaggi, alla sicurezza e alla produttività sul lavoro, oltre che a sport e gaming.
Krzanich ha guidato il pubblico attraverso una serie di esperienze di realtà virtuale pre-registrata e dal vivo, iniziando con il volo con tuta alare sul deserto di Moab, nello Utah. Le persone presenti in sala hanno potuto sperimentare l’esperienza di realtà virtuale della cascata di Ban Gioc, una delle attrazioni naturali più straordinarie del Vietnam. Hanno quindi effettuato virtualmente un’ispezione tramite un drone che sorvolava a bassa quota una centrale di energia solare del Nevada. Si sono seduti a bordo campo durante una partita di basket della NCAA. E hanno vissuto l’esperienza di un’apocalisse di zombie nel nuovo videogame di realtà virtuale “Arizona Sunshine”.
Tutte queste esperienze sono state offerte da PC basati su processori Intel® Core™ di settima generazione e visori per la realtà virtuale Oculus Rift. Riportiamo per i lettori un intervento di Brian Krzanich che evidenzia come la realtà virtuale apra un nuovo mondo di opportunità per viaggi, lavoro e divertimento.
“Oggi ho avuto un’esperienza straordinaria. Ho guidato 250 persone in tuta alare che si sono lanciate da un elicottero a Moab, nello Utah. Ho fatto un’escursione con loro nei pressi di un’enorme cascata nella campagna del Vietnam. Li ho portati con me in volo su un drone a bassa quota che sorvolava una centrale di energia solare in Nevada. Li ho fatti sedere a bordo campo alla partita di basket della NCAA Butler contro Villanova. E ho combattuto con loro per sopravvivere a un’apocalisse di zombie.
Tutto questo è accaduto nella sala conferenze di un hotel di Las Vegas al CES 2017, ed è stato possibile grazie alle tecnologie emergenti di realtà virtuale e merged reality che, a mio avviso, offrono straordinarie possibilità al mondo intero.
Da mezzo secolo ormai siamo abituati a dividere il mondo tra digitale e fisico. Questo confine sta svanendo rapidamente, e i due mondi si stanno combinando in nuovi entusiasmanti modi.
Un video non è più un qualcosa da guardare su una superficie piatta che teniamo in una mano o su uno schermo che guardiamo dall’altra parte di una stanza. La tecnologia si sta evolvendo a un ritmo talmente rapido, con nuovi sviluppi praticamente ogni giorno, che mi piacerebbe fare un passo indietro per vedere dove siamo arrivati. E dove siamo diretti.
Quando guardo in un visore per la realtà virtuale, vedo un nuovo mondo di opportunità per viaggiare, lavorare e divertirsi. Ritengo che la realtà virtuale possa fare molto di più che permetterci di giocare a videogame immersivi. Sono convinto che arricchirà profondamente le possibilità di goderci lo sport e l’intrattenimento, trasportandoci al centro dell'azione. Attraverso la combinazione di droni, videocamere e tecnologia avanzata, ritengo che la realtà virtuale abbia la potenzialità di salvare vite durante missioni di ricerca e soccorso o in seguito a catastrofi naturali, e la potenzialità di rendere più sicuro l’ambiente di lavoro di milioni di persone, consentendo agli addetti di svolgere ispezioni pericolose da una distanza di sicurezza.
In occasione di qualsiasi transizione tecnologica, l’hardware normalmente arriva sul mercato prima del resto dell’ecosistema necessario per rendere popolare la nuova tecnologia. La realtà virtuale non è diversa. Ciò che ha limitato l’adozione di massa della realtà virtuale fino ad oggi è stata la carenza di contenuti disponibili.
Stiamo ora assistendo a un’espansione di contenuti per la realtà virtuale, e tali contenuti genereranno incredibili quantità di dati. Ad esempio, la tecnologia di replay a 360° Intel® impiega 38 videocamere 5K ad alta definizione per catturare l’azione su un campo da basket o da gioco. Tutto questo produce un’imponente mole di dati, circa 2 terabyte di dati al minuto.
Grazie al perseguimento senza sosta della Legge di Moore da parte di Intel, unitamente alla nostra tecnologia di visione artificiale, la tecnologia di rilevamento della profondità Intel® RealSense™ e le iniziative sul video volumetrico, Intel svolgerà un ruolo decisivo per realizzare il potenziale di tutti questi dati.
Le implicazioni? Sbloccare l’accesso ai dati consentirà di trasformare i settori industriali e migliorare praticamente ogni aspetto della nostra vita: istruzione e intrattenimento o altre esperienze, come per esempio i viaggi.
La stessa definizione di ‘realtà’ sta cambiando. Attualmente stiamo sviluppando la cosiddetta ‘merged reality’, in cui il mondo reale e i mondi virtuali si fondono senza interruzione. Penso ad esperienze che vanno oltre giochi come Pokémon Go. Mi riferisco a Project Alloy di Intel, che consente, a chi lo indossa, di usare le proprie mani, invece dei controller, per manipolare oggetti virtuali, o anche, di muoversi liberamente in un video prodotto in live-action, non in CGI. O ancora, ai membri di un team globale di ingegneri di una casa automobilistica di camminare intorno al motore in corso di sviluppo come se si trovassero nella stessa stanza.
Ebbene sì, ci sono state anche amplificazioni mediatiche, come spesso accade con le nuove tecnologie. Però sono fermamente convinto che la realtà virtuale e la merged reality siano destinate a superare le nostre aspettative. Rappresentano la nuova frontiera delle esperienze umane, e ritengo che non si tratti semplicemente di un miglioramento tecnologico, ma di una vera e propria svolta. Non vedo l’ora di scoprire dove ci porteranno queste nuove tecnologie, e vi invito a seguirci in questo percorso”.
Brian Krzanich, CEO di Intel.