Grazie alla speciale custodia in vetro borosilicato con grado di protezione IP66, le nuove barriere fotoelettriche di sicurezza ATEX serie EX-SLC ed EX-SLG possono essere utilizzate in tutte le aree a rischio di esplosione.
Azienda leader mondiale che sviluppa e commercializza sistemi e soluzioni di sicurezza dedicati all’industria, Schmersal ha presentato sul mercato una novità di grande rilevanza per chi, operando in ambienti a rischio di esplosione, non può permettersi di scendere a compromessi.
Si tratta delle nuove barriere fotoelettriche di sicurezza ATEX serie EX-SLC ed EX-SLG, due nuove linee di prodotto che si basano sulle prestazioni della consolidata famiglia di barriere ottiche Schmersal serie 440.
Grazie alla speciale custodia protettiva di cui si avvalgono, i nuovi dispositivi EX-SLC e EX-SLG soddisfano le più severe esigenze applicative in conformità alla direttiva 2014/34/EU, rendendo possibile la loro applicazione in zone classificate Atex secondo: II 2G Ex db op is IIA T6 Gb (zone a rischio esplosione da gas); II 2D Ex op is tb IIIC T80° Db (zone a rischio esplosione da polveri).
EX-SLC e EX-SLG sono dispositivi di tipo 4, utilizzabili in zone ATEX 1-21, che in conformità alla norma EN/IEC 61496 (“Sicurezza del macchinario-Apparecchi elettrosensibili di protezione”) assicurano prestazioni con caratteristiche di Sicurezza fino a SIL3 e Performance Level “e”.
La custodia protettiva certificata ATEX dei nuovi dispositivi è realizzata in vetro borosilicato, che, oltre all’assoluta trasparenza, assicura elevate prestazioni meccaniche in termini di robustezza e resistenza agli sbalzi termici. Caratterizzata da grado di protezione IP66, la custodia dispone di staffe di fissaggio in acciaio inox orientabili nelle tre direzioni.
L’ergonomico sistema di cablaggio si avvale di connettori M12 a 8 poli che, in base alle specifiche necessità di montaggio, possono essere inseriti da uno dei tre diversi punti di accesso di cui dispone la base bella barriera.
Le specifiche elettriche non cambiano tra le due serie EX-SLC e EX-SLG, rimanendo le stesse delle barriere serie 440. È disponibile un ingresso EDM (External Device Monitor), il doppio reset e la funzione di blanking.
Con altezze protettive che spaziano da 330 a 1.370 mm e un campo di copertura che arriva fino a 20 m, le barriere ATEX EX-SLC e EX-SLG assicurano risoluzioni fino a 14 mm, permettendone l’efficace utilizzo anche nelle applicazioni più critiche dal punto di vista della sicurezza.
La leggerezza complessiva, la custodia di appena 54 mm di diametro, nonché la possibilità di regolare liberamente le staffe di montaggio sui 3 assi garantiscono la massima ergonomia di utilizzo e flessibilità di installazione.
Produzione di vernici, solventi, composti volatili di sintesi, lavorazione di parti in magnesio, movimentazione di prodotti stoccati in silos, lavorazione di sfarinati. E ancora: industria olearia, cerealicola, petrolchimica, farmaceutica, estrattiva: le barriere ATEX Schmersal EX-SLC e EX-SLG possono essere convenientemente utilizzate in tutte quelle applicazioni dove, a causa della formazione di atmosfere esplosive sotto forma di miscele gassose, vapori, nebbie e nubi di polvere, anche la più piccola scintilla può rivelarsi disastrosa. Non solo per i macchinari e il processo in corso di svolgimento, ma anche e soprattutto, per la sicurezza degli operatori.
La custodia delle barriere fotoelettriche dispone di staffe di fissaggio in acciaio inox orientabili nelle tre direzioni.