Lo scorso 13 novembre, Modula, azienda italiana con sede a Salvaterra, in provincia di Reggio Emilia, specializzata nella progettazione e produzione di magazzini automatici verticali, ha tagliato il nastro del nuovo plant produttivo collocato nel distretto industriale di Suzhou, nella provincia dello Jiangsu, non lontano da Shangai.
Modula (China) Automation Equipment Co. Ltd. è nata nel 2018 grazie a un investimento complessivo di 25 milioni di dollari, diventando una delle tre sedi produttive globali del gruppo Modula, dopo Salvaterra, in Italia, e Lewiston, negli Stati Uniti. Il polo produttivo attivo e funzionante al 100% occupa un’area di 25.000 metri quadrati, con una superficie coperta di 15.000 metri quadrati, 80 dipendenti destinati a diventare 150 nei prossimi anni.
Oltre 300 persone hanno partecipato alla cerimonia che ha visto alternarsi sul palco, dopo la tradizionale Lion Dance, il Board di Modula e autorità italiane e cinesi.
Sono intervenuti: Franco Stefani, Presidente di Modula S.p.A.; Valeria Petroli, Deputy Trade Commissioner dell’Agenzia ICE, Italian Trade & Investment Agency di Shangai; Valtero Canepa, Vicepresidente della Camera di Commercio Italiana in Cina; il console Aggiunto Maria Ludovica Murazzani e la rappresentante della municipalità di Suzhou (SIP). Nelle loro parole l’orgoglio per la sempre più viva cooperazione tra Cina e Italia: paesi sempre più legati in termini economici e per le eccellenze italiane che investono in Oriente.
In questo contesto, la nuova filiale di Modula rappresenta un altro investimento in questo distretto per l’imprenditore Franco Stefani, e conferma la scelta fatta già nei primi anni 2000 quando aveva puntato su queste aree fondando System China, dedicata alla produzione di impianti per la ceramica.
Al termine degli interventi, gli ospiti hanno avuto la possibilità di effettuare un tour della fabbrica cinese, guidati dallo staff che ha illustrato loro il processo produttivo dei magazzini automatici dalla materia prima al prodotto finito, passando dalle isole robotizzate alle linee Salvagnini, in uno stabilimento ipermoderno ispirato ai principi di Industria 4.0.
Dal punto di vista della produzione, lo stabilimento è partito con una capacità produttiva di cinque macchine a settimana per poi arrivare a raggiungere le 1.000 unità all’anno e servire l’intero mercato asiatico, con la medesima qualità europea, a partire dal 2021.
“Un altro traguardo importante per Modula, che non solo conferma la propria impronta internazionale, ma rafforza la presenza nel territorio asiatico trasferendo know-how e investendo in paesi ad alto potenziale di crescita come la Cina. Concepita come fabbrica italiana, anche qui protagonista assoluta è l’innovazione: dalla materia prima al prodotto finito. È una realtà all’avanguardia, diretta da personale italiano e cinese altamente qualificato, un modello di Industria 4.0 in cui la figura dell’uomo è ancora centrale”, dichiara il Presidente Stefani.