Pietro Colucci, Presidente Innovatec S.p.A.
Grazie al comunicato dell’agenzia Close To Media (www.closetomedia.it), riportiamo di seguito il commento di Pietro Colucci, Presidente Innovatec S.p.A. (www.innovatec.it), in merito al nuovo Decreto degli incentivi alle FER non fotovoltaiche, ritenuto conforme dalla UE alle norme comunitarie sugli aiuti di Stato.
“Il Decreto, recentemente approvato dalla Commissione Europea, disciplina in ritardo di un anno e mezzo l’incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili, diverse da quella solare fotovoltaica”, afferma Colucci.
“Il provvedimento non sposterà in modo sostanziale il mondo delle rinnovabili non fotovoltaiche per diverse ragioni. In primis, la portata temporale del provvedimento è molto limitata: l’accettazione delle richieste di accesso ai meccanismi di incentivazione cessa al 1 dicembre 2016 o al raggiungimento del costo indicativo annuo medio degli incentivi di 5,8 miliardi di euro l’anno”, sottolinea Colucci.
Inoltre, l’accesso diretto all’incentivo è limitato solo a impianti di piccola o piccolissima taglia (eolico e mareomotore fino a 60 kW, impianti idroelettrici fino a 250 kW, impianti a biomassa fino a 200 kW, biogas fino a 100 kW, solare termodinamico di potenza fino a 100 kW). Aggiungo che per tutte le taglie più grandi sono previsti registri e aste che hanno dimostrato in passato tutti i propri limiti. Infine, sono totalmente esclusi impianti di taglia superiore a 5 MW per qualunque tipologia di impianto”, aggiunge Colucci.
“Sul piano delle novità del Decreto, rispetto alle puntate precedenti, si è da una parte deciso di predisporre solo due bandi: uno per le aste e uno per i registri, che dovranno essere pubblicati dal GSE entro il 20 luglio. Inoltre, la nuova bozza corregge un marchiano errore al comma 2 dell’articolo 27 che avrebbe comportato la fine del nuovo meccanismo subito dopo l’entrata in vigore”, conclude Colucci.