Stefano Boeri sul palco di MARMO+MAC Restart Digital 2020.
Si è chiusa il 2 ottobre l’edizione speciale di MARMO+MAC Restart Digital, inaugurata il 30 settembre scorso presso il Centro Congressi dal Presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, il Direttore Generale, Giovanni Mantovani, e il Sindaco di Verona, Federico Sboarina. Ospite per l’occasione, l’architetto e urbanista Stefano Boeri che ha tenuto una Lectio Magistralis dal titolo “Natura e architettura: nuove visioni per lo spazio urbano”.
“La pandemia che abbiamo affrontato, pur nella difficoltà, è stata una opportunità, perché ha cambiato il modo di concepire gli spazi di vita privata e sociale. Il profondo senso di fragilità che abbiamo percepito deve ora trasformarsi in forza. Ci siamo resi conto della necessità di cambiare il nostro rapporto con la natura, ripensandola non solo come qualcosa di esterno a noi, bensì come qualcosa che parte dal nostro interno e con cui dobbiamo trovare un nuovo equilibrio. Anche le città devono essere rilette da questo punto di vista e diventare l’espressione più ricca della biodiversità delle forme naturali”, ha spiegato Boeri nel suo intervento.
“Nel corso degli anni le città sono infatti cresciute, diventando un acceleratore determinante nel processo di cambiamento climatico; basti pensare che proprio in città viene prodotto il 75% della CO2 che troviamo nell’atmosfera e l’unico strumento per assorbire la CO2 già emessa sono gli alberi e le piante. Le città oggi devono dunque passare da responsabili e vittime del cambiamento climatico a protagoniste nella battaglia per contrastarlo. In questo, è fondamentale il ruolo dell’architetto”, ha aggiunto Boeri.
“Noi professionisti dobbiamo ripensare al ruolo della città e alla sua nuova conformazione come arcipelago di quartieri in cui spazi, servizi e ambienti sono progettati per rilanciare nuove forme di integrazione e riequilibrio tra la sfera umana con quella naturale”, ha continuato Boeri.
“Ma l’equilibrio con la natura riguarda anche i materiali naturali con le loro caratteristiche di durabilità e sostenibilità. In questo contesto, la pietra può garantire qualità eccelsa. La pietra, così come il legno, la terra, è un materiale naturale straordinario che può consentire eccezionali modalità di realizzazione di spazi di alta qualità architettonica. Perché operare con coscienza e nel rispetto del rapporto con la natura non deve significare porre alcun limite alle nostre capacità creative e imprenditoriali”, ha poi evidenziato Boeri.
Fino al 2 ottobre, le aziende e gli operatori della filiera del marmo sono stati collegati sulla nuova piattaforma di networking e formazione messa a disposizione da MARMO+MAC per la Community globale della pietra naturale. 3.000 gli utenti che si sono iscritti da tutto il mondo, pronti a incontrare negli stand digitali 212 espositori, dei quali la metà esteri, in rappresentanza di 22 Nazioni.
Più di 70 le iniziative programmate sulla rete, tra conferenze, presentazioni e sessioni didattiche in streaming. La tecnologia è così diventata un mezzo per colmare le distanze tra i professionisti del settore, permettendo ai mercati di riferimento di restare in contatto e aggiornarsi sulle ultime novità, in un percorso verso la “nuova normalità”, anche fieristica.