Cinque giovani ricercatori italiani che lavorano negli Stati Uniti, il 23 ottobre scorso, all’Ambasciata d’Italia a Washington si sono aggiudicati i prestigiosi ISSNAF Awards 2018. I riconoscimenti sono stati assegnati nell’ambito dell’Annual Event di ISSNAF, Italian Scientists and Scholars of North America Foundation (www.issnaf.org), la fondazione che riunisce 4.000 scienziati italiani in Nord America e che quest’anno celebra i primi 10 anni di attività.
I vincitori dei cinque premi tematici sono: Lorenzo Brunetti per il Paola Campese Award per la ricerca sulle leucemie; Roberta Zappasodi per l’IBM-Bio4Dreams Award per la ricerca in medicina bioscienze e scienze cognitive; Riccardo Manenti per l’Anna Maria Molteni Award per la matematica e la fisica; Antonio D’Amore per il Franco Strazzabosco Award per l’ingegneria; Sara Buson per l’ISSNAF Award for Young Investigators in scienze ambientali, astrofisica e chimica.
Il Life Achievement Award 2018 è stato consegnato il 22 ottobre scorso al neuroscienziato romano Emilio Bizzi, ricercatore e docente al MIT, Massachusetts Institute of Technology.
“I cinque giovani ricercatori, premiati dall’ISSNAF nel 2018, sono motivo di orgoglio per il nostro Paese. Professionalità, serietà e impegno sono la cifra distintiva dei giovani ricercatori e scienziati italiani in Nord America. Nella ricerca sulle leucemie, sulle bioscienze cognitive, nella matematica, nelle scienze ambientali e nelle neuroscienze, l’Italia e gli italiani sono sinonimo di eccellenza”, è il commento dell’ambasciatore d’Italia negli USA, Armando Varricchio.
L’evento è stato l’occasione, per la fondazione ISSNAF, di celebrare i suoi primi 10 anni di vita: l’organizzazione è stata infatti fondata nel 2008 su iniziativa di 36 noti scienziati ed accademici tra cui quattro Premi Nobel.
Il tema di questa edizione è stato “Longevity: the Impact of Research, Economics, AI and Robotics to Live longer, better Lives”. Nel 2025 si prevede che saranno 1,2 miliardi le persone con almeno 60 anni di età. Questo cambiamento è stato affrontato in due modi: il primo panel è stato dedicato all’impatto della longevità su economia e società; il secondo su come la tecnologia (robotica, intelligenza artificiale, realtà aumentata) hanno contribuito a darci vite più salutari, lunghe e migliori.
Con 4.000 affiliati e un network che raggiunge gli 8.000 contatti, ISSNAF rappresenta la più vasta rappresentanza di ricercatori e studenti italiani in Nord America, dove è organizzata con 18 chapter di cui otto territoriali, l’ultimo nato dei quali è quello della Bay Area in California, e dieci tematici, più Young ISSNAF, il “network nel network” degli under 40.
La fondazione è in grado di mettere in contatto oltre 300 centri di eccellenza dalla ricerca all’accademia e ha sostenuto oltre 80 borse di studio negli ultimi tre anni, in collaborazione con istituzioni italiane, statunitensi e canadesi.
“I primi dieci anni sono un traguardo importante per una realtà in continua crescita come la nostra. Il nostro sguardo è rivolto sempre al futuro: il tema della Silver economy e di una vita che si fa sempre più lunga ci propone sfide inedite, perché i problemi che ci consegna sono proprio il frutto del miglioramento delle nostre vite prodotto dall’innovazione sanitaria, scientifica e tecnologica. Tramutare queste difficoltà in opportunità è la sfida stimolante di cui continueremo a discutere con esponenti dell’impresa e del mondo scientifico”, ha dichiarato il Presidente della fondazione ISSNAF, Vito M. Campese.