Gino Streparava, fondatore di Streparava.
Da operaio della OM a Cavaliere del Lavoro: si potrebbe riassumere così, in una sola frase, la vita professionale di Gino Streparava, fondatore di Streparava (www.streparava.com), l’azienda di Adro, in provincia di Brescia, leader nella produzione di componenti e sistemi powertrain, sospensioni e sistemi motore per il settore automotive.
Grazie al suo impegno e alla sua dedizione, l’azienda, associata a UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE (www.ucimu.lit) dal 1965, è cresciuta negli anni fino a divenire un grande gruppo capace di operare sul mercato internazionale.
Parallelamente all’attività di imprenditore, Gino Streparava coltivò interessi, si impegnò nella vita associativa e nel sociale, dando il proprio contributo a numerose iniziative dedicate al territorio. Anche per questo, per ricordarlo, la famiglia Streparava ha deciso di legare il nome del padre fondatore alla prossima edizione della Coppa Leonessa, competizione sportiva organizzata da CSI, Centro Sportivo Italiano di Brescia.
“La vita di mio padre è stata interamente dedicata al mondo della meccanica”, racconta Pier Luigi Streparava, attuale Presidente della Streparava Holding.
Tutto ebbe inizio nello stabilimento Officine Meccaniche di Brescia, quando era solo un ragazzo. Poi, nel 1951, lasciò la OM per impegnarsi in un’attività in proprio nel settore metalmeccanico. Con il passare degli anni l’azienda allargò l’attività allo stampaggio dell’acciaio, alla macchina utensile e ai gruppi per veicoli. L’impegno profuso e i risultati raggiunti valsero, nel 1994, a Gino Streparava, il titolo di Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana.
Al di là delle onorificenze e dell’impegno per l’azienda, Gino Streparava, fortemente legato alle sue origini, fu impegnato in numerose attività anche culturali nell’area di Brescia.
“Per tale ragione”, afferma Pier Luigi Streparava, “la sua figura si sposa alla perfezione con quella Leonessa raffigurata sul trofeo provinciale che, al termine della stagione sportiva, verrà alzato al cielo da atleti bresciani di ogni età appartenenti al Centro Sportivo Italiano”.